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LE PAGELLE DI MEDIAGOL PER IL 2016 DEL PALERMO

Mediagol81

ALEESAMI 5,5

Gioca le prime partite sulle ali di una condizione fisica straripante, e poi lentamente si spegne omologandosi alla mediocrità della squadra. Se ben allenato e deresponsabilizzato da compiti difensivi, potrebbe essere un’arma in più per l’attacco rosanero, viceversa il rischio è di vedergli fare male sia la fase difensiva che quella offensiva.

ANDELKOVIC 5-

Tra i giocatori più utilizzati nel 2016 (gioca 28 partite complessive, di cui 16 da gennaio a maggio, e 12 nella stagione in corso), dà sempre il massimo in ogni partita, ma i suoi limiti tecnici a volte lo mettono sotto i riflettori con topiche clamorose che spesso vanificano quanto di buono fatto.

CIONEK 6

Prelevato a gennaio dal Modena, è una sorpresa positiva del finale di stagione del Palermo che con lui trova l’assetto difensivo giusto. In questa stagione tuttavia ha risentito dell’assenza di un leader vero in difesa, giocando spesso al di sotto dei suoi standard.

GOLDANIGA 5- gioca 8 partite da gennaio a febbraio, poi fino a maggio non scende più in campo per infortunio o scelta tecnica. Fatta eccezione per la partita contro il Verona (0-1 in trasferta) , i primi mesi del 2016 sono disastrosi tra errori grossolani e disattenzioni che costano punti preziosi al Palermo. La stagione in corso doveva essere quella del riscatto per il giovane rosanero che scende in campo 13 volte su 18, ma l’ex primavera riesce a fare anche peggio della prima metà del 2016.

GONZALEZ 5-

Un 2016 da Mister Hyde per l’ex Dottor Jekyll che sembra aver smarrito la verve dei primi mesi, quando era considerato uno dei migliori difensori dell’intera Serie A. I passi all’indietro del nazionale costaricano sono evidenti ma nonostante le difficoltà, El Pipo riesce spesso a uscire dal cilindro una prestazione che fa pensare che sia arrivato il momento della svolta. Che possa essere lui il miglior acquisto in difesa per il 2017?

LAZAAR 4,5

Arrivato come uno degli esterni più promettenti del panorama calcistico nazionale, lascia Palermo come il miglior crossatore della Serie A, e nel 2016 segna addirittura un gol dalla distanza contro l’Udinese. Quel che le statistiche non dicono è che tutti i cross sono finiti o tra le braccia del portiere o sulla testa dei difensori avversari facendoli ripartire in contropiede, mentre quell’unico gol dell’anno solare è arrivato dopo centinaia di conclusioni fuori da ogni logica da qualsiasi parte del campo. Catastrofe.

MORGANELLA 5

Rientra alla fine del 2015 dopo un lungo infortunio e stenta a trovare forma e continuità. Questa stagione dovrebbe essere quella del rilancio ma un altro lungo stop per infortunio dopo la prima giornata, l’innesto di Aleesami e un assetto tattico molto variabile, ne hanno finora condizionato il minutaggio.

PEZZELLA 5,5

Non è mai facile per un giovane affermarsi quando le cose non vanno bene e quando manca un’ossatura in grado da facilitare gli inserimenti dei nuovi. Da gennaio a maggio l’ex primavera è sceso in campo 8 volte per un totale di 568 minuti, mentre da settembre a dicembre sono appena due le presenze per un totale di 150 minuti, di cui 90 nell’inedito ruolo di difensore nella difesa a tre. Il tempo è dalla sua parte, ma finora le prestazioni sono state molto altalenanti. A 19 anni serve potere permettersi di sbagliare ma soprattutto la certezza di un ruolo in cui crescere per non rischiare di fare male sia da esterno che da centrale.

RAJKOVIC 5

Il desaparecido di viale del Fante disputa appena quattro partite prima di sparire nei meandri dell’infermeria come nelle ultime cinque stagioni. Di queste quattro gare disputate in Serie A col Palermo, tre sono state ampiamente sotto la sufficienza, e una sola (quella col Milan) gli è valsa il sei in pagella.

RISPOLI 6,5

Una delle poche note liete del 2016, quando schierato ha dato sempre il proprio contributo alla causa. Nei 1308 minuti giocati in questa stagione ha segnato due gol e confezionato un assist.

STRUNA 4

Nelle 8 partite giocate nel 2016 con la maglia del Palermo, i rosanero hanno vinto una volta, pareggiato tre e perso quattro. Una serie di topiche clamorose e l’insofferenza del pubblico nei suoi confronti inoltre ne hanno minato sempre di più la sicurezza relegandolo ai margini delle gerarchie della difesa.

VITIELLO 6

Convocato in 18 partite complessive nel 2016, viene schierato appena 9 volte (6 da gennaio a maggio, 3 da agosto a dicembre) senza mai fare veramente la differenza seppur svolgendo il proprio compitino con diligenza. Inizia la nuova stagione da capitano ma viene schierato in sole tre partite, di cui l’ultima nel 4-1 col Torino in casa.