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MICCOLI:”Lasciato la Juve perché io no soldatino”

Intervistato dall'edizione odierna di "Tuttosport", il numero 10 del Palermo Fabrizio Miccoli ha ripercorso la sua carriera, che non ha mai compiuto il salto definitivo con il passaggio ad una.

Mediagol8

Intervistato dall'edizione odierna di "Tuttosport", il numero 10 del Palermo Fabrizio Miccoli ha ripercorso la sua carriera, che non ha mai compiuto il salto definitivo con il passaggio ad una cosiddetta 'big'. "Rimpianti? Forse sì, ma è stata anche colpa mia perché, dopo essere andato via dalla Juve, mentalmente mi sono lasciato andare. In quel periodo, anche fisicamente, non dico che ho mollato, ma quasi. Però come uomo non ho assolutamente rimpianti. Perché prima del calciatore, dei soldi e di tutto il resto, viene la dignità. E io l'ho sempre avuta partendo dal Casarano in C1 fino alla Juve. Per stare alla Juve si deve essere soldatini? Quello è un marchio che ha sempre avuto la Juve e forse è anche vero. Però bisogna vedere che connotazione si dà alla cosa. Sicuramente la Juve crede sia giusto fare così per ottenere il massimo, per altri può essere un fatto negativo. Io, per esempio, non ho voluto fare il soldatino e sono andato via".