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SENSIBILE: “ECCO PERCHÈ IO NO DS PALERMO”

Appurata l’impossibilità di ingaggiare Giorgio Perinetti, bloccato dal Siena, Maurizio Zamparini ha optato per un direttore sportivo giovane ed emergente come erede del dimissionario.

Mediagol8

Appurata l’impossibilità di ingaggiare Giorgio Perinetti, bloccato dal Siena, Maurizio Zamparini ha optato per un direttore sportivo giovane ed emergente come erede del dimissionario Walter Sabatini. Con ogni probabilità il prossimo uomo mercato rosanero sarà infatti Sean Sogliano, ora al Varese. Originariamente però, il prescelto dal patron rosanero era stato l’attuale direttore sportivo del Novara ed ex capo degli osservatori del club rosanero Pasquale Sensibile, il cui ritorno in Sicilia pareva praticamente certo fino ad un paio di mesi fa. Un matrimonio professionale sfumato sul filo di lana quello tra Zamparini e Sensibile in merito al quale il prossimo DS della Sampdoria svela la sua verità in esclusiva ai microfoni di Mediagol.it. "Ho l’opportunità di parlarne e mi fa piacere, io posso soltanto ringraziare il presidente Zamparini, e non sono le solite frasi di circostanza. Come sempre accade il presidente dice la verità, nei nostri discorsi avevo capito chiaramente che eravamo andati oltre, ero stato il prescelto per il ruolo da direttore sportivo. Poi sono successe alcune cose che mi hanno portato a chiedere al presidente di potermi dedicare esclusivamente al Novara, in quel periodo avevamo inanellato una serie di risultati negativi, poi non ci siamo più sentiti e probabilmente lui ha tradotto il mio silenzio come qualcosa di poco chiaro – ha spiegato Sensibile in esclusiva ai microfoni di Mediagol.it - Invece successivamente ci siamo chiariti, ho detto lui che avevo delle perplessità ma non tanto legate al prestigio dell’opportunità professionale, quanto al fatto che da due anni lavoravo dentro un calcio che non era quello del Palermo, e non potevo pensare di programmare con il presidente Zamparini su calciatori sui quali non ho cognizione approfondita sui quali magari devo andarmi a documentare in fretta e furia la notte guardando due Dvd. Io credo che il presidente possa nel tempo apprezzare la mia scelta, in questi anni mi sono abituato a non fare mai il passo più lungo della gamba, per me sarebbe stato fantastico tornare a Palermo ma ogni professionista deve fare il passo quando è certo di rimanere in piedi, non me la sono sentita".