serie b

Ujkani si racconta: “Io, il Kosovo e Pisa. È il periodo più felice della mia vita, ma non ho dormito per giorni”

Ujkani si racconta: “Io, il Kosovo e Pisa. È il periodo più felice della mia vita, ma non ho dormito per giorni”

Le dichiarazioni dell'ex portiere del Palermo, in forza al Pisa ed estremo difensore della Nazionale kosovara.

Mediagol7

"Una settimana fa non avevamo neanche i giocatori per scendere in campo, il permesso dalla FIFA è arrivato ieri alle 15.30. E alle 21 c'era la partita".

Lo ha raccontato Samir Ujkani, portiere della Nazionale kosovara e del Pisa (in prestito dal Genoa) a GianlucaDiMarzio.com.

"5 giorni senza dormire per lo stress, è stata una vigilia molto particolare. Sempre in attesa del permesso per poter giocare… E quella era la domanda che ci facevano tutti i giornalisti: 'È arrivato?'. È sempre stato un sogno, soltanto dieci anni fa era impossibile anche solo pensare di essere avventati a fare le qualificazioni mondiali. Adesso tutto questo è realtà - ha dichiarato l'ex rosanero -. Sto ricevendo tantissimi messaggi, già da prima della partita. Poi a casa c'era tutto il nostro popolo che viveva questo momento e siamo orgogliosi di aver regalato al Kosovo questo punto storico. Il messaggio più bello? Non saprei da dove iniziare, ne ho ricevuti davvero tanti. Anche da Gattuso? Sì, prima della partita. Mi ha chiesto del permesso, sapeva che lo stavo aspettando e che ancora non era arrivato".

Sul Pisa - "È stata veramente una follia, per fortuna qua c'è un gruppo forte che ha saputo resistere. Non è stato facile quel mese infinito senza Gattuso, ma ci abbiamo sempre creduto. Gattuso ci telefonava tutti i giorni, ci chiedeva di aspettare qualche giorno e di tenere duro. E la vittoria con il Novara, è stata una domenica davvero stressante per me. Non dormivo da giorni, guardavo in streaming il Pisa dalla camera di albergo. E soffrivo con i miei compagni. Quando Cardelli, che in ritiro è il mio compagno di stanza, ha fatto quel miracolo nel finale, mi sono emozionato davvero. Abbiamo sofferto insieme un mese, io e lui in silenzio e a denti stretti a lavorare senza staff, senza preparatore dei portieri. Solo noi due, insieme. Ci siamo fatti da maestro a vicenda, gli ho subito scritto per fargli i complimenti. In 4 giorni mi si è aperto il mondo, i giorni più felici della mia vita. Prima la situazione societaria del Pisa che si è sbloccata, poi la vittoria dei miei compagni contro il Novara. E ancora il permesso arrivato in tempo ed il primo punto con il Kosovo. Questa sarà una maglia che conserverò per sempre, non la darò mai a nessuno. Ho parlato con tanti e ho dato la mia impressione. C'è chi ha detto di no e chi ha scelto di venire a giocare per il Kosovo. Chi lo ha fatto mi ha detto: 'Ora ti capisco, capisco perché sei un uomo felice'. Perché le partite le senti, le vivi in maniera diversa. Poi ognuno fa la sua scelta, ma noi aspettiamo tutti qui a giocare con noi. E in Kosovo abbiamo tantissimi talenti pronti a sbocciare. Kosovo ai Mondiali o Pisa ai playoff? Entrambi. E se centriamo davvero i playoff mi rado a zero. E rado anche Gattuso", ha concluso Ujkani.