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Bouy: “Io a Palermo anche per Ballardini, ma dopo tre giorni già non c’era più”

L'intervista rilasciata da Ouasim Bouy ai media olandesi: "Ho scelto i rosa anche perché consapevole di come qui si lavori bene: non a caso, Pastore, Cavani e Dybala sono passati tutti da qua".

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Un solo minuto disputato fin qui. Quanto basta per affermare che Ouasim Bouy abbia esordito in Serie A con la maglia del Palermo; poco per giudicare al meglio il classe '93 preso in prestito dalla Juventus.

Il centrocampista di origini marocchine (naturalizzato olandese) deve ancora mostrare tutte le sue qualità: in allenamento fa bene, viene provato e ri-provato da De Zerbi (sia da mezzala che da trequartista), ma poi la domenica scalda solamente la panchina. In un'intervista rilasciata a Voetbal International, l'ex PEC Zwolle ha raccontato il suo approccio con la realtà rosanero. "Siamo in Italia, ma è come se non lo fossimo. Palermo è un po' un'intersezione tra l'Europa e il Medio Oriente. La lingua? Dicono che parlo italiano meglio dei siciliani. Il siciliano è molto difficile da capire - ha sottolineato -. Di solito comprendo per larghi tratti ciò che mi viene detto, ma alcune parole in siciliano non le capisco proprio. Quando sono venuto a Palermo, mi chiedevo se alla fine avrei notato in qualche modo la presenza della Mafia. Ma finora nulla".