serie b

Benevento-Palermo 1-2: personalità e coraggio, un blitz che profuma di A! Ruggito rosanero al “Vigorito”

Mediagol2

PRIMO TEMPO -  La fibrillazione per il sempre più probabile passaggio di proprietà si interseca con l'attesa per un crocevia decisivo in ottica promozione diretta.  La trattativa in dirittura d'arrivo con York Capital Management e la delicata sfida al Benevento di Bucchi egemonizzano i pensieri di chi ha profondamente a cuore le sorti del club di viale del Fante.

Foschi sembra sempre più vicino a quello che lui stesso ha definito il colpo dirigenziale più grande della sua carriera.

Stasera toccherà a Stellone ed ai suoi ragazzi compiere una piccola impresa sul rettangolo verde per schiudere l'orizzonte con vista Serie A che farebbe brillare gli occhi agli investitori statunitensi.

L'assenza di un leader tecnico e carismatico come Bellusci non è elemento da sottovalutare. Tuttavia, questa squadra ha ampiamente dimostrato di annoverare in organico numerosi pilastri in grado di indicare la via e trascinare il gruppo, sia sotto il profilo calcistico che strettamente motivazionale. Un piccolo esercito di capitani, legittimati dal merito sportivo, che brillano per esperienza, personalità e qualità di rendimento.

Stellone propone per l'occasione un 4-3-1-2 farcito di interessanti novità in termini di singoli interpreti.

Brignoli tra i pali, Szyminski-Rajkovic coppia di centrali difensivi coadiuvati da Salvi ed Aleesami  nel ruolo di esterni bassi. Anima gladiatoria e bussola sagace in mezzo al campo è come di consueto Mato Jajalo. Murawski ed Haas completano il reparto in zona nevralgica. Il rientrante Falletti supporta tra le linee un tandem estremamente sinergico e complementare composto da Moreo e Nestorovski.

I padroni di casa si rendono protagonisti del primo squillo del match: Federico Ricci ruba una palla in pressione e prova a sorprendere Brignoli con un pretenzioso lob da centrocampo senza centrare il bersaglio.

Il Palermo risponde con una violenta staffilata di Jajalo dai venticinque metri che chiama Montipò alla respinta, Haas non trova tempo e coordinazioni utili a ribadire in rete. L'ex rosanero Viola pennella una verticalizzazione per lo stacco di Coda e per poco Brignoli non la combina grossa, sbagliando totalmente il tempo di un'uscita piuttosto semplice. L'estremo difensore degli ospiti si riscatta poco dopo: prima volando a disinnescare un destro velenoso di Improta, quindi compiendo un prodigio di istinto e reattività su Coda sul susseguente corner sannita.

La gara risulta godibile, scorre con buon ritmo e discreta intensità tra due squadre che si fronteggiano con lodevole indole propositiva.  La cifra tecnica complessiva prodotta dalle due compagini sul manto erboso del "Vigorito" è decisamente alta in relazione agli standard della categoria. Il Palermo articola in modo lineare e fluido l'imbastitura della manovra almeno fino alla trequarti offensiva, manca un pizzico di brillantezza e cattiveria all'atto dell'ultimo passaggio, la difesa di casa è al contempo brava a limitare la profondità francobollando la coppia d'attacco di Stellone.

Federico Ricci sembra essere in vena di grandi giocate, la sua battuta di prima intenzione dai trenta metri timbra la traversa a Brignoli battuto. Non c'è particolare densità in mezzo al campo su entrambi i fronti, equilibri complessivi e distanze tra i reparti risultano spesso labili ed approssimative. Benevento e Palermo si sfidano a testa alta e viso aperto, baricentro alto e marcata propensione offensiva, con sviluppo organico e corale delle trame  alle quali partecipano in modo attivo ed organico quasi tutti gli effettivi. Atteggiamento temerario che genera una serie di incalzanti ribaltamenti di fronte, le due formazioni si mostrano sempre pronte ad attaccare la porta avversaria con ripartenze fluide e ficcanti, rigorosamente in verticale. Così, dopo un paio di buone chance firmate Moreo e Nestorovski, la squadra di Stellone colpisce in prossimità dell'intervallo. L'ennesima percussione palla al piede di un tracimante Mato Jajalo sfocia in una chirurgica imbucata per Nestorovski che piazza la sfera sul secondo palo con freddezza e precisione del bomber di razza. Vantaggio rosa e gol di uno straordinario peso specifico che chiude di fatto un avvincente ed equilibrato primo tempo.

 

SECONDO TEMPO -  Una splendida giocata di Moreo, controllo e doppio sombrero sui centrali difensivi sanniti, si infrange su un body-check sospetto di Caldirola non sanzionato dal direttore di gara. Haas, fallo tattico plateale, si guadagna al minuto 53 il primo cartellino giallo del match. La sfida si dipana più o meno sul medesimo canovaccio del primo tempo: niente alchimie tattiche sparagnine né condotte speculative, le due compagini si sfidano con il chiaro intento di imporre il proprio gioco e far male all'avversario. Il Palermo ha dalla sua l'abbrivio psicologico figlio del vantaggio, il Benevento il fardello della frenesia di dover riequilibrare le sorti del match prima possibile. La punizione di Coda non spaventa Brignoli. Ricci lascia il posto ad Asencio e Bucchi gioca la carta delle tre punte. Bandinelli da una parte e Rajkovic dall'altra rimediano due cartellini gialli nel giro di un paio di minuti. I padroni di casa spingono forte sull'acceleratore alla ricerca del pari, Viola scarica un sinistro di rabbia dal limite ma Brignoli si oppone prontamente con il corpo. Bucchi prova a pescare gli assi dal ricco mazzo della sua panchina: Buonaiuto e Roberto Insigne vengono gettati nella mischia dal tecnico del Benevento nell'ultimo scorcio di gara. Stellone risponde con Fiordilino e Puscas in luogo di Falletti e Nestorovski.

Brignoli si supera, coronando l'ennesima serata da insuperabile baluardo: l'intervento, di piede e in controtempo, dell'estremo difensore rosanero sulla conclusione a botta sicura di Buonaiuto, è prodigioso e decisivo.

Brignoli salva  il risultato in casa Palermo, Puscas lo congela. Il rumeno scatta con falcata poderosa sul filo del fuorigioco e batte con un destro piazzato l'incolpevole Montipò. Ottenuto il doppio vantaggio, il Palermo si gode lo show del suo portiere: Brignoli incastona l'ennesima perla della sua partita salvando d'istinto su Maggio.

I sanniti hanno il merito di non demordere nonostante l'inerzia appaia estremamente avversa: l'incornata vincente di Asencio premia la caparbietà dei padroni di casa e regala un finale da brivido alla compagine siciliana. I cinque minuti di recupero regalano soltanto qualche comprensibile apprensione sul disperato assalto finale del Benevento, ma Brignoli non correrà più pericoli significativi. Al triplice fischio il Palermo può esultare a ragion veduta, il successo ottenuto al Vigorito può davvero costituire uno step fondamentale nelle corsa alla promozione diretta.