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QUATTRO SCHIAFFI VIOLA Giovani allo sbaraglio e Zamparini si lamenta…

di Fabio Corrao Ancora un pranzo indigesto per il Palermo e i suoi tifosi: quarta partita giocata alle 12,30 e quarta sconfitta. Ad approfittare di questa sorta di maledizione è stata questa.

Mediagol8

di Fabio Corrao Ancora un pranzo indigesto per il Palermo e i suoi tifosi: quarta partita giocata alle 12,30 e quarta sconfitta. Ad approfittare di questa sorta di maledizione è stata questa volta la Fiorentina, scesa al “Barbera” per giocarsela a viso aperto per trarre vantaggio dalle molte assenze in casa rosanero. E veniamo così subito al nocciolo del problema: è ormai palese, lapalissiano, che questa squadra ha undici o dodici titolari e poco altro, e se ne è avuta una ennesima spietata conferma oggi, quando si sono dovute registrare le contemporanee assenze di Cassani e Bacinovic alle quali si è aggiunto anche linfortunio di Migliaccio. Il risultato è stato impietoso, perché Munoz si è rivelato totalmente inadeguato a giocare sulla fascia, Kurtic non è parso pronto per il campionato italiano e il solo Acquah, giovanissimo ghanese della Primavera, ha regalato qualche sprazzo di luce. Il regista sloveno, Nocerino e Migliaccio reggono il centrocampo del Palermo da settembre, e nellarco di un campionato si devono mettere in conto infortuni, squalifiche, passaggi a vuoto dettati dallaffaticamento, ma questi tre devono fare gli stakanovisti perché alle spalle non hanno nessuno che possa farli rifiatare. In questottica, oltre a non aver ovviato al problema durante il mercato di gennaio, pare davvero incomprensibile la rinuncia a Fabio Liverani, che oggi sarebbe tornato utile alla causa e sarebbe sicuramente stato più incisivo del giovane centrocampista ex Nova Gorica, che magari crescerà e diventerà un grande giocatore, ma ad oggi appare timido e acerbo. Fatto è che il Palermo la partita lha persa in mediana, ma lha persa anche e soprattutto in difesa, incassando tre gol (il quarto non lo teniamo in considerazione in quanto la squadra era sbilanciata in cerca del pareggio) assolutamente evitabili e frutto di disattenzioni davvero sciocche, e in altre due occasioni ha lasciato Gilardino da solo davanti a Sirigu. E vero che questa è una squadra costruita per attaccare, ma quando si prende gol a difesa schierata il problema è quasi sempre di concentrazione, o di qualità di base, e si fa davvero fatica a capire perché queste situazioni si ripetono con ciclicità sconcertante. Una ultima nota la vorremmo dedicare alla conferma del feeling speciale che si è creato tra la squadra e il pubblico. Malgrado la pesante sconfitta, infatti, gli uomini di Delio Rossi sono usciti tra cori ed applausi, ed è questa unimmagine che raramente abbiamo la fortuna di vedere negli stadi italiani. Forse la gente si è resa conto che, al di là del risultato, questa è una squadra che non lesina mai impegno e volontà. E stata questa forse una delle poche cose da salvare dentro una domenica sfortunata da mettere al più presto alle spalle.