notizie

Sesena: “Rosa ora in palla, Beruatto e Cristofari..”

Domani il Palermo di Paolo Beruatto sarà impegnato in casa della Lazio capolista per la decima giornata del Campionato Primavera Tim Trofeo “Giacinto Facchetti”. La posizione di.

Mediagol8

Domani il Palermo di Paolo Beruatto sarà impegnato in casa della Lazio capolista per la decima giornata del Campionato Primavera Tim Trofeo “Giacinto Facchetti”. La posizione di classifica dei rosa attualmente non delle migliori però, non inganna dalle parti di Formello dove si conosce piuttosto bene il valore del vivaio dei siciliani, come ha spiegato ai microfoni di Mediagol.it Roberto Sesena, dal 2005 allenatore della Primavera capitolina e da quest’anno responsabile tecnico del settore giovanile della Lazio. “So che la squadra è stata interamente rinnovata rispetto a quella dello scorso anno e probabilmente all’inizio i rosanero hanno pagato anche quest’aspetto nei risultati, ma adesso penso che il Palermo è entrato in una fase in cui inizia anche a raccogliere i primi frutti del buon lavoro – ha spiegato Sesena – del resto il vivaio del club rosanero è sempre stato allavanguardia. Ci possono sempre stare dei momenti in cui perdi o comunque di sofferenza, ma vedendo gli ultimi risultati mi pare di capire che si stiano riprendendo in maniera evidente. Alla fine il lavoro dellallenatore riuscirà a raddrizzare la barca, come si usa dire”. Proprio l’allenatore, Beruatto, è noto negli ambienti laziali per i trascorsi da calciatore e da mister delle giovanili. “Io lo conosco come ex giocatore e non a livello personale perché non ho mai avuto il piacere di incontrarlo, abbiamo lavorato qui in due periodi diversi – ha aggiunto l’attuale responsabile tecnico del settore giovanile della Lazio – però chi lo conosce me ne ha sempre parlato benissimo e so che si tratta di un serio e preparato professionista. Se conosco qualcuno del Palermo? Sinceramente ne conosco pochi. Mi viene in mente Cristofari che giocava nella Primavera della Roma. Un ragazzo interessante e sicuramente dalle grandi qualità tecniche, ma con i ragazzi giovani bisogna avere pazienza”.