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PRESS ROOM ROSANERO SORRENTINO: “NESSUN DUBBIO SUL PALERMO, SU TWITTER TIFOSI HANNO ESAGERATO”.

di Dolores Bevilacqua La chiusura della sessione estiva del calciomercato ha zittito, almeno fino a gennaio, i rumors che davano per imminenti le cessioni di Hernandez e Sorrentino. I due giocatori,.

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di Dolores Bevilacqua La chiusura della sessione estiva del calciomercato ha zittito, almeno fino a gennaio, i rumors che davano per imminenti le cessioni di Hernandez e Sorrentino. I due giocatori, che si candidano ad essere senz’altro punti di riferimento del Palermo che vuole mirare dritto alla pronta risalita nella massima serie, sono stati oggetto di attenzioni particolari di varie squadre e le dichiarazioni rilasciate in merito dai rispettivi agenti non hanno di certo contribuito a placare gli animi dei tifosi che, a campionato iniziato, ancora non avevano avuto modo di veder risolto il rebus su due ruoli fondamentali, quali quello del portiere e della prima punta. Inevitabile, quindi, per Stefano Sorrentino chiarire la sua posizione, rispondendo alle domande dei giornalisti in conferenza stampa. Il portierone rosanero ha voluto, in primo luogo, sottolineare come la sua volontà fosse stata sempre chiara, sin da prima della retrocessione del Palermo: ”Il mercato è stato più un problema vostro che mio - ha detto riferendosi alla stampa - La gente poi legge quello che si scrive sui giornali. Ho saltato un solo allenamento, il penultimo allenamento a Sankt Lambrecht, per un problema al polpaccio, dopo questo episodio si è cominciato a scrivere che ero vicino a unaltra squadra. Allora con la testa dura che ho, ho giocato un tempo e mezzo rischiando, per non dare adito a polemiche. Ho manifestato a Gattuso la necessità di riavvicinarmi a casa, dal momento che sono separato da mia moglie. Anche se questa non è la sede giusta per parlarne, da uomo e padre, la legge sulle separazioni non è facile da affrontare. Sono cose private e andrebbe giudicato solo quello che succede in campo. Ho parlato con Gattuso e Perinetti di questo mio desiderio, in maniera molto limpida. Poi quello che è stato detto e scritto... Qualcuno addirittura diceva che avevo firmato con la Sampdoria, poi il giorno dopo si diceva che ero pronto per imbarcarmi per Genova. Insomma, io ed Abel eravamo le due punte di questa situazione. Il mio agente ha sbagliato nel parlare, ha detto che non è riuscito a portarmi in Serie A, magari per riassumere una situazione e senza voler tirar fuori i miei problemi personali. Però non è che da questo si può intaccare la mia professionalità. Io non ho mai chiesto la cessione, lho anche detto su due giornali che il Palermo in Serie B vale più di tante piazze di A, ma non è stato messo abbastanza in risalto”. Di fatto, le insistenti voci di mercato su Sorrentino hanno spinto alcuni tifosi a chiedere spiegazioni direttamente al portiere tramite Twitter, social in cui è iscritto. Amareggiato per il clima che si è creato con alcuni tifosi, l’estremo difensore rosanero ha voluto chiarire come per lui il rapporto con la gente di Palermo non sia assolutamente cambiato: ”Gli insulti di certi tifosi non mi hanno fatto cambiare idea sulla piazza, perché stamattina sono stato al centro commerciale e nessuno si è mai permesso dal vivo di dirmi qualcosa. Però cera questo fenomeno su Twitter che stava degenerando, cera gente che diceva che non dovevo chiamare mia figlia Viola, oppure che mi avrebbe aspettato fuori dal campo. Però se qualche giocatore va via e dice quello che pensa viene criticato. Ci sono stati giocatori presi a parole e insultati, poi se dicono che giocare a Palermo non è facile allora sembra che abbiano detto una cosa non vera. Se uno fa come me, comunque viene criticato e gli si dice che lo aspettano fuori. Laltra sera guardavo i portieri stati a Palermo, non sono durati più di sei mesi, tutti contestati. Sirigu gioca nel PSG, Viviano nellArsenal, Amelia nel Milan, Rubinho nel Genoa. Allora forse il problema è diverso, a parecchi hanno rotto le scatole. Lultimo portiere a fare bene qui è stato Fontana”. E sulle sue prestazioni in campo: ”Ho fatto tante parate importanti non messe in risalto, però il fatto che ci fosse mercato faceva in modo che in qualche modo i giudizi fossero un po strani. Però ho i capelli bianchi, trentaquattro anni, non posso stare ancora dietro alle pagelle. Il gol col Verona forse potevo fare qualcosa in più, però era una palla davvero strana, mentre il gol del Modena era veramente difficile, allora i portieri dovrebbero prendere tutti i cross. Ma siccome mi sono stati attribuiti anche i due gol con l’Empoli…”. Com’è noto, poi, la partenza balbettante del Palermo non ha mancato di destare qualche perplessità sulla bontà della squadra. Il pubblico del Barbera ha stigmatizzato, in particolare, con fischi e cori di contestazione, l’esordio casalingo segnato, com’è noto, dalla prima sconfitta in campionato. Sul cammino fin qui fatto dalla squadra, Sorrentino ha voluto sottolineare come sia ancora troppo presto per trarre conclusioni negative sulle reali potenzialità del Palermo di mister Gattuso: ”Quando i risultati non vengono è inutile nascondersi dietro un