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ZAMPARINI: “FAVORIRE ACQUISTO AFRICANI”

Il presidente del Palermo Maurizio Zamparini lancia una nuova proposta per far tornare competitiva la serie A: favorire i trasferimenti in Italia per i calciatori africani e caraibici. Dopo.

Mediagol8

Il presidente del Palermo Maurizio Zamparini lancia una nuova proposta per far tornare competitiva la serie A: favorire i trasferimenti in Italia per i calciatori africani e caraibici. Dopo l’esplosione di Afriyie Acquah (ormai aggregato alla prima squadra in pianta stabile), il patron friulano vorrebbe continuare su questa strada e ha proposto in Lega di applicare il trattato di Cotonou, sottoscritto nel 2000 dall’Unione Europea e che sanciva un accordo di partenariato con la confederazione dei Paesi africani e dell’ex Commonwealth, favorendo l’ingresso in Europa di lavoratori provenienti da queste nazioni e aventi un regolare contratto di lavoro. Tra le nazioni africane che partecipano a questo accordo ci sono quelle di maggior rilievo calcistico, che tanti ottimi giocatori e in alcuni casi campioni hanno dato alle squadre europee: dal Ghana di Essien (Chelsea), Asamoah (Udinese), Boateng (Milan) e Gyan (Sunderland) al Camerun di Eto’o (Inter) al Mali di Sissoko (Juventus) e Kanoutè (Siviglia) alla Costa d’Avorio dei fratelli Tourè (Manchester City), Kalou e Drogba (Chelsea), oltre a Sud Africa, Nigeria, Senegal e tanti altri paesi in cui il calcio sta crescendo e sforna puntualmente giovani talenti. Negli ultimi dieci anni le maggiori federazioni calcistiche europee hanno recepito questa direttiva, e Zamparini spinge perché anche l’Italia si adegui al più presto. Il suo discorso, riportato da "La Gazzetta dello Sport", parte proprio dalla valorizzazione di Acquah e si allarga per spiegare la sua iniziativa. "Il ragazzo è bravo e mi hanno proposto altri suoi connazionali di valore, ma ho dovuto alzare le mani a causa delle nostre norme restrittive. Ma è ora di cambiare. La prossima assemblea di Lega chiederà ufficialmente che la nostra federazione applichi il trattato di Cotonou, come da anni fanno già in Francia, Spagna e Germania. Poi ci stupiamo se il nostro calcio perde colpi. Non dobbiamo chiuderci, - ha proseguito il patron del Palermo - il nostro calcio rischia di perdere sempre più qualità. Ma se non ci ascolteranno passeremo presto ai fatti. Se un calciatore africano si rivolge alle autorità è scontato che gli venga data ragione. Ma io sono sicuro che non arriveremo a questo. Apriremo prima le frontiere". Ovviamente alla questione è strettamente legato l’altro caso spinoso di cui si discute da tempo in Lega, il ritorno alla norma che consente di acquistare due giocatori extracomunitari dall’estero, che era stata modificata dal presidente della FIGC Abete dopo la disfatta italiana ai Mondiali in Sud Africa (il numero è sceso da due ad uno). "Sono fiducioso - ha concluso Zamparini - che il consiglio federale torni ai due extracomunitari nella prossima stagione. I problemi della Nazionale non nascono dagli stranieri. Piuttosto la Figc ci aiuta a valorizzare i nostri giocatori italiani".