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ATALANTA-PALERMO 3-3: IL COMMENTO FINALE

Un’altra occasione sprecata da un Palermo scoppiettante e spettacolare che dopo aver raggiunto per ben due volte il doppio vantaggio in casa dell’Atalanta si fa rimontare e raccoglie un solo punto. Gli uomini di Iachini hanno giocato...

Mediagol7

Un'altra occasione sprecata da un Palermo scoppiettante e spettacolare che dopo aver raggiunto per ben due volte il doppio vantaggio in casa dell'Atalanta si fa rimontare e raccoglie un solo punto. Gli uomini di Iachini hanno giocato un primo tempo sontuoso, dominando letteralmente i padroni di casa; mentre nella ripresa si sono fatti intimorire dal ritrovato vigore dei nerazzurri. Il 3-3 rimane un buon punto, conquistato su un campo difficile e contro una squadra esperta. Il pubblico palermitano - che già assaporava un importantissimo e mai scontato successo in trasferta -, però, non può che restare con l'amaro in bocca.

LE SCELTE DEI DUE TECNICI - I nerazzurri non vincono l'ultima prima della sosta da quando in campo c'era un giovanissimo Pippo Inzaghi (stagione 1996/97) e si affidano ad una inedita maglia verde natalizia e al duo Boakye-Denis. Mentre il Palermo, in maglia bianca con riporti rosanero, conferma quello che è forse l'undici migliore possibile, con il recuperato Barreto (ex del match) e il duo Vazquez-Dybala in avanti.

UNO-DUE MICIDIALE - Il primo tempo si tinge subito di rosanero: la squadra di Iachini dimostra di non pensare affatto alle vacanze e ai regali di Natale e scende in campo con concentrazione e grinta; l'Atalanta, invece, si nasconde e cerca la ripartenza con la rapidità di Boakye. La pressione della squadra di Iachini trova il giusto premio al 5': Vazquez libera Rigoni in area di rigore e l'ex capitano del Chievo è bravissimo a battere Sportiello con una conclusione volante che è un piccolo gioiello di tempismo nell'inserimento e coordinazione. L'Atalanta non reagisce e viene ulteriormente tramortita dal capolavoro di Vazquez. Il Mudo prende palla a centrocampo e avanza fino ai 35 metri, poi lascia partire un pallonetto strepitoso che batte Sportiello e regala il raddoppio ai rosanero.

ORSATO RIAPRE, POI VAZQUEZ - Gli uomini di Colantuono non accennano alla reazione, se non con un tiro da fuori di Denis che finisce sul fondo. Sorrentino fa una partita da spettatore pagante fino al 38', quando l'arbitro si inventa un rigore a dir poco misterioso a favore dei bergamaschi: un contrasto aereo tra Munoz e Denis, che anche alla moviola sembra del tutto regolare, viene punito col tiro dal dischetto, puntualmente realizzato dal Tanque e Iachini viene mandato via da Orsato per proteste. Sembra una gara riaperta, ma una magnifica azione di Dybala spegne nuovamente gli entusiasmi della truppa di Colantuono: spettacolare serpentina sulla fascia e palla al centro per Vazquez che batte ancora Sportiello e regala il 3-1 al Palermo.

LA ZAMPATA DI MORALEZ - Per cercare di rimontare il nuovo doppio svantaggio Colantuono inserisce prima Bianchi per Boakye, poi Gomez per Baselli, dando allo schieramento bergamasco un assetto decisamente offensivo. Il Palermo arretra di qualche metro il suo baricentro, faticando ad assorbire le modifiche tattiche operate dall'Atalanta che in questo secondo tempo attacca con 4 uomini contro la difesa a 3 dei rosanero. Il gol di Moralez, bravo a ribadire in rete la corta respinta di Sorrentino al 55', rende ancora più complicata la ripresa di Vazquez e compagni. Il palo di Cigarini al 68' convince Iachini che è tempo di cambiare qualcosa: fuori Barreto e dentro Della Rocca per cercare di arginare i nerazzurri. Ma non basta, perché al 70' Andelkovic sporca un pallone vagante in area di rigore e Denis può battere Sorrentino per il 3-3 finale.

Palermo e Atalanta hanno dato vita a una partita spettacolare e divertente. I rosanero hanno letteralmente dominato il primo tempo e nonostante il rigore decisamente dubbio concesso da Orsato all'Atalanta, hanno comunque chiuso meritatamente in vantaggio di due reti la prima frazione di gioco. Nella ripresa i nerazzurri hanno cambiato completamente atteggiamento, grazie anche alle mosse di Colantuono che ha messo in campo tutto il suo arsenale offensivo trasformando il 4-3-1-2 iniziale in un 4-2-4 devastante per gli equilibri rosanero. Alla luce di quanto visto nella ripresa, con l'Atalanta che ha rischiato addirittura di vincere, si tratta certamente di un buon pari per la squadra di Iachini, ma rimane il rammarico per un doppio vantaggio che con un po' di accortezza poteva regalare tre punti importantissimi. Il 2014 si chiude con un bilancio nettamente in attivo dal punto dei vista dei risultati e del gioco espresso. I rosanero sono tornati la squadra divertente e dalle grandi prospettive che erano all'inizio dell'era-Zamparini e il futuro non può che essere dalla parte della squadra di Iachini.