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U.Sarda: Lesonero di Allegri minuto per minuto

Quella che segue è la ricostruzione degli eventi che hanno portato allesonero di Massimiliano Allegri da parte del presidente Cellino secondo il quotidiano cagliaritano LUnione Sarda. Il.

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Quella che segue è la ricostruzione degli eventi che hanno portato allesonero di Massimiliano Allegri da parte del presidente Cellino secondo il quotidiano cagliaritano LUnione Sarda. Il presidente Cellino si trova in questi giorni a Miami, da dove ha seguito le vicissitudini della squadra. Ieri sera, Cellino prende liniziativa. Alcune sue fonti italiane lo informano che Allegri ha già firmato il contratto con la Juventus per la prossima stagione (fatto che il tecnico smentisce categoricamente) e questo fatto - che Cellino considera gravissimo - è andato ad aggiungersi al recente curriculum della squadra, che sta marciando a media di retrocessione. Cellino, tramite il dg Francesco Marroccu, propone ad Allegri ladeguamento del contratto in scadenza nel giugno 2011 e lallungamento sino al 2012. «Deve sposare il progetto», la spiegazione di Cellino. Allegri rifiuta. Cellino propone le dimissioni, Allegri dice no e arriva la telefonata definitiva di Marroccu: «Esonero». LE VERSIONI Sin qui, la ricostruzione degli avvenimenti delle due parti coincidono. Divergono, invece, su un antefatto, avvenuto nei giorni immediatamente precedenti la partita con la Sampdoria del 28 marzo scorso. Il Cagliari sta zoppicando ormai da sei partite (sconfitte nel recupero con lUdinese, Chievo Verona, Genoa, Lazio, Atalanta e faticoso pareggio interno con il Catania), la squadra è falcidiata dagli infortuni, che fermano Pisano, Lopez, Cossu, Lazzari, e Jeda. Cellino e Allegri si incontrano e stabiliscono di non rischiare nessuno degli acciaccati e di puntare sui giovani per affrontare la trasferta di Marassi. Vada come vada. IL NODO Nellambito della discussione, Allegri avrebbe informato il presidente della sua intenzione di lasciare il Cagliari a fine stagione e di rinunciare al contratto in scadenza nel giugno del 2011. Su questo punto, Cellino non concorda: «Non mi ha mai detto una cosa del genere». È un particolare di grande importanza, perché se fosse vero, quando ieri Allegri si è sentito offrire lallungamento dellaccordo, non poteva che rispondere: «Ma se ho già detto al presidente che vado via»! LE REAZIONI La notizia viene diffusa dal sito internet del Cagliari con poche, laconiche righe, comprensive del solito ringraziamento per il lavoro svolto, come si usa in questi casi. Laddetto stampa, Marcello Sanfelice, si limita a informare i cronisti che seguono costantemente la squadra con brevi telefonate a cui non aggiunge neanche una parola più del necessario. Muto il telefono del dg Marroccu, risponde, invece, Giorgio Melis che, naturalmente, si limita a poche battute: «Mi dispiace per Massimiliano, sono un dipendente del Cagliari ormai da dodici anni, oltreché grande tifoso rossoblù. Sono pronto a prendere in mano la squadra, lobiettivo è conquistare la salvezza aritmetica al più presto». IL TRAGUARDO Il Cagliari è a quota quaranta punti, dovrebbero bastarne altri tre, ma forse anche meno, per mettersi al riparo da qualsivoglia sorpresa. Il primo impegno per la coppia Melis-Festa è complicato: al SantElia arriva il Palermo di Miccoli, lanciato verso laccesso ai preliminari di Champions League. MESTO FINALE E dire che meno di tre mesi fa, Allegri si aggiudicava la “panchina doro”, il premio assegnato dagli allenatori al collega più bravo, battendo nientemeno che Mourinho, che andava via furibondo e senza salutare nessuno dal salone dei congressi del Centro tecnico Figc di Coverciano. La scorsa stagione, dopo il difficilissimo avvio con cinque sconfitte e un pareggio, si era rivelata trionfale e anche questanno, a parte il brusco calo finale, le cose si erano messe bene e il Cagliari aveva raggiunto la salvezza con largo anticipo. Non solo. Sino al recupero con lUdinese, il Cagliari era addirittura nei pressi della zona Champions League e se avesse vinto (era in vantaggio per 1-0 alla fine del primo tempo), avrebbe clamorosamente agganciato la Juventus al quarto posto. Le cose cambiano in fretta. Soprattutto al Cagliari.