primo piano

LE PAGELLE DI MEDIAGOL PER IL 2016 DEL PALERMO

Mediagol81

BOUY S.V.

Gioca appena 36 minuti in campionato e 75’ in Coppa Italia senza lasciare nemmeno intravedere le potenzialità che avevano portato la Juve a prelevarlo dall’Ajax nel 2012. A 23 anni però non si può più essere un giovane dalle belle speranze.

BRUGMAN 5 sette partite, cinque sconfitte e due pareggi. Basterebbe questo score per descrivere la sfortunata parentesi dell’uruguaiano in rosanero nel 2016.

BRUNO HENRIQUE 6-

Mezz’ala pura che fa dell’agonismo la sua arma vincente, stenta tuttavia ad affermarsi nelle prime giornate per l’evidente differenza di gioco rispetto al campionato brasiliano, ma fa vedere a sprazzi delle caratteristiche che se ben allenate potrebbero dare una grossa mano in questa impresa chiamata salvezza.

CHOCHEV 5-

Tra i giocatori più utilizzati dell’anno solare, ha disputato complessivamente 26 partite (di cui 14 nella passata stagione e 12 in questa) per un totale di 1711 minuti nel 2016 (883’ e 828’). Nonostante la continuità che i vari allenatori gli hanno garantito, salvo rarissime eccezioni il bulgaro non è mai stato decisivo e non ha mai dimostrato sul campo di meritare il minutaggio che gli è stato riservato nel 2016.

GAZZI 6

Penalizzato dall’assenza di un regista in mezzo al campo a cui passare i palloni che ruba, prova a improvvisarsi metronomo del centrocampo ma con scarsi risultati. Se nel mercato di gennaio arriverà qualcuno a cui affidare le chiavi del centrocampo, allora vedremo il vero Gazzi, viceversa potremo ammirare un gladiatore che lotta armato di forchetta contro degli avversari muniti di mitra e kalashnikov (metaforicamente parlando).

HILJEMARK 4,5

Arrivato al Palermo da capitano della squadra campione d’Europa Under 21, il giovane svedese si perde nel 2016 (ha giocato 21 partite nella passata stagione e 15 in quella in corso) rendendosi protagonista di prestazioni scialbe e senza mordente. Le prime presenze con gol del 2015 sono ormai un lontano ricordo, oggi il giovane Hiljemark è un giocatore in crisi, alla continua ricerca della giusta collocazione in campo e per niente decisivo né in fase di interdizione né di costruzione. I veri fuoriclasse non sono quelli che non cadono mai, ma quelli che cadono e sanno rialzarsi. Il 2017 in questo senso ci darà una risposta definitiva.

JAJALO 5

Quando è chiamato a svolgere esclusivamente il suo ruolo naturale, cioè l’interditore davanti la difesa, galleggia sulla sufficienza, ma se il mister di turno gli chiede di alzare il baricentro, di tagliare il campo per inserirsi in mezzo all’area o provare la verticalizzazione, ecco che qualcosa si rompe nei meccanismi del bosniaco che va in confusione e fa male difesa e attacco. Il suo 2016 (17 partite da gennaio a maggio e 11 da settembre a dicembre) però verrà ricordato per lo splendido ma inutile gol su punizione contro la Fiorentina.

MARESCA 8

Quando gli è stata finalmente data l’occasione, Maresca ha ripreso in mano la squadra che sembrava avesse sbagliato sport, dato che giocava in stile rugby esclusivamente con retropassaggi e passaggi orizzontali, e ha ridato un’anima ai rosanero. Pomo della discordia tra i vari allenatori e il presidente Zamparini, è lui il vero eroe della salvezza della passata stagione.