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SANNINO A MEDIAGOL: “PALERMO, IO SONO PRONTO. NON HO PAURA DI ZAMPARINI, MI PIACEREBBE CONTINUARE A LAVORARE CON PERINETTI. PANUCCI MI AVEVA DETTO…”

Di Francesco Caruana È l’indiziato numero uno per la panchina del Palermo 2012/13: Giuseppe Sannino, intervistato in esclusiva dalla redazione di Mediagol.it, non ha voluto scoprire le.

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Di Francesco Caruana È l’indiziato numero uno per la panchina del Palermo 2012/13: Giuseppe Sannino, intervistato in esclusiva dalla redazione di Mediagol.it, non ha voluto scoprire le carte ma ha lasciato capire di essere vicino all’approdo sulla panchina del “Renzo Barbera”. “Credo che ognuno di noi abbia un suo percorso. Mi sento un fortunato nonostante tutti dicano che io sia arrivato tardi al grande calcio. Limportante non è arrivare, ma rimanerci, questo è difficilissimo. Le squadre sono queste, tecnici bravi ce ne sono tanti, la forza di un tecnico di A è dimostrare sempre di essere forte, fare bene quando si ricomincia. Contro il Palermo ho giocato la mia prima partita da tecnico del Siena nel ritiro estivo –ha spiegato Sannino- , è stato un gran bellallenamento prima del campionato, la mia prima partita contro una squadra di Serie A. Visto che, come già detto, sono un fatalista chissà... Per adesso posso solo dire che ho un bel ricordo di quellamichevole precampionato contro il Palermo, non fatemi aggiungere altro”. Sannino era stato nel mirino di Maurizio Zamparini già nella scorsa estate, quando il patron friulano era impegnato nella ricerca del dopo-Rossi. “Ricordo che con il presidente abbiamo parlato, lui mi ha fatto un grandissimo complimento dicendomi quello che pensava di me, bisogna dire sempre quello che si pensa ed è per questo che apprezzai particolarmente il suo modo di relazionarsi con me - ha raccontato il tecnico del Siena- . Cosa mi ha detto? ‘Lei mi piace come uomo, ma come tecnico, anche se lei ha fatto bene, per una piazza come Palermo mi sembra un po... Io lho ringraziato, ma nella vita non si sa mai. Ci si può sempre ri-incontrare”. In rosanero Sannino potrebbe ricongiungersi con Giorgio Perinetti, a un passo dall’addio al Siena per tornare nella sua amata Palermo. “Io lho conosciuto questanno, al di là della grande competenza calcistica è un grande uomo. Ha sempre cercato di mettermi nelle migliori condizioni. Di Palermo mi racconta sempre tantissime cose –ha spiegato Sannino- , io credo che sia davvero innamorato di questa città. Lo si percepisce sentendolo parlare di questo argomento. Il direttore il prossimo anno sarà a Palermo e credo avrà le sue strategie e il suo modo di pensare, stando a contatto con Zamparini. Sinceramente non so ancora che direzione vuole prendere. Quello che posso dire è soltanto che io mi auguro in futuro di poterci ritrovare e sorridere con Perinetti, e dire che insieme abbiamo fatto un buon lavoro”. Tra Sannino e il Palermo un primo abboccamento c’è già stato nelle scorse settimane: prima di dimettersi, l’ormai ex team manager Christian Panucci aveva incontrato il tecnico del Siena per parlare del futuro. “Christian mi aveva accennato che potevo essere lallenatore giusto per il Palermo, che rispecchiavo il profilo ideale del tecnico che stavano cercando per la prossima stagione, ma voi sapete che sono legato ancora al Siena per un anno –ha raccontato Sannino- . Ho sempre detto che sono grato alla società, alla figura del presidente Mezzaroma e a quella di Perinetti per avermi dato la possibilità di allenare in Serie A, e come tale prima di parlare con altre società ed altre persone è giusto confrontarmi con il mio Presidente. A bocce ferme ci sederemo a tavolino e si vedrà”. Viene descritto come un sergente di ferro, ma Sannino crede fortemente nel rapporto schietto e onesto con i suoi giocatori. “Le persone bisogna conoscerle, viverle. Vedere come si pongono e come lavorano. Ho sempre bisogno di sentire qualcuno e capire personalmente comè fatto, sia nel calcio che nella vita di ogni giorno. Nel calcio i numeri lasciano il tempo che trovano, bisogna mettere nelle migliori condizioni i ragazzi dicendo loro che hanno una guida che metterà loro a disposizione tutta la professionalità per rendere al meglio. Io sono una persona che dà molta importanza al dialogo e alla fermezza di capire che lallenatore ha nelle sue mani le sorti una squadra e di un club in cui girano soldi, interessi... Lallenatore è una delle persone più importanti allinterno di un club. Credo di essere una persona che si pone, personalmente, nel modo più giusto con i ragazzi. Loro non devono sbagliare, ma devono capire che vivono una vita diversa dagli altri, sono fortunati, sempre comunque nel rispetto del dialogo. I protagonisti sono i calciatori, sono quelli che fanno vedere il valore dellallenatore sul campo, solo attraverso loro un allenatore può dire "sono arrivato ad un certo obiettivo". Sono loro che ti danno la possibilità di farti conoscere”. A Palermo Sannino si ritroverebbe a confrontarsi con il vulcanico patron Maurizio Zamparini, che ha già mietuto tante vittime tra gli allenatori, ma il tecnico di Ottaviano non ha paura. “Il presidente lo conosco dalla tv e dai giornali, ma non personalmente. Nella vita so cosa può succedere, un presidente ha il suo giocattolo, la sua azienda, può porsi nel modo in cui crede meglio con i suoi dipendenti, limportante è che ci sia rispetto della lealtà e professionalità dei lavoratori. Non avrei paura a lavorare a Palermo, del resto ci sono stati anche allenatori che sono durati tanto in Sicilia con Zamparini. Sarei onorato di lavorare con lui”.