Mauricio Pinilla ha parlato del suo approdo in Italia e delle sue difficoltà dambientamento. "Sono arrivato in Italia a diciotto anni e già giocavo in nazionale. AllInter mi portò Zamorano che in quel periodo era il mio procuratore. Mi ritenevano il suo erede, lo pensava anche lui. Io sapevo di avere delle qualità, mi sentivo importante, ma facevo al massimo 20 minuti o stavo in panchina. Allepoca non mi rendevo conto che stavo sbagliando io. Ho fatto tutto quello che fa un ragazzo normale a quelletà... Ma io ero un calciatore e non potevo. Mi stavo perdendo, ogni anno un nuovo club per provare a rinascere ma quasi sempre contro la mia volontà. A un certo punto ho capito che i sogni che coltivavo da bambino stavano andando via. Che il calcio non doveva essere solo divertimento ma diventare una professione. Ho conosciuto il bello e il brutto della vita ed entrambi mi sono serviti".
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PINILLA: “Ecco come è cominciato mio declino”
Mauricio Pinilla ha parlato del suo approdo in Italia e delle sue difficoltà dambientamento. "Sono arrivato in Italia a diciotto anni e già giocavo in nazionale. AllInter mi.
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