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ZAMPARINI: “Questo provvedimento è una pazzia”

Nel corso della conferenza stampa indetta al "Renzo Barbera", il presidente del Palermo Maurizio Zamparini ha provato a spiegare su cosa si basa il provvedimento a suo carico. Ecco quanto raccolto da.

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Nel corso della conferenza stampa indetta al "Renzo Barbera", il presidente del Palermo Maurizio Zamparini ha provato a spiegare su cosa si basa il provvedimento a suo carico. Ecco quanto raccolto da Mediagol.it: "Quale sarebbe lattività illecita? La costruzione del centro commerciale? Loro sostengono questo, io tra laltro a Benevento ho investito fino ad oggi 49 milioni e ci ho rimesso circa 10 milioni da questa attività. Quello che dico io è contabilità ed è provata dai documenti, mentre quello che dicono loro sono cose false. Tra l’altro nel provvedimento c’è scritto che io avrei fatto la truffa ottenendo l’autorizzazione a costruire, che invece non ho ottenuto io ma la persona che ha costruito il centro commerciale, un imprenditore da cui lho rilevata. Hanno costruito un castello sul nulla. Questo centro poi con la crisi non va nemmeno più bene, la Coop ha dato disdetta e se ne andrà fuori, loro dicono che ho costruito un centro illegalmente e così ho ottenuto un profitto. Loro dicono che il centro vale 17,5 milioni, già qui è la pazzia perché un centro di 32mila metri quadrati ne vale 49, non 17,5. E tutta una follia che non sta in piedi, ma questo è il nostro paese. Il sequestro non l’hanno dato sui fatti e sulla sostanza, ma sul diritto, se è possibile o non è possibile, tanto ci penserà il tribunale. Al tribunale io vinco sicuro, non ho problemi per la sentenza, ma cinque anni col PM di Benevento in maggioranza nel Palermo non ci sto sicuro. Col centro finito e con le autorizzazioni a posto il sindaco cinque anni fa disse in campagna elettorale che lui non avrebbe mai fatto aprire il centro, però lui è un politico, e sono andato dal suo riferimento, dalla signora Mastella a dire che il loro sindaco era impazzito, e lei mi disse come tutti i politici che loro avevano una Onlus per aiutare i poveri di Benevento, se gli facevo unofferta alla Onlus... e mica è un reato, era una cosa ufficiale, un’offerta ufficiale con bonifico alla Onlus di 50mila euro. Ma loro scrivono che è un reato… Sono contento di avere delle domande specifiche perché così posso rispondere e capite che è tutta una pazzia". Il patron friulano ha poi continuato a spiegare come sono sorti i problemi principali nella vicenda. "Questo PM ha costruito un castello di carta, ha chiesto al Gip i miei arresti domiciliari in maniera che io non possa reiterare il reato e ha chiesto il sequestro dei mie beni personali. Tra l’altro il centro di Benevento non è più di Zamparini Maurizio ma è passato al mio gruppo. Se il Gip convalidava io sarei agli arresti domiciliari insieme al mio braccio destro e a mezzo Comune di Benevento, invece da quella parte lì non cè più nulla dal punto di vista penale degli arresti domiciliari, però cè questo sequestro per danni che avrei arrecato costruendo il centro commerciale al comune di Benevento. Ma il comune non mi ha chiesto nulla, ci sono delle cose che dovevo dare al Comune, dovevo dare 23mila quadrati in base ad un accordo, sono lì ma il Comune non ha predisposto l’atto per acquisirli, gli ho mandato dieci raccomandate per farglieli acquisire, dovevamo fare un parco ma non l’abbiamo fatto, però sono cose che succedono per tutti i centri commerciali. Solo che a Benevento succede che due lazzaroni consulenti del PM che lavorano in comune hanno costruito una realtà completamente diversa rispetto a quelli che sono i fatti. La giustizia italiana non è che viene da me a chiedermi come sono andate le cose, non gliene frega niente, hanno sentito quello che hanno detto questi due e hanno chiesto dei provvedimenti, tanto sarà il tribunale a stabilire come sono andate le cose. Il capo d’imputazione è truffa, per aver costruito un centro commerciale, per aver ottenuto le autorizzazioni con un comportamento truffaldino".