Penultima amichevole per il Palermo prima della partenza ufficiale del campionato di Serie A. Un match dai due volti che alla fine, tirando le somme, regala più spunti positivi che negativi. di Sarah Castellana Il risultato e landamento generale del match, infatti, non deve ingannare. Quello odierno, infatti, era soprattutto il test della nuova difesa a quattro. E i titolari al completo hanno giocato insieme solo per venti minuti ad inizio ripresa. Sono stati venti minuti di ottimo Palermo, autoritario, che ha rischiato poco e sempre col pallino del gioco in mano. Una differenza evidente, rispetto alla fase centrale del primo tempo, momento in cui in diretta vi abbiamo parlato, a ragione, di una formazione in confusione, nonostante la caratura dellavversario. Il reparto difensivo oggi, infatti, ha avuto tre facce: la prima con Pisano, Munoz, Mantovani, Balzaretti. La seconda, come detto in precedente, con la linea, ad oggi, titolare: Cassani, Silvestre, Mantovani, Balzaretti. E la terza, nel finale di match, con Cassani, Silvestre, Milanovic e Di Matteo (questultimo adattato al ruolo di terzino). Le risposte fornite dal reparto schierato per i primi venti minuti della ripresa, quindi, sono state positive. E questo è un elemento importante considerato che contro il Trapani proprio la difesa era sotto i riflettori dopo le parole di Pioli della scorsa settimana e lannuncio del ritorno alla linea a quattro. Cassani, Silvestre, Mantovani e Balzaretti, tutti insieme, hanno risposto "presente". Trapani-Palermo, però, non è stata solo la partita della difesa titolare. E qui i nodi vengono al pettine. Così come evidenziato anche dalle pagelle del presidente Zamparini di fine primo tempo, il problema a centrocampo è ancora presente. Lottima prova di Acquah da mezzala e la prestazione non entusiasmante di Bacinovic, testimoniano che, da un lato il giovane ghanese si esalta in quel ruolo ed è utilizzato solo a mezzo servizio da regista davanti alla difesa e dallaltro che lo sloveno fa fatica a prendere per mano la squadra. Anche lui, senza gli assilli dellimpostazione della manovra rende al meglio. Ecco, quindi, che la lacuna legata al regista, al centrocampista di qualità, al Mister X rosanero, comunque vogliate chiamarlo, rimane ed è sotto gli occhi di tutti. Il Trapani è riuscito a prendere il sopravvento a metà primo tempo, proprio salendo in cattedra a centrocampo. Gli ultimi 10 giorni di mercato ci diranno se il club rosa correrà ai ripari. Per il resto, considerando limpasto operato da Pioli, che ha mischiato le carte durante tutto il match (basti pensare ai 30 minuti fatti disputare ai tre portieri), gli elementi positivi sono venuti a galla: Miccoli nella prima frazione ha preso per mano i compagni proprio nel momento di maggior difficoltà e nella ripresa il trio Ilicic-Zahavi-Hernandez ha raccolto il testimone del capitano rosanero, esaltandosi nella prateria lasciata incolta dalla retroguardia granata. Autoritario e sicuro Silvestre, allesordio con la maglia rosanero proprio nel primo test di un certo spessore giocato dal Palermo dopo lEuropa League. Fra Trapani e Novara, cè di mezzo il Fenerbahce e la fine del calciomercato, ma ciò che emerge dallamichevole giocata dai rosa contro i granata è che alla formazione di Pioli non serve una rivoluzione, anzi. Pochissimi innesti, ma di grande qualità, potrebbero far guardare al prossimo futuro con ancor più ottimismo.
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ROSA A TRAPANI FRA ALTI E BASSI RISPOSTE POSITIVE DALLA DIFESA “TITOLARE” PER 20 MINUTI
Penultima amichevole per il Palermo prima della partenza ufficiale del campionato di Serie A. Un match dai due volti che alla fine, tirando le somme, regala più spunti positivi che negativi. .
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