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ZAMPARINI:”Io no speculatore,a Orlando detto..”

"Laltra sera ero a cena con il sindaco di Palermo e mi diceva: Non si può legare unoperazione immobiliare allo stadio. Io gli ho risposto: Guarda in Europa. Quando mai un pazzo costruisce uno.

Mediagol8

"Laltra sera ero a cena con il sindaco di Palermo e mi diceva: Non si può legare unoperazione immobiliare allo stadio. Io gli ho risposto: Guarda in Europa. Quando mai un pazzo costruisce uno stadio se non cè almeno la copertura economica. Noi abbiamo copiato le leggi francesi dove ci sono ritorni economici nelle aree vicine altrimenti lo stadio non sta in piedi". Così il presidente del Palermo Maurizio Zamparini a "Panorama.it" sulle difficoltà di realizzare nuovi stadi dopo che la legge rimarrà probabilmente non approvata per la fine del governo Monti. "Il problema è che nel nostro catto-comunismo gli investimenti si chiamano speculazioni. Invece sono solo investimenti che potrebbero creare posti di lavoro e infrastrutture. Mi dà molto fastidio sentirmi dare dello speculatore -ha proseguito Zamparini- , è unaltra aberrazione del nostro sistema. Io non mi sento uno speculatore, io sono un santo che nella mia vita ha creato posti di lavoro e ho fatto limprenditore con la stessa dedizione con cui un parroco ha fatto religione. Investire significa creare ricchezza per tutti. Il calcio italiano è rimasto fermo mentre gli altri andavano avanti e i risultati si vedono. Prenda la fotografia dellItalia fino agli anni Novanta quando cresceva molto e adesso è in recessione. Il calcio ha fatto lo stesso". E sullipotesi che dopo le prossime elezioni politiche vengano riprese in mano le carte di questa legge in breve tempo, Zamparini si è dimostrato molto scettico. "Penso che in questo Paese ci vuole una rivoluzione. Non con i fucili. Cambiare completamente indirizzo per ripartire. Gli stadi sono lultima cosa, ma ripartiranno anche quelli quando il Paese tornerà in mano agli italiani che lavorano e producono".