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LE PAGELLE DI MEDIAGOL PER IL 2016 DEL PALERMO

Mediagol81

BALOGH 5

Appena quattro presenze da gennaio a maggio per un totale di 51 minuti giocati in Serie A alla sua prima stagione, mentre quattro per 135 minuti in quella in corso. Di certo non è il nuovo Cavani, come aveva detto Zamparini, né sarebbe corretto dare un giudizio definitivo su un giocatore (classe ’96) che al momento è totalmente fuori dagli schemi e non ha ancora capito i ritmi e le tattiche del calcio italiano, ma il tempo è dalla sua parte.

BENTIVEGNA S.V.

Dopo i 10 minuti giocati a marzo in campionato contro l’Empoli, si presenta ai nastri di partenza della nuova stagione come uno dei possibili protagonisti del Palermo. Da settembre disputa appena tre scorci di partita per un totale di 90 minuti prima di sparire lentamente dai radar a causa degli infortuni.

DIAMANTI 5,5

Arrivato al Palermo con la “mission impossible” di sostituire Vazquez per fare da collante tra centrocampo e attacco, l’ex nazionale azzurro non riesce mai a essere veramente decisivo e fa intravedere sprazzi di classe quando calano i ritmi. Il suo talento non va centellinato ma sfruttato nei momenti giusti, viceversa si rischia di fare il male del Palermo nonché del giocatore.

DJURDJEVIC 4,5

Arrivato come nuovo Belotti (anzi più forte secondo il presidente Zamparini), segna un solo gol nei 315 minuti giocati nel 2016, e non viene riscattato dal Palermo.

EMBALO 5 a scuola direbbero che il ragazzo ha le qualità ma non si applica, nel calcio invece se queste qualità si vedono solo in allenamento, allora c’è qualcosa che non va. Il 2017 deve essere l’anno del riscatto o del rilancio in qualche altra piazza.

GILARDINO 8

Dopo aver vinto praticamente tutto in carriera, il Gila sceglie Palermo per rilanciarsi nonostante in molti lo diano per finito e nonostante le antipatie del pubblico rosanero che non gli aveva mai perdonato il gol con la mano nel lontano 2008. L’ex campione del mondo invece dimostra una professionalità fuori dal comune e un attaccamento alla maglia impensabile, sposando totalmente la causa rosanero. Nel 2016 entra a suon di gol e prestazioni nei cuori dei tifosi del Palermo, uscendo visibilmente commosso dal Barbera tra gli applausi scroscianti del suo pubblico al termine dell’ultima partita contro il Verona.

LO FASO S.V.

Gioca tre partite per un totale di 67 minuti ma fa intravedere ottime potenzialità e grandi margini di miglioramento.

NESTOROVSKI 7

Il Re Mida rosanero ha segnato sette gol e fatto due assist in 18 partite, conquistando cinque punti praticamente da solo. Gli avversari però adesso lo conoscono e lo raddoppiano costantemente, e inevitabilmente ne hanno preso le misure. Non è un caso infatti che il macedone sia a secco da cinque partite. Il suo apporto alla manovra e il suo carattere mai domo ne fanno comunque un giocatore imprescindibile ed un esempio da seguire per tutta la squadra.

QUAISON 6

Se non fosse stato per le ultime due partite, il 2016 di Quaison sarebbe stato un completo disastro. Lo svedese ha passato praticamente tutto l’anno alla ricerca della giusta collocazione in campo riuscendo a fare male in tutti i ruoli, ma quando ormai sembrava che il giocatore fosse un bluff che aveva indovinato qualche partita in carriera, ecco che arriva la svolta. Le gare contro Genoa e Pescara hanno sancito la rinascita di Quaison, ma adesso serve continuità.

SALLAI 5

Giocatore ancora troppo acerbo e decisamente non pronto per la massima serie, il classe ’97 nei 352 minuti giocati in otto partite ha fatto intravedere qualche buon colpo, ma per non bruciarlo prima del previsto occorre dargli il tempo di crescere e maturare.

TRAJKOVSKI 6

Inizia l’anno in sordina sbagliando l’approccio di tante partite, ma col passare delle giornate cresce da punto di vista della qualità e della quantità, sino a conquistarsi una maglia da titolare nelle ultime tre partite di maggio, decisive per la permanenza in Serie A. Questa stagione invece è iniziata male per il macedone che ha dovuto fare i conti con dei fastidiosi infortuni che ne hanno rallentato l’inserimento, ma la prestazione con gol al Ferraris contro il Genoa sembra avere chiarito che il peggio è ormai alle spalle. Bentornato.

VAZQUEZ 9

Uno dei ultimi fantasisti rimasti nel calcio moderno, ha deliziato il pubblico del Barbera e fatto imbestialire avversari a suon di tunnel e magie. Nel solo 2016 El Mudo ha fatto sei gol (e tre assist) di cui l’ultimo contro il Verona che di fatto è valso la permanenza in Serie A. A lui la palma di miglior rosanero del 2016.

Robin Quaison