notizie

Mercato: la scheda di Achille Emana, il numero 10 del Camerun tutto muscoli e fantasia

Di Mariano Calò Achille Emana è nato a Yaoundee, il 5 giugno del 1982. E’ nato calcisticamente nel Badimbi Douala, club della capitale del Camerun dove ha giocato fino al 1999,.

Mediagol8

Di Mariano Calò Achille Emana è nato a Yaoundee, il 5 giugno del 1982. E’ nato calcisticamente nel Badimbi Douala, club della capitale del Camerun dove ha giocato fino al 1999, quando ancora 17enne è approdato al Valencia, in quello che in quel momento era uno dei più importanti club del vecchio continente, capace di giocarsi di lì a poco la Coppa dei Campioni in finale per due stagioni consecutive. Il suo ambientamento in Spagna è rapido, fa benissimo a livello di Cantera, ma non esordisce mai in prima squadra. Vince una Coppa del Re delle giovanili prima di lasciare il Mestalla per approdare al Tolosa. Con la maglia lilla dei transalpini il talentuoso camerunense costruirà davvero la sua carriera, diventando capitano della squadra e disputando ben 7 stagioni da protagonista. L’avventura francese comincia nella terza divisione, ma il prestigio del club richiede una immediata risalita, che in effetti arriva anche grazie alle prestazioni del giovane Achille. In due anni il Tolosa torna in Ligue One, vincendo entrambi i campionati disputati e Emana segna 5 gol. L’esordio nella massima serie del calcio transalpino si conclude nel 2003-04 con la salvezza dei suoi e un discreto 16° posto. Stagione dopo stagione migliora il rendimento della squadra e anche quello di Emana, che segna sempre più reti, arrivando a farne 8 a stagione nelle annate 2007 e 2008. La qualificazione in Champions League dei francesi allerta club di tutta Europa, ma a credere e investire nel camerunese è il Betis Siviglia che fa firmare ad Achille un contratto di 5 anni per un investimento di 7,5 milioni. I Balompies però non sono una corazzata, alla fine della stagione, nonostante gli 11 gol e i 7 assist del camerunense, il Betis retrocede ancora una volta in seconda divisione spagnola. I biancoverdi cercarono di venderlo nell’estate 2009, quantomeno per risparmiare sul suo ingaggio e ricostruire la squadra sui giovani, ma gli emolumenti importanti percepiti dal forte centrocampista lo ingabbiano a Siviglia. Quest’anno il Betis non è riuscito a centrare la promozione, ormai dista diversi punti dalla zona playoff e certamente sarà condannato ad un altro anno nella serie cadetta. A questo punto sembra improbabile che il giocatore possa rimanere ancora da quelle parti. Il Palermo sembra volersi inserire. Anche Sabatini ha ammesso che il giocatore interessa e aveva più volte parlato nei giorni scorsi di un centrocampista di una squadra europea. L’ostacolo principale resta l’ingaggio, che ad oggi sembra fuori dalla portata delle casse del Palermo, sempre attento a tenere bassa questa voce di spesa. Gli imminenti mondiali potrebbero, inoltre, attirare gli occhi di qualche altra società: se la trattativa non dovesse chiudersi ufficialmente a breve è probabile che il giocatore vada a finire lontano dalla Sicilia. Sarebbe certamente un peccato perché Emana è un centrocampista offensivo dalle doti interessantissime. Ha grandissima visione di gioco, potenza muscolare fuori dal comune, grande tiro, senso del gol e particolarmente portato nel servire assist ai compagni. L’età lo ha reso un giocatore esperto, ha carisma e maturità, doti che lo renderebbero un leader ideale per una squadra come il Palermo che pecca ancora un po’ a livello di esperienza internazionale. Se Sabatini riuscirà spalmare l’ingaggio in più stagioni e a tornare a giocare in un campionato di alto livello di sicuro sarà un affare straordinario per il Palermo. Di Mariano Calò