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ZENGA: “Rossi non ha accontentato Zampa ma..”

La difesa a tre schierata da Delio Rossi nell’infausta serata di Napoli ha sorpreso un po’ tutti in quanto ha costituito una soluzione tattica inedita per i rosanero in questo campionato..

Mediagol8

La difesa a tre schierata da Delio Rossi nell’infausta serata di Napoli ha sorpreso un po’ tutti in quanto ha costituito una soluzione tattica inedita per i rosanero in questo campionato. Il modulo presentato al "San Paolo", notoriamente gradito al presidente rosanero Maurizio Zamparini, non ha però fornito gli effetti sperati e si è tradotto in una prova opaca ed eccessivamente rinunciataria della compagine rosanero. Questo il pensiero a tal proposito dell’ex tecnico di Catania e Palermo Walter Zenga, intervistato in esclusiva dalla redazione di Mediagol.it. "Quando ero a Palermo con il presidente si parlava di tutto a 360 gradi, come è giusto che sia ci si confrontava sulle possibili soluzioni ed in quel momento nacque questa idea di giocare con la difesa a tre. Contro la Juventus noi giocammo a tre con Migliaccio centro sinistra e Bovo in mezo che si era preso la responsabilità di fare il centrale essendo bravissimo anche a fare ripartire l’azione. Ci schieravamo praticamente con un 3-4-3 con Bresciano e Simplicio davanti la difesa, senza un mediano reale ma queste sono scelte degli allenatori che dipendono da tanti fattori, dalle contingenze del momento. In quel periodo per esempio mi ricordo che Nocerino che giocava poco si arrabbiò un po’ ma in quel momento lì Bresciano e Simplicio li ritenevo superiori. Adesso non sono io che seguo gli allenamenti quindi non mi permetto di mettere bocca nelle faccende di Delio Rossi. Per quanto concerne la mia esperienza – ha spiegato Zenga in esclusiva ai microfoni di Mediagol.it - quando conduci una squadra fai molte riunioni tecniche in cui senti i pareri di chi sta fuori, è giusto che il tecnico si confronti con serenità con tutto l’ambiente mi sembra normale, poi è lui che decide tutto, come e quando fare i cambi e chi sostituire, come giocare e chi mandare in campo ma il confronto c’è sempre stato e ci sarà sempre…".