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Calcio, allarme rosso: i conti in casa Palermo, 7 milioni ai procuratori. La composizione dei ricavi

I conti in casa Palermo, l'inchiesta.

Mediagol40

La Gazzetta dello Sport, quest'oggi in edicola, pubblica uno studio sui bilanci delle società di Serie A. I bilanci vengono approvati e resi pubblici solo diversi mesi dopo la fine della stagione sportiva (e alcuni club posticipano la chiusura a fine anno solare). Pertanto quest'analisi offre una fotografia del campionato di Serie A 2014-15.

I DEBITI - Escludendo il Parma (che di debiti è morto) l’indebitamento al netto dei crediti della Serie A è cresciuto nella scorsa stagione di altri cento milioni, da 1,6 a 1,7 miliardi. In media le esposizioni verso le banche (1,1 miliardi in totale) sono aumentate dell’11% e quelle nei confronti dei fornitori (400 milioni) del 6%. Il guaio è che i debiti virtuosi, a favore di investimenti a medio-lungo termine - sottolinea la Rosea -, sono un’eccezione: l’Udinese ha fatto seguito alla Juventus accendendo un mutuo con Credito Sportivo e Mediocredito (15 milioni a bilancio nel 2014-15) per il rifacimento del Friuli. La ristrutturazione del debito di Inter e Roma, sulla scia di quanto fecero i Glazer col Manchester United, non può lasciare tranquilli i tifosi: i beni nerazzurri e giallorossi sono in pegno agli istituti di credito. Negli ultimi tempi, diverse società come Genoa e Chievo hanno rateizzato le pendenze con il Fisco e altre potrebbero seguirle. Beninteso, non è che in passato il calcio italiano sia stato un esempio virtuoso. Ora, però, il quadro è peggiorato ed è reso ancor più grave dalla scarsità di capitali.

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