dito. Si cerca sempre di trovare il pelo nelluovo, ma finché la critica è costruttiva sono il primo ad auto-criticarmi. Abbiamo preso un po troppi gol. La maggior parte di testa e come centimetri ci siamo, quindi si tratta di disattenzioni. La B è più difficile della Serie A a livello di mentalità, non cè lo spazio per fare certe giocate, mentre in A lo spazio cè perché cè più qualità e si lascia più giocare. Siamo usciti dal campo sommersi dai fischi dopo tantissime occasioni. E chiaro che bisogna registrare un po i meccanismi, ma col passare delle giornate acquisiremo più sicurezza". "A Modena in dieci abbiamo battagliato contro la squadra più in forma del campionato - ha continuato - Poi alla fine non ne avevamo più tanto e siamo calati. Capisco i fischi, perché è cambiata la categoria e i risultati sembrano gli stessi, ma per chi ha visto la partita la squadra ha lottato e giocato fino alla fine e in inferiorità numerica. I fischi magari in questo caso ti rodono un po’. Buttiamo sempre meno la palla dopo la prima partita. E una cosa che a me piace tantissimo, mi fa sentire un giocatore, coinvolto nellazione. Qualche dribbling? Speriamo di no. Però già dal rinvio dal fondo, i due centrali difensivi si abbassano quasi più bassi di me, il discorso che vuole il mister è che col gioco e col possesso palla la squadra faccia uscire gli avversari e poi possiamo sfruttare meglio le nostre caratteristiche. E una cosa bella, una cosa che pochissime squadre fanno e che dà soddisfazioni perché a volte ho visto occasioni poi sprecate partite manovrando dal portiere. Però è rischiosissimo e bisogna farlo solo quando cè la gamba per poterlo fare. Nel secondo tempo con lEmpoli labbiamo fatto meno perché eravamo più stanchi. Però è un meccanismo che quando sarà definitivamente messo ci darà grandi vantaggi”. Il Palermo di Zamparini, non è un segreto, tra gli altri ha anche il non invidiabile record di allenatori esonerati. Questo dato, unito alle recenti dichiarazioni del presidente, poi smentite dallo stesso, ha immancabilmente alimentato le prime voci sullesonero di Gattuso già in caso di sconfitta nella prossima partita in trasferta contro il Padova. Dalla parte del mister, però, sembrano essersi schierati i rosanero che, per come raccontato da Sorrentino, ha fatto quadrato attorno al tecnico: ”La squadra è molto attaccata al tecnico, ho avuto tanti allenatori ma lo staff di Gattuso mi ha stupito in positivo, è uno degli staff migliori che abbia mai avuto. So che due più due spesso non fa quattro, però le strane voci che sento non mi piacciono, si deve dare al tecnico la possibilità di continuare il proprio lavoro. Siamo appena alla terza di campionato. Purtroppo in questo momento i risultati non stanno girando come vogliamo. Il Palermo però si toglierà delle belle soddisfazioni. Le voci su Gattuso? Non sono io che decido e non spetta a me farlo. Faccio già il portiere. mi fa piacere quello che ha detto ieri Buffon sul nostro ruolo. Ha fatto capire bene come siamo. In una squadra quando le cose vanno male il primo che salta è lallenatore e il secondo è il portiere. Rino è venuto qui a Palermo sapendo cosa avrebbe trovato. Però accetta le sfide, sa a cosa va incontro, mi piace per questo, perché mi somiglia. Conosce il calcio ed è sereno al 100%, ci dimostra giorno dopo giorno convinzione della sua scelta”. Alla tifoseria palermitana, al momento, non resta che aspettare il prossimo verdetto del campo e proprio grazie a quanto sapranno dimostrare in campo, in termini di prestazioni, grinta e sacrificio, potrebbe rinsaldarsi il rapporto tra la curva rosanero e i protagonisti “discussi” di questo inizio di campionato. Il portiere di Cava dei Tirreni ne è assolutamente consapevole e dalle prestazioni vuole ripartire per dimostrare il suo valore in squadra: ”Io capitano? E la gratificazione più importante che si possa avere in un gruppo, lhanno indossata tre quattro persone questanno. I più esperti siamo due tre in questa squadra, quelli che sanno come indirizzare il gruppo. Se ci sarà questa possibilità ne sarò felice, ma sappiamo che il capitano è Barreto. Spesso parliamo con mister Gattuso, che è stato giocatore pochissimo tempo fa e capisce bene tanti piccoli particolari. Il capitano rappresenta la squadra, poi è la squadra”. In tono più “confidenziale” Sorrentino è, pure, voluto tornare sulla situazione di Hernandez: ”Abel sta bene, anche se lanno scorso ha accelerato il rientro. Le voci di mercato potrebbero averlo un po influenzato, ma ci abbiamo scherzato a vicenda molto spesso. Uno che non è concentrato non fa la partita che ha fatto lui sabato. Penso che tanto squadre farebbero carte false in Serie per avere Abel in attacco”. Alle 23:00 del due settembre le sirene di mercato si sono placate. Le voci su imminenti cessioni non possono più essere l’alibi-colpa per prestazioni non adeguate al reale valore di Hernandez e Sorrentino. È il momento di convincere tutti, a suon di gol l’uno e di formidabili parate l’altro, che la scelta della società di via del Fante di trattenere in rosa Hernandez e Sorrentino, sia stato il vero colpo del mercato rosanero. Sta ad Abel e Stefano riaccendere ed alimentare, trascinando tutta la squadra con le loro prestazioni, l’entusiasmo della curva. Almeno fino a gennaio.