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Ronald Hoop a Mediagol.it: “Tifo sempre rosanero. Non dimentico i palermitani, ecco mio messaggio”

Ronald Hoop a Mediagol.it: “Tifo sempre rosanero. Non dimentico i palermitani, ecco mio messaggio”

Ronald Hoop è rimasto nella storia del Palermo per essere stato il primo straniero approdato al club di Viale del Fante dopo la riapertura delle frontiere. Olandese del Suriname, doveva essere.

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Ronald Hoop è rimasto nella storia del Palermo per essere stato il primo straniero approdato al club di Viale del Fante dopo la riapertura delle frontiere. Olandese del Suriname, doveva essere il nuovo Gullit, ma il suo ambientamento in Italia fu più complicato del previsto. La redazione di Mediagol.it lo ha raggiunto a 19 anni dal suo approdo in Sicilia.

Intervista realizzata da Mariano Calò

L'AVVENTURA ROSANERO - "Giocare a Palermo è stato bellissimo - ha dichiarato l'attaccante -, un momento magnifico della mia carriera, perché era la prima volta fuori dall'Olanda. Palermo era una grande squadra, di una grande città e per questo la ricordo come una bella esperienza. Io giocavo in quella che potevamo definire la Serie C dell'Olanda, quindi la B italiana per me fu un grande passo, anche perché andavo a giocare in Italia, un paese in cui chiunque avrebbe voluto giocare. E' vero, non fu una stagione esaltante per la squadra, che lottò per tutto l'anno per salvarsi senza riuscirci. Anche a me sarebbe piaciuto giocare in Serie A o almeno in alta classifica in Serie B, ma il calcio è così, capitano di queste stagioni sfortunate. Come due anni fa quando il Palermo è retrocesso dalla Serie B e l'anno dopo è tornato in A. La gente anche allora si chiedeva perché, ma non c'è una risposta, il calcio è così, le colpe sono di tutti".

IL MOMENTO MIGLIORE - "Il mio ricordo più bello è sicuramente quella rete col Venezia, era la prima volta che segnavo in Italia. Per un giocatore straniero è sempre difficile segnare in un nuovo campionato. Io nuovo Gullit? Al di là dei paragoni, tutti si aspettano tanto e non fu facile soddisfare queste aspettative. I tifosi comunque furono sempre molto comprensivi con me. La cosa più complicata fu adattarmi all'Italia, parlavo giusto un po' di inglese e mi trovavo di fronte a compagni nuovi, un gioco diverso, cibo e tradizioni differenti. Tutto nuovo. Con l'abitudine cominciai a giocare meglio, ma quando inizi la stagione fuori forma il resto diventa estremamente complicato".

L'ACQUISTO DALL'OLANDA - "Hiljemark ha giocato qui da noi molti anni, quindi l'ho visto giocare diverse volte. Non è stato molto presente in prima squadra e ha giocato poco da titolare. Io lo reputo un buon giocatore, non so come andrà a Palermo ma io ho buone sensazioni, perché pur avendo a disposizione poche possibilità di giocare lo ha fatto sempre bene. Bisognerà avere giusto un po' di pazienza con lui, perché arriva da un altro campionato, ma è solo una questione ti tempo perché ha buone qualità. Giocare in Italia è sempre un po' diverso da giocare in Olanda".

MESSAGGIO AI PALERMITANI - "Sento ancora tantissimi compagni Caterino, Ciardiello, Ferrara, Campofranco, Galeoto, Vasari, Barraco e diversi altri. Tutto questo è fantastico, perché sono passati ben 19 anni, ma grazie a internet e ai social network ci teniamo ancora in contatto. Mi piacerebbe venire a Palermo quest'estate coi miei bimbi. Non sono mai tornato dopo aver lasciato la città. Sono venuto in Italia a far visita a Ferrara a Napoli e Caterino a Lucca, ma mi piacerebbe tornare a Palermo. Mi piace tantissimo questa città, lo ricordo come un periodo bellissimo della città, anche se non giocavo molto. All'inizio fu difficile ambientarmi, ma poi i palermitani mi sono entrati nel cuore. Penso sempre a Palermo e cerco di seguirlo più che posso. Ai tifosi vorrei dire che gli voglio molto bene, sono stati sempre con me quando scendevo in campo e li ringrazio per questo. I palermitani sono davvero belle persone, sia i tifosi che chi lavorava per la società. Spero di rivederli presto allo stadio".

RONALD HOOP OGGI - "Dopo Palermo sono andato al Baden, in Svizzera, e al Darmstadt, che oggi gioca in Bundesliga - ha spiegato Hoop -. Ho giocato 4 anni e mezzo in Germania, poi nel 2005 sono tornato in Olanda. Ho smesso di giocare nel 2008, giocando in Serie C. Oggi lavoro come meccanico alla Boels, una grande multinazionale, anche se dal 2012 sono tornato a giocare. Mi mancava troppo il calcio e sono sceso di nuovo in campo. Coi miei compagni ci divertiamo e abbiamo tutti un'età tra i 40 e i 50 anni".

TIFO ANCORA PALERMO - "Le partite del Palermo le guardo spesso, perché sono abbonato a Fox Sports che trasmette la Serie A. Ogni volta che vedo i rosanero dico ai miei figli: "guardate, papà ha giocato lì". Loro non ne possono più di sentirmelo ripetere. Dejan, il figlio più grande oggi ha 18 anni, ed è nato nel 1996, proprio mentre io giocavo a Palermo. Pochi giorni dopo la nascita è venuto a vivere in Sicilia, ma non può ricordarselo perché era troppo piccolo. Adesso ho anche un'altra figlia, Miryea e sarebbero contenti di vedere la città in cui ha giocato loro padre".