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PRESS ROOM ROSANERO, SORRENTINO: “Mi sento un leader. Zamparini è una brava persona, non merita la contestazione. Perinetti mi ha scartato quando ero giovane”

Di Calogero Fazio.

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Di Calogero Fazio

È uno Stefano Sorrentino carico a mille quello che si è presentato stamane nella sala stampa del “Tenente Onorato” di Boccadifalco. Il numero 54 rosanero ha fatto il punto della situazione a due giorni da Palermo-Pescara, match decisivo per le sorti di entrambe le compagini. Il nuovo estremo difensore del Palermo ha dimostrato di avere il piglio del leader e ha parlato del feeling che va sbocciando con la tifoseria rosanero, merito di anni e anni di corteggiamento tra la piazza e il ragazzo. “Sento la responsabilità, come anche gli altri. Certo, conosco lo sforzo fatto da Zamparini per portarmi qui, quindi so di dover dare più del 100% per sdebitarmi della spesa e mettermi a disposizione dello spogliatoio col bagaglio d’esperienza che ho – ha spiegato Sorrentino in conferenza stampa -. È chiaro che tutti dobbiamo farlo, perché il singolo non può vincere. Pentito di questa scelta? No, assolutamente, per come sono fatto io più si fanno difficili le cose più mi butto dentro e mi impegno. L’applauso di domenica mi ha fatto molto piacere, sarà stato anche il frutto del mercato e di due anni di corteggiamento, l’ho apprezzato tantissimo e cercherò di ripagare tutti sul campo”.

Ma domenica al “Barbera” sarà di scena un Pescara aggressivo e determinato. Sorrentino ha già le idee chiare sull’importanza che riveste il match, un incontro che sa quasi di spareggio salvezza. “Il Pescara viene qui con due risultati su tre. Da un certo punto di vista può essere avvantaggiato, è una squadra battagliera e affamata di punti, bisognerà essere più attenti, sfruttare al meglio quel poco che ci concederanno, sono dell’idea che ci sono una decina di squadre sullo stesso livello e sono gli episodi a decidere le gare. L’incontro con il Pescara diventa uno spartiacque? Ci sono tante partite, non bisogna perdere terreno, nessuno si aspettava che il Cagliari vincesse a Roma e altre partite così. Sono punti pesanti, dobbiamo cominciarli a fare anche noi – ha proseguito Sorrentino -. Non vinciamo dalla gara col Catania, eppure siamo lì. Il Pescara è uno scontro diretto e siccome non ne abbiamo vinti molti bisogna far punti. Per dare un segnale al campionato e alle altre avversarie che siamo vivi e non siamo spacciati. La classifica bisogna guardarla per rendersi conto di dove siamo. Il Palermo è stato sempre nella parte sinistra, ora invece siamo ultimi a destra”.

La classifica è quello che è, ma guai a fare la corsa sugli altri. Secondo Stefano Sorrentino il Palermo ha bisogno soprattutto del proprio pubblico per tornare a gioire fra le mura amiche. “L’unica volta che ho preso un punto a Palermo è stato il 4-4 dell’anno scorso. Venire a Palermo e fare punti è sempre stato difficile, sia per gli avversari che per il calore del pubblico. Adesso che sono nel Palermo mi piacerebbe avere quella forza in più lì. Non sapevo che ci fossero di nuovo le curve a 6 euro, è una bella scelta cercare di riempire lo stadio. Certo il pubblico è un po’ stanco delle promesse che poi magari non vengono mantenute. Ma se non ci stringiamo adesso attorno al Palermo non lo facciamo più – ha puntualizzato Sorrentino -. C’è bisogno di tutti e spero che ci sia ancora più gente che con l’Atalanta. Basterebbe vincere un paio di partite per agganciarsi a chi sta davanti, come basta perderne due per trovarsi ancora più in fondo. Spero di vedere lo stadio pieno e non vedere mugugni e contestazioni per un passaggio sbagliato. Bisogna sostenere per tutta la partita e poi al 90esimo eventualmente fischiare se lo si ritiene giusto. Una squadra su cui fare la corsa? No, dipende solo dal Palermo, ricordo che un anno fa con il Chievo giravamo a 8-9 punti e ci siamo salvati con una giornata d’anticipo. Abbiamo bisogno di tutti, però non possiamo fare tabelle, perché poi magari perdi una gara in casa come quella con l’Atalanta. Poi il calcio è anche fatto di episodi, se entrava un pallone nel primo tempo contro l’Atalanta cambiava la partita. Ora dobbiamo fare punti contro tutti”.

Uno scambio di battute anche sull’ennesimo ribaltone tecnico e societario in seno al Palermo, che è culminato con la contestazione nei confronti del presidente Zamparini, messa in scena da alcuni tifosi rosanero subito dopo la presentazione del duo Perinetti-Malesani. “La contestazione mi è dispiaciuta, mi sembra una bravissima persona il presidente, penso che se il Palermo in questi dieci anni ha girato l’Europa è merito suo. Il tifoso magari pensa in maniera diversa, però io non riesco ad immaginare un Palermo senza Zamparini – ha sentenziato Sorrentino nel corso della conferenza stampa di avvicinamento a Palermo-Pescara -. I tifosi dimenticano sempre in fretta, il nuovo che arriva ha sempre qualcosa in più. Però bisogna dare credito a Zamparini di quello che ha fatto e di quello che farà. Cambio di gestione? Beh, mi ha portato qui Lo Monaco, poi è stato via tutta la settimana ed è arrivato Perinetti. Lui mi ha detto che quando ero giovane mi ha scartato dalle giovanili della Juventus, ci abbiamo riso su. Di certo cera un’aria diversa, un cambiamento porta sempre qualcosa di nuovo. Si sono azzerate responsabilità del passato, adesso vedremo a maggio se sarà stata una buona scelta. Non ho mai avuto Malesani, siamo stati avversari anche in Grecia, però ha portato serenità, sia lui che Perinetti hanno portato una ventata diversa. Se sia giusta questa ventata o lo era quella passata solo il tempo lo dirà”.

Domenica non sarà della partita Fabrizio Miccoli. Seppure squalificato, il capitano rosanero darà il suo prezioso contributo alla causa, ne è più che sicuro Stefano Sorrentino. “Miccoli è un leone in gabbia per queste due giornate di squalifica. L’ho visto come sempre, è una presenza importante nello spogliatoio, indipendentemente dal fatto che gioca o non gioca, è il nostro capitano e punto di riferimento, sia nello spogliatoio che in campo dobbiamo sempre fare affidamento su di lui”.

L’ultima battuta di Sorrentino è per il dirimpettaio Mattia Perin. Portiere giovane ma di grande avvenire. “Perin è un ottimo portiere, è giovane, ha tanta strada davanti a sé, non sono certo io che lo devo presentare, al primo anno di Serie A sta facendo molto bene, è già nel giro della Nazionale. Ha davanti a sé un futuro incredibile – ha concluso Sorrentino -. Si trova in una situazione non semplice, ma ha già dimostrato di essere all’altezza ed è pronto per una grande squadra. Ma visto che l’ho già battuto col Chievo, spero di ribatterlo col Palermo”.