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SECCO A MEDIAGOL: “LA JUVE È RINATA GRAZIE A CONTE. IO AL PALERMO? MI PIACEREBBE, MA NON HO AVUTO CONTATTI CON ZAMPARINI. ECCO PERCHÉ IN BIANCONERO AMAURI HA FATTO FLOP, AVER DATO NOCERINO AI ROSA NON È UN RIMPIANTO”

Di Francesco Caruana Ormai non è più un azzardo dirlo: la Juventus è rinata. La cura Conte ha fatto benissimo ai bianconeri, reduci da due deludenti settimi posti e che.

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Di Francesco Caruana Ormai non è più un azzardo dirlo: la Juventus è rinata. La cura Conte ha fatto benissimo ai bianconeri, reduci da due deludenti settimi posti e che apparivano una compagine derelitta e sfiduciata. Non una buona notizia per tutte le altre squadre della Serie A, spesso protagoniste negli ultimi due anni di vittorie prestigiose contro la "Vecchia Signora". Per parlare del nuovo corso juventino alla vigilia della sfida contro il Palermo, la redazione di Mediagol.it ha intervistato in esclusiva l’ex direttore sportivo Alessio Secco, in bianconero dal 1999 al 2010, prima come team manager e poi come direttore sportivo dopo lo scoppio di Calciopoli e l’addio della "Triade" Moggi-Giraudo-Bettega. “La nuova conduzione tecnica mi sembra stia dimostrando in pieno le sue capacità, e di questo me ne rallegro perché con Conte ho un rapporto anche personale e non posso che esserne felice. Detto questo il campionato è appena iniziato, la Juventus è partita col piede giusto, anche avvantaggiata dal fatto di non avere le Coppe e dalla falsa partenza dellInter, una cosa mai accaduta quando io ero ds. Mi sembra che la squadra abbia fatto completamente suo il credo di Conte ed è un buon segno per la Juventus”. La prossima sfida tra Juventus e Palermo Secco ha rischiato di viverla da ex: dopo le dimissioni di Sean Sogliano dal ruolo di direttore sportivo rosanero, per la sua successione si è fatto anche il nome dell’ex dirigente bianconero, attualmente alla ricerca di un incarico dopo le dimissioni rassegnate a maggio 2010 dal club bianconero. “Sì, è vero che quando si è liberato il posto di ds a Palermo è stato fatto il mio nome, ma solo dalla stampa. Io con Zamparini non ho mai avuto a che fare -ha spiegato Secco- , mi è solo capitato di incontrarlo una volta. Non so come sia lavorare con lui, sicuramente la storia recente del Palermo la conosciamo tutti. Io ho detto che Palermo è una piazza che bisogna sempre tenere in considerazione, però poi bisognerebbe incontrarsi e capire se si è fatti luno per laltro”. Le strade di Secco e del Palermo si sono incrociate nell’estate del 2008, quando l’allora direttore sportivo bianconero portò alla Juventus l’attaccante italo-brasiliano Amauri, che in bianconero non ha quasi mai confermato quanto di buono fatto vedere in Sicilia. “Lunica spiegazione che mi sono dato -ha rivelato Secco- è che dopo un paio di stagioni ad altissimo livello il giocatore, dopo un infortunio, è stato divorato dallambiente, e non era sereno. Quando manca la serenità poi non ne fanno le spese solo i dirigenti, ma anche giocatori affermati come Amauri, che ha subito uninvoluzione importante e ha fatto sì che non fosse più accettato dallambiente. Probabilmente è diventato il capro espiatorio della situazione negativa in casa Juventus, è stato preso di mira dalla critica e ha pagato sicuramente più di altri. Lo dimostra il fatto che non appena è andato via da Torino ha segnato 7-8 reti a Parma, di cui un paio proprio alla Amauri. Ritenevo che fosse impossibile lopaco rendimento di alcuni giocatori che alla Juventus hanno oggettivamente faticato nonostante venissero, come Tiago, da esperienze in grandi club come Chelsea e Lione. Sono cose inspiegabili, però se non vanno bene giocatori che hanno un curriculum come quello di Tiago bisogna capire chi può andare bene. Le cause di una situazione critica sono sempre molteplici, questo è il calcio, nel bene e nel male”. Nell’affare che ha portato Amauri alla Juventus a Palermo è sbarcato Antonio Nocerino, affermatosi in rosa come una delle migliori mezz’ali del panorama italiano e recentemente approdato al Milan, in cui sta trovando anche una grande continuità in fase realizzativa, come dimostra la tripletta rifilata al Parma lo scorso 26 ottobre. Ma Secco nega di avere rimpianti per la decisione di inserire il centrocampista napoletano nella trattativa dell’estate del 2008 con il club di Viale del Fante. “Sì, non ho rimpianti per il suo addio alla Juventus, ma con questo non voglio dire che non fosse un giocatore importante: è al Milan, quindi si tratta di un giocatore allaltezza. Avevamo due giovani centrocampisti, uno era Nocerino e laltro Marchisio, abbiamo deciso di tenere Marchisio e lasciare partire per Palermo Nocerino. Fu speso tanto per prendere Amauri, è vero, però in quellaffare Nocerino fu valutato 7,5 milioni. Non credo che il Palermo abbia poi realizzato altrettanto dalla cessione di questa estate (appena 500mila euro, perché a febbraio il giocatore avrebbe potuto firmare per altri club e liberarsi a parametro zero, ndr), questo per dire che nel calcio si vince e si perde”.