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Ceravolo: “I patron devono fidarsi dei ds. Io e Zamparini? Mi hanno fatto terra bruciata”

Ceravolo: “I patron devono fidarsi dei ds. Io e Zamparini? Mi hanno fatto terra bruciata”

Le parole dell'ex direttore sportivo di Palermo e Livorno, Franco Ceravolo.

Mediagol34

Tra i protagonisti della CT Palermo Football Conference, evento tenutosi presso il Circolo del Tennis di Viale del Fante, anche Franco Ceravolo.

Il dirigente ex Palermo e Livorno si è soffermato anche sui mutamenti che, nel corso di questi ultimi anni, ha fatto registrare la figura del direttore sportivo. "Come commento il ridimensionamento del ruolo di direttore sportivo? Io penso ancora di più che, per il lavoro che svolge e per la responsabilità che ha, quella del direttore sportivo debba essere la figura più importante dell'azienda. Poi ci sono tanti mediatori, procuratori, e altra gente... - la risposta di Ceravolo -. La società, se ha fiducia nel proprio direttore, deve far si che l'area tecnica, e quindi il direttore sportivo, dica l'ultima parola. Il mediatore c'è sempre stato: possiamo dire che è cambiata la forma ma non la sostanza. Adesso magari si sta allargando di più perché oltre al procuratore sta venendo fuori la figura del intermediario, che può fare anche il procuratore stesso ma adesso c'è gente che fa solo mediazione tra le varie società. Detto questo, ripeto che il direttore sportivo fa parte di un'azienda, una società di calcio: per cui la proprietà ancora oggi, sapendo che ci sono più figure, ha più bisogno di una persona che possa gestire l'aspetto tecnico. Poi ci sono società e società, alcuni presidenti preferiscono agire in prima persona".

Fabio Lupo ha costruito un organico in grado di primeggiare nel girone d'andata, il Palermo è ancora in corsa per la promozione diretta, ha creato un patrimonio referenziale importante e pure in questo momento è a casa, quanto è difficile lavorare con Zamparini?

"Zamparini è una persona intanto che di calcio ne capisce, il problema è quando le cose non vanno bene, lui è il primo tifoso del Palermo, normalmente si confronta con tante persone e si rischia poi di agire d'istinto e quindi credo che le valutazioni sia opportuno che qualsiasi società, qualsiasi dirigente bisogna accertarsi di persona se le cose vanno o non vanno purtroppo Zamparini viene da un'altra realtà ma posso assicurarvi che lui vuole bene al Palermo: è il primo tifoso... ce ne fossero presidenti così a livello economico. E' sempre stato puntuale, è una persona seria: come dicevo prima, è vero che le valutazioni fanno distinguere le cose che non vanno bene quindi a volte si può sbagliare però da quello che si vede, Lupo ha fatto un buon lavoro, poi la società ha tutto il potere decisionale per poter prendere naturalmente delle decisioni. Ha fatto questa scelta, è chiaro che pure io ci sono passato e non mi è piaciuto non poter creare i presupposti per un grande Palermo, ho visto che c'era tanta gente che mi ha fatto terra bruciata intorno, però sono cose che non mando a dire, però con il presidente ci siamo sempre lasciati nella maniera giusta, lo rispetto perché ne capisce di calcio ma ripeto se qualcuno ne parla in modo diverso non sono d'accordo, perché è lui che prende le decisioni sia giuste che sbagliate, è lui che decide".