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PASTORE:”In Copa America volevo giocare,ma..”

"In Coppa America non è andata come ci aspettavamo. È stato un fallimento per tutti, a maggior ragione perché si giocava in Argentina, non so bene cosa è successo". Queste.

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"In Coppa America non è andata come ci aspettavamo. È stato un fallimento per tutti, a maggior ragione perché si giocava in Argentina, non so bene cosa è successo". Queste le parole del trequartista argentino Javier Pastore al quotidiano "La Nacion" sulla deludente Copa America della nazionale albiceleste, che partiva con i favori del pronostico essendo il paese ospitante e disponendo di una rosa di grande livello, culminante nel giocatore più forte del mondo, Leo Messi. "Se avrei voluto giocare di più? Ovviamente, però non posso essere io a dire se meritavo di giocare di più. Il CT Batista deve avere avuto i suoi motivi per avermi utilizzato in questo modo, io avevo un buon rapporto con lui. Decide sempre l’allenatore e io rispetto le sue idee. Dove avrei preferito giocare nel 4-3-3 attuato da Batista? Avrei potuto rendere in modo migliore da attaccante esterno, abbassandomi un po’, e non tanto giocando da terzo centrocampista, perché mi sarei sentito più a mio agio, con più responsabilità offensive che difensive". Il Flaco ha anche parlato del nuovo commissario tecnico dellArgentina, Alejandro Sabella. "Mi ha chiamato ieri per conoscermi. Ci siamo presentati e abbiamo chiacchierato un po’, mi ha detto che deve stilare a breve una lista di convocati e voleva sapere come stavo fisicamente e se ero a disposizione. Cosa gli ho detto? Mi metto in porta! (ride, ndr). Pur di stare in nazionale, sono disposto a qualsiasi cosa. Potrei giocare da regista, alla Veron? Non lo so, io me la gioco con tutti i sistemi di gioco, se mi chiederanno di giocare in questo ruolo mi allenerò per riuscirci. A Palermo mi è capitato di giocare in questo ruolo in alcuni frangenti, avevo responsabilità offensive ma anche l’obbligo di tornare indietro".