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PRESS ROOM ROSANERO, TROIANIELLO: “Non potevo rifiutare Palermo. So come si vince la Serie B. Gattuso come Di Francesco e Conte”

Di Calogero Fazio.

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Di Calogero Fazio

Conferenza stampa di presentazione questo pomeriggio in casa Palermo. Il neo acquisto rosanero, Gennaro Troianiello, al cospetto dei cronisti palermitani, si è detto onorato di vestire la maglia della compagine siciliana neoretrocessa in B, nonostante questo abbia comportato la rinuncia all’esordio in Serie A con il Sassuolo. “Non potevo dire di no al Palermo – ha esordito Troianiello in conferenza -. Certo, mi sarebbe piaciuto giocare in Serie A le mie chance e tornare in B forse mi pesa un po’, ma quando mi ha chiamato il direttore Perinetti non ho potuto dire di no. Per me il Palermo è una grandissima piazza, un club che in Serie B è solo di passaggio”.

Troianiello ha successivamente svelato alcune sue doti a livello caratteriale e ha parlato dell’amicizia che lo lega al corregionale Vincenzo Sicignano. Con l’ex bandiera rosanero c’è una conoscenza di lunga data che risale a quando i due militavano entrambi nelle fila del Frosinone. “A me piace molto fare gruppo e portare armonia all’interno dello spogliatoio, sono un tipo piuttosto giocherellone, ma sono anche uno che vuole sempre vincere. L’esperienza che posso dare a questo gruppo sarà quella di un fratello più grande – ha tenuto a precisare Troianiello -. Posso mettermi a disposizione calcisticamente perché sono uno tra i più ‘anziani’ in questa squadra, non solo in campo ma anche nello spogliatoio. Il mio arrivo a Palermo? Sicignano ha influito moltissimo, è un mio carissimo amico, l’ho avuto a Frosinone come compagno di squadra. Certo, tornare in B mi è pesato perché volevo coronare il mio sogno di giocare in A, ma pazienza, mi impegnerò per riuscirci con il Palermo. Professionalmente le esperienze di Siena e Sassuolo sono quelle che mi hanno preparato più delle altre ad affrontare una piazza calda come quella del Palermo, anche se a Palermo ovviamente troverò molti più tifosi”.

Il neo centrocampista rosanero ha accostato il tecnico Gattuso ad Antonio Conte ed Eusebio Di Francesco. Il paragone è beneaugurante poiché entrambi i tecnici vantano nel loro palmares dei campionati di Serie B vinti in maniera piuttosto agevole. “Gattuso somiglia molto a Di Francesco e Conte, gente che dà molta carica. Posso dirvi che il mister è già carico come una molla: oggi ci ha fatto correre moltissimo – ha svelato Troianiello -. Compagni di squadra che conoscevo già? Diciamo Barreto e in parte Milanovic. Loro mi hanno accolto benissimo”.

Anche Brienza, Pepe e Masiello hanno avuto un ruolo nell’approdo di Troianiello in rosanero. Lo ha svelato lo stesso ex centrocampista del Sassuolo. “Brienza l’ho sentito più di una volta, quando abbiamo parlato di Palermo e della possibilità di un mio trasferimento in rosanero mi ha detto di venire qui di corsa, perché qui si sta benissimo e c’è la possibilità di crescere professionalmente – ha rivelato Troianiello -. Mi ha parlato benissimo di questa bellissima città, dei suoi tifosi e della voglia di tornare in Serie A. Ho parlato anche con Salvatore Masiello e Simone Pepe, anche loro mi hanno dato ottimi consigli”.

Infine il giocatore ha dichiarato di non tenere particolarmente una possibile antagonista in campionato del Palermo, e che per vincere la Serie B occorre essere innanzitutto consapevoli dei propri mezzi. “Io so che campionato ci aspetterà. Non sarà facile. Lo dico perché ho un’esperienza con il Sassuolo e so che troveremo molte squadre chiuse, pronte ad attenderci al varco e a ripartire in contropiede. Per esempio proprio col Sassuolo tutti all’inizio del campionato giocavano a viso aperto e abbiamo fatto otto vittorie di seguito, poi hanno cominciato a coprirsi e trovare i tre punti è stato sempre più difficile, noi dovremo fare sempre e comunque la partita. Non so quali squadre il Palermo debba temere maggiormente – ha concluso Troianiello -. Oggi direi tutte e nessuna. Bisogna che la forza sia in noi stessi e che ci sia consapevolezza dei propri mezzi: per esempio il ‘mio’ Sassuolo sul finire della stagione non riusciva più a vincere una partita. È subentrato un blocco mentale”.