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Belotti a 360°: “Esordio in A e doppietta al San Paolo momenti top. La mia su Dybala-Vazquez”

Dopo essere stato una delle sorprese del campionato di Serie B, Andrea Belotti sta dimostrando di sapersi adattare e di essere determinante anche nella nuova categoria. L’attaccante di Calcinate compie oggi 21 anni. E – in...

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Dopo essere stato una delle sorprese del campionato di Serie B, Andrea Belotti sta dimostrando di sapersi adattare e di essere determinante anche nella nuova categoria. L'attaccante di Calcinate compie oggi 21 anni. E – in un'intervista rilasciata ai microfoni del sito ufficiale del club di viale del Fante – il 'Gallo' ha colto l'occasione per tracciare un bilancio di un esaltante 2014. "Un anno bello e indescrivibile. Abbiamo centrato una promozione dalla B alla A, sapevamo che il campionato di B era molto difficile. Noi ce l'abbiamo messa tutta fin dal primo giorno. Abbiamo fatto una scalata veramente incredibile, provando a raggiungere anche tutti i record. Ci fa onore, con quei record siamo entrati nella storia".

Momenti top - La doppietta al San Paolo, perché aver fatto due gol in uno stadio che ha ospitato e ospita grandi campioni è motivo d'orgoglio e felicità. Poi il giorno che ho fatto il mio esordio in Serie A col Palermo, perché esordire in A non è una cosa da poco. Lo sognavo fin da piccolino e finalmente sono riuscito a raggiungerlo".

Serie A, un sogno -"Arrivare in Serie A è il sogno di qualsiasi calciatore, sapevo di potermi giocare le mie carte. E' cambiata la categoria, infatti me ne sono accorto subito. Cercherò con l'allenamento di impegnarmi al massimo perché credo sia una cosa giusta anche dei confronti di chi ha creduto in me e chi crede in me tuttora. Quindi, mi sento quasi in dovere di ripagare la fiducia di tutti".

Obiettivi personali -"Nel 2015 vorrei riconfermare tutto quello che di buono ho dimostrato nel 2014. So che la categoria è cambiata, però siamo cambiati e cresciuti anche noi. Siamo migliorati e stiamo migliorando tuttora. Quindi, vorrei continuare a fare tutto il possibile per diventare un giocatore migliore ed essere di aiuto per la squadra, magari con i miei gol".

Il ritorno a Bergamo - "Lo vivo sempre serenamente. Lì è dove sono partito, dove sono cresciuto anche grazie ai miei amici. Lì cambio totalmente il mio carattere, a casa sono sempre il solito ragazzino giocava in cortile, giocava con gli amici e andava a divertirsi".

I tornei alla Play-Station - “Vederti dentro un gioco alla play quando da piccolino giocavi con i tuoi idoli e adesso ci sei dentro tu fa piacere. Spesso gioco contro Ujkani, Paulo o Franco come è successo in ritiro. Tante volte vinco io, tante volte mi tocca lasciarli vincere altrimenti non giocano più".

Il rapporto con i compagni -"All'inizio sono arrivato da un campionato di Lega Pro, loro avevano già fatto tante presenze in Serie A e dicevano: 'Chi è questo ragazzo?' o 'Vedremo di farlo crescere'. I più esperti mi hanno aiutato veramente, mi hanno insegnato cosa era meglio fare e cosa era giusto fare sia per il mondo calcistico sia per il lato umano. Potevo solo prenderli come esempio e spesso, oltre a Sorrentino e Barreto, è stato Maresca a darmi una mano. Posso solo ringraziarli tutti".

Tutto su Vazquez e Dybala -"Iachini ha dato fiducia a Vazquez, lui si è fatto trovare subito pronto. Penso sia stato una delle persone più importanti per la nostra cavalcata. Ha fatto anche il gol decisivo a Novara che ci ha dato la matematica promozione in Serie A. Lui ha una tecnica sopraffina, fa cose che tante volte non riesci neanche ad immaginare. Sembra che perda palla e invece ha tutto sotto controllo. Dybala? Quest'anno ha iniziato il campionato in una maniera strepitosa, sta segnando con continuità, ha trovato la giusta serenità che secondo me non aveva gli anni passati. Ha sempre dimostrato che qualitativamente è anche tecnicamente era di un livello superiore agli altri".

Gonzalez leader -"Pipo è un grandissimo giocatore. Sapevamo tutti che ha partecipato ad un Mondiale e ogni volta che in partitella siamo contro c'è sempre una sorta di scontro tra titani. Il mister lo fa anche per metterci in difficoltà, sa meglio di noi quello che deve fare. Pipo ci ha dato una grossa mano e ce la sta dando tuttora".

Tifosi, cibo e dialetto -"Tre cose che adoro di Palermo? L'affetto della gente e il calore dei tifosi quando allo stadio si fanno sentire. Poi il cibo, anche solo il pesce è di una qualità incredibile. Quante parole conosco in palermitano? 'Amunì spicciati'", conclude il numero 99 rosanero.

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