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Sannino: “Mie squadre affamate,Sacchi modello”

Nel corso dell’intervista rilasciata a "Sportmediaset", il tecnico del Siena Giuseppe Sannino ha parlato degli allenatori a cui si è ispirato nell’arco della sua carriera. "Ho smesso.

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Nel corso dell’intervista rilasciata a "Sportmediaset", il tecnico del Siena Giuseppe Sannino ha parlato degli allenatori a cui si è ispirato nell’arco della sua carriera. "Ho smesso di giocare abbastanza presto (fine anni 80, ndr). E quando ho cominciato ad allenare era lepoca di Sacchi: allinizio della mia carriera mi sono ispirato a lui. Ma dico anche Trapattoni e Lippi, perché ho sempre cercato di prendere il meglio da tutti. Adesso mi stuzzicano, molto, le idee di Luis Enrique". Sannino, così come Mangia, utilizza come modulo base delle sue squadra il 4-4-2, ma dimostra di non dare particolare importanza alla disposizione in campo dei suoi. "Cosa è per me il 4-4-2? Dei numeri e basta. Quello che conta è tutta la squadra nel suo insieme, il movimento armonioso dei giocatori". L’allenatore napoletano ha anche parlato delle caratteristiche che non possono mancare e di quelle da evitare assolutamente nelle sue squadre. "La mia squadra deve avere fame: mai avere la pancia piena. E poi deve essere umile, ma allo stesso tempo avere la consapevolezza che nulla è irraggiungibile. Al gap tecnico si può sopperire. Cosa si deve evitare? La presunzione, e ricordarsi di quanto fatto in passato". Infine spazio anche a una battuta sul più forte giocatore allenato in carriera, esclusi quelli con cui lavora attualmente al Siena. "È Alessandro Galli. Ha chiuso la carriera lo scorso anno, alla Lucchese. Lho avuto con me più volte".