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MERAVIGLIOSO MICCOLI, PAREGGIO A SAN SIRO. SPETTACOLARE 4-4 SOTTO LA NEVE TRA INTER E PALERMO. TRIPLETTA DEL CAPITANO

di Fabio Corrao Dalla neve e dal gelo di San Siro sono fiorite due stelle, Diego Milito e Fabrizio Miccoli, due campioni che hanno sublimato la bellezza di una partita in forse fino allultimo a.

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di Fabio Corrao Dalla neve e dal gelo di San Siro sono fiorite due stelle, Diego Milito e Fabrizio Miccoli, due campioni che hanno sublimato la bellezza di una partita in forse fino allultimo a causa delle condizioni climatiche, e che ha invece regalato uno splendido spettacolo di calcio tra due squadre che se le sono date come due pugili con niente da perdere e con la guardia costantemente abbassata. Ne è venuto fuori un infuocato 4-4, che se da un lato estende la maledizione che vuole i rosanero mai vincenti a Milano contro lInter, dallaltro certifica quella che ormai sembra una realtà: il Palermo spettacolare e pazzo è finalmente tornato. Al di là dellatteggiamento, sempre propositivo e offensivo, sono i numeri che accompagnano questa ritrovata voglia di divertirsi: undici gol fatti e sette subiti nelle ultime tre partite, cose daltri tempi, di giorni tanto rimpianti dai fans rosa, che avevano ormai metabolizzato il gusto del calcio che non ti annoia mai ed erano sconcertati dallabulia di una squadra che sembrava imbolsita, ingrigita. E bastata la serenità di Bortolo Mutