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MERCATO: SCHEDA SOSA, IL BOMBER ZANZARA

di Mariano Calò Lultimo acquisto sudamericano del Palermo è lattaccante del Cerro Largo Sebastian Sosa, giovanissimo talento strappato alla concorrenza del Napoli che lo seguiva. Il.

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di Mariano Calò Lultimo acquisto sudamericano del Palermo è lattaccante del Cerro Largo Sebastian Sosa, giovanissimo talento strappato alla concorrenza del Napoli che lo seguiva. Il giocatore classe 94' è diventato rosanero a differenza del suo quasi omonimo José Sosa che sembrava a un passo dal Palermo e poi finì, senza trovare troppa gloria a dire il vero, a giocare alle pendici del Vesuvio. Il Cerro Largo è lunica squadra della massima divisione uruguaiana a non avere sede a Montevideo, è quindi tradizione che i talenti della provincia finiscano tutti per giocare per la squadra albiazul. Non fa eccezione Sebastian Sosa, nato proprio a Melo, la città in cui ha sede il Cerro Largo, il 13 marzo del 1994. Attaccante prolifico fin da giovanissimo, non poteva essere altrimenti visto il cognome importante che si ritrova almeno da quelle parti. Suo padre ha vestito le maglie di tutti i club più importanti della città (Cerro e Boca) e dellUruguay (Penarol e Nacional), arrivando a disputare anche un paio di stagioni nel campionato cinese. Da giovanissimo Sebastian aveva cominciato coi Melo Wanderers, altro club della città, ma già nel 2010 lo ha ingaggiato il Cerro. Ha esordito tra i professionisti il 3 settembre 2011, quando Danielo Núñez lo ha fatto entrare al 76° della sfida contro il Fenix. Ci è voluto un altro mese per vederlo segnare il primo gol, nel match di campionato contro il River Plate di Montevideo. Da lì è stato un susseguirsi di buone prestazioni, testimoniate dal bottino di 4 reti in 8 partite nel Torneo dApertura. Negli ultimi mesi ha continuato a farsi valere realizzando altre 5 reti in campionato e facendosi notare da importanti club europei. Su di lui avevano messo gli occhi Schalke 04, Napoli e Palermo. Prolifico e fisicamente piuttosto ben messo, Sebastian Sosa è un giocatore dal grande potenziale. E bravo nel gioco aereo ed è proprio di testa che ha siglato quasi tutti i suoi gol. Non immaginatevi una montagna, Sosa riesce a sfruttare magistralmente i suoi onesti 183 centimetri daltezza e 71 chilogrammi di peso. Si fa rispettare nei contrasti, ha un ottimo destro e un discreto sinistro. Vede ancora troppo poco i compagni, ma ad appena 18 anni gli si può anche perdonare qualche egoismo di troppo. In Italia troverebbe sicuramente lambiente ideale per crescere, dovendo affrontare le difese più organizzate del mondo, nonché i migliori portieri: una sfida che forse è fin troppo ardua per un giovane della sua età. Forse un parcheggio in Serie B o in un campionato meno competitivo gli permetterebbe una crescita migliore. Difficile immaginare che possa essere utile da subito a una squadra di Serie A. E anche extracomunitario, aspetto che certo non può far piacere viste le limitazioni in vigore nel nostro paese. Resta il miglior attaccante emergente di un campionato che storicamente esprime punte di estremo valore. Sarà lerede di Hernandez a Palermo? Intanto ha già un soprannome: El Mosquito, la zanzara, esattamente come il padre, anche lui uno che in area di rigore dava parecchio fastidio.