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MERCATO: la scheda di Sofiane Feghouli

Di Mariano Calò Sofiane Feghouli ha diciannove anni, è la stella del Grenoble, ha un immenso talento e si sta facendo largo nell’under 21. Ha potenzialità straordinarie..

Mediagol8

Di Mariano Calò Sofiane Feghouli ha diciannove anni, è la stella del Grenoble, ha un immenso talento e si sta facendo largo nell’under 21. Ha potenzialità straordinarie. E’ stato segnalato alla Juventus, l’ha visionato la Fiorentina, è stato richiesto dal Manchester United, dal Barcellona e dal Chelsea. Ha origini algerine come il suo idolo Zinedine Zidane, ma anche come Karim Benzema e Samir Nasri, simboli di un rinnovamento globale della Francia di Raymond Domenech. Feghouli è nato il 26 dicembre del 1989 a Levallois-Perret, periferia di Parigi. E’ alto un metro e 78 per un peso-forma di 71 chili. E’ un piccolo artista del dribbling, ha un tocco vellutato, usa soprattutto il piede destro e manda a segno i compagni con lanci d’autore. Non solo ricami, comunque: ha anche personalità e grinta. Ha un contratto che scade nel 2010 e il Grenoble ha deciso di cederlo in estate: il direttore generale Pierre Wantiez, prima di aprire l’asta, conta di convincere Feghouli a prolungare l’accordo. Nella scorsa stagione ha trascinato il Grenoble alla promozione in Ligue 1: ventisei presenze e tre gol (al Reims, al Guingamp e al Niort) con la squadra allenata dal bosniaco Mehmed Bazdarevic. E quest’anno, alla sua prima esperienza nella massima divisione francese, Feghouli ha confermato di possedere potenzialità enormi: merito anche suo se il Grenoble è ormai a un passo dalla salvezza. Ha giocato finora ventisei partite per un totale di 1831 minuti. Prestazioni di alto livello che gli hanno consentito di entrare nell’under 21, diretta da Erick Mombaerts: è stato chiamato la prima volta il 9 settembre 2008, in occasione della sfida con la Bosnia, valevole per l’Europeo di categoria, entrando al posto di Anthony Mounier dell’Olympique Lione. Nel Grenoble indossa la maglia numero otto. Ha classe, ma sa anche lottare: ha rimediato sei cartellini gialli. Non si tira indietro quando deve aiutare i compagni in fase di contenimento. La sua storia è quella di un ex bambino prodigio. Il suo nome ha cominciato da tempo a fare il giro delle stanze dei grandi club: da quando incantava nelle giovanili del Grenoble. Il primo club a corteggiarlo, addirittura nel 2006, era stato il Paris Saint Germain, ma Feghouli aveva scartato l’idea di cambiare casa e ambiente, anche a costo di rinunciare a un compenso maggiore. Sono già due anni che fa parte della squadra maggiore: ha esordito il 27 aprile del 2007, nella serie B francese. Quattordici minuti in campo: giusto il tempo di entrare e festeggiare la vittoria per 1-0 sul campo del Reims. Il tecnico che gli ha spalancato le porte del professionismo è stato Yvon Pouliquen, che più avanti ha lavorato nel Grenoble e ora è al Metz. Nel 2006-07 aveva chiuso il bilancio con tre presenze in Ligue 2: due successi (Reims e Metz) e una sconfitta (a Montpellier). In questo campionato ha trovato spazio ventitré volte su ventisei nel blocco dei titolari. E’ partito dalla panchina soltanto nelle gare con l’Auxerre, il Nancy e il Rennes.