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ZEMAN VS GASPERINI ROMA-PALERMO, LO SPETTACOLO È SERVITO

di Alessandro Rubino Quella in programma domenica sera allo stadio “Olimipico” non sarà semplicemente una partita tra una Roma che difetta in quanto a continuità ed un.

Mediagol8

di Alessandro Rubino Quella in programma domenica sera allo stadio “Olimipico” non sarà semplicemente una partita tra una Roma che difetta in quanto a continuità ed un Palermo affetto dalla sindrome da pareggio, ma sarà anche e soprattutto una sfida tra due scuole di pensiero: quella di Zdenek Zeman e quella di Gian Piero Gasperini, che in comune hanno la caratteristica di saper dare una chiara impronta offensiva alle loro squadre, solitamente capaci di esprimere un gioco spettacolare. Considerati due innovatori, ma anche due allenatori integralisti, hanno fatto dei rispettivi moduli tattici prediletti dei veri e propri marchi di fabbrica: da anni, ormai, il 4-3-3 e il 3-4-3 sono sinonimi di Zeman e Gasperini. Zdenek Zeman ha ricominciato la sua avventura nella massima serie da dove laveva lasciata: è tornato a Roma dopo una parentesi di oltre dieci anni passata ad allenare squadre estere oppure di categorie inferiori. Il boemo in questa stagione ha in mano una squadra competitiva con la quale poter provare a costruire un progetto vincente: dopo tanto tempo, una nuova grande occasione. La note tattiche e le caratteristche del suo modulo sono quelle di sempre: il suo è un calcio frizzante e a trazione anteriore, ma con lacune ed evidenti limiti nella fase difensiva. Duri, anzi di più, i suoi allenamenti: ma un motivo cè, bisogna correre e ci vuole unadeguata preparazione. Il 4-3-3 di stampo zemaniano prevede un tridente molto mobile col giusto mix di qualità e fisicità, uno dei due terzini a turno deve stare alto sulla sua corsia per appoggiare la manovra offensiva, ma è impossibile dimenticare il ruolo fondamentale rivestito dagli interni di centrocampo, che con i loro inserimenti spesso riescono a regalare reti ed assist in quantità. Zeman è inoltre famoso per lanciare giovani e scoprire nuovi talenti, in particolare a centrocampo e nel tridente dattacco; sono tanti i giocatori esplosi grazie ai dettami tattici dellallenatore ex Pescara, da Rambaudi a Signori, da Baiano a Delvecchio, passando per Vucinic e Bojinov fino ad arrivare, in tempi recenti, ad Insigne ed Immobile. In questa Roma i suoi nuovi pupilli sono il regista greco Tachtsidis, il centrocampista offensivo argentino Lamela e litalianissimo Florenzi, prodotto del vivaio giallorosso: il jolly dellU21, in particolare, ha stregato il mister e sta riscuotendo consensi da più parti per le sue prestazioni da interno. In questa stagione sta vivendo una seconda giovinezza Totti, mentre De Rossi e Pjanic non hanno trovato il giusto feeling con Zeman, che nel frattempo però lancia tanti baby e valorizza la grande spinta dellex rosanero Balzaretti sulla fascia. Lì davanti, a fare da riferimento, cè Osvaldo, giocatore che il tecnico conosce sin dai tempi di Lecce e che per adesso chiude Destro, gioiello della campagna acquisti estiva. Il rosanero Gian Piero Gasperini, che tanto bel calcio ha fatto vedere dal 2006 al 2010 col Genoa è arrivato in Sicilia dopo un lungo inseguimento: lattuale proprietà del Palermo non ha mai nascosto di averlo cercato più di una volta in passato, soprattutto lanno scorso. La sua avventura è iniziata lontano da Palermo, col ritiro in provincia di Brescia e lesordio in trasferta sui campi di Bergamo e Pescara; subito idee chiare e linconfondibile 3-4-3 o 3-4-2-1 che dir si voglia, che diventa un vero 5-4-1 in fase di non possesso, un modulo che tante gioie ha regalato in passato alla tifoseria genoana. Aspettando il mercato di gennaio, che dovrebbe portare allacquisto di una punta e di altre pedine fondamentali – leggasi esterni di qualità - per applicare al meglio il suo schema, Gasperini sta rivitalizzando un gruppo con pochi uomini in grado di fare la differenza. Uno dei giocatori chiave del nuovo Palermo è senza dubbio il playmaker Donati, che da quando cè il nuovo allenatore si sta imponendo come centrale di difesa col compito di far ripartire lazione. Nel 3-4-3 del tecnico torinese è infatti imprescindibile la presenza di almeno un difensore dai piedi buoni, quasi un mediano arretrato con licenza di avanzare alloccorrenza: lo spostamento della cabina di regia nel settore difensivo è una felice intuizione dellallenatore, che vuole ripartire da dietro con un palleggio che possa poi coinvolgere tutta la squadra. Essenziali per Gasperini sono gli esterni di centrocampo: a loro spetta il compito forse più importante, ovvero quello di fare da elastico per appoggiare di volta in volta sia la fase offensiva che quella difensiva. Garcia e Mantovani a sinistra e Morganella, ma volendo anche il desaparecido Pisano, a destra sono gli uomini chiamati a ricoprire le posizioni che a Genova furono di Marco Rossi e Mimmo Criscito, due elementi abituati ad arare letteralmente le corsie laterali dei campi italiani. Il ruolo che fu di Sculli, quello dellesterno dattacco, spetta invece ad Ilicic, Brienza e Giorgi: a loro si richiede il supporto alla prima punta ed una mano in fase di pressing e chiusura in particolare sui terzini avversari. Due moduli differenti, ma allo stesso tempo simili, quelli di Zeman e Gasperini. Lo spettacolo è garantito, domenica ci sarà di che divertirsi; infatti, come spesso accade quando si affrontano due collettivi più portati ad offendere che a difendere, si avrà loccasione per poter assistere a numerose occasioni da gol. Il gioco di Gasperini sembra perfetto per sfruttare le lacune di quello di Zeman: sulle fasce il duello che si verrà a creare sarà tra due interpreti rosanero ed uno solo giallorosso, dunque gli attaccanti esterni e gli interni di centrocampo romanisti dovranno dare una mano lasciando spazi per avanzare centralmente; ma proprio in mezzo il Palermo potrebbe soffrire, con Florenzi e lesperto De Rossi che metteranno in difficoltà i mediani rosanero. Lordine e la disciplina potrebbero essere i due fattori decisivi: se la Roma ha un gioco più aperto e per certi versi lasciato in mano alle invenzioni dei singoli, i rosanero appaiono più quadrati e organizzati. Dunque, non resta che godersi lo show: quale che sia il risultato al novantesimo, di certo gli spettatori non rimarranno delusi date queste premesse.