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MERCATO: LA SCHEDA DI DIEGO PEREZ

Diego Fernando Pérez Aguado nasce a Montevideo, Uruguay, il 18 maggio 1980. Il suo club di provenienza è il Monaco, ma Diego Perez, come viene chiamato solitamente, ha cominciato la sua.

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Diego Fernando Pérez Aguado nasce a Montevideo, Uruguay, il 18 maggio 1980. Il suo club di provenienza è il Monaco, ma Diego Perez, come viene chiamato solitamente, ha cominciato la sua carriera nel Defensor Sporting in Uruguay. In cinque stagioni con la maglia dei Los Violetas è sceso in campo 98 volte mettendo a segno 8 reti. Il buon rendimento delle ultime stagioni nel club che lo ha cresciuto impressiona non poco la dirigenza del Peñarol. E' la stagione 2003-04, con i carboneros Diego Perez disputa 13 match costellati da 2 reti, abbastanza per convincere il Monaco a portarlo nel vecchio continente. Con i francesi si è imposto come uno dei punti fermi della formazione titolare, ormai da 6 stagioni non scende mai sotto le 22 presenze in campionato, anche se ha perso un po' la vena realizzativa con sole 5 reti in oltre 181 partite. Nel Principato il giocatore si è trovato molto bene, ha dichiarato più volte di ritenere Montecarlo un posto particolarmente sicuro e tranquillo per lui e la sua famiglia ma dopo tanto tempo sembra destinato a cercare nuovi stimoli in Italia. Il suo idolo fin da giovanissimo è Enzo Francescoli, lo stesso ammirato da Zinedine Zidane, anche se il francoalgerino ha certamente tratto maggiore ispirazione tecnica dall'ex giocatore di Torino e Cagliari. Diego Perez ha avuto un rapporto molto intenso con la nazionale uruguayana. Il centrocampista ha disputato ad oggi oltre 60 partite con la maglia della Celeste, la prima delle quali Bolivia-Uruguay del 13 luglio 2001, quando era ancora un giocatore del Defensor Sporting. Già nel 1999 era stato protagonista con la maglia della Celeste del quarto posto nel mondiale U-20 in Nigeria. Con 5 presenze su 7 gare fu determinante nel buon piazzamento dei suoi, anche se il tenico Victor Pua non lo schierò nella finalina per il terzo posto. Nel 2001 è lo stesso Pua, divenuto allenatore della nazionale maggiore, a farlo debuttare in Copa America contro la Bolivia. Nonostante ciò viene lasciato fuori dalle qualificazioni ai mondiali 2002. L'anno successivo il nuovo tecnico, Juan Ramon Carrasco, non lo vede benissimo, tanto che Perez deve aspettare il 2004 per poter indossare di nuovo la maglia della Celeste, sotto la guida tecnica di Jorge Fossati nella Copa America in Perù. Fossati lo utilizza anche nella fallimentare corsa ai mondiali del 2006, sfumati nello spareggio contro l'Australia. Anche Oscar Tabarez lo apprezza molto, gioca 6 delle 7 gare della Copa America 2007. Nella campagna di qualificazione ai mondiali del Sudafrica Perez è ancora protagonista e salta alcune gare solo per infortunio, alla fine collezionerà 13 presenze. Ai mondiali di questa estate ha disputato tutte le 7 partite nella splendida galoppata della sua nazionale, terminata con le sconfitte contro Olanda e Germania nella semifinale e nella finale per il terzo posto. Diego Perez è un centrocampista coriaceo di grande quantità e dinamismo. Il carisma e l'impegno non gli mancano, anche se tra i suoi pregi non c'è certamente il piede dolce o il lancio millimetrico. Si tratta dell'ideale alternativa a Migliaccio ed in effetti con l'addio di Guana una alternativa all'ex atalantino e all'occorrenza anche degli altri centrocampisti era indispensabile. Quando sembrava fosse a un passo dal Bologna Marco Di Vaio lo ha descritto con toni scherzosi ma lusinghieri. "Aggiungere un giocatore del calibro di Perez al nostro Mudingayi significherebbe avere una diga tale in mezzo al campo da poterci permettere di giocare anche con quattro attaccanti". La sua esperienza internazionale e il suo carisma lo rendono particolarmente adatto a completare il reparto di centrocampo rosanero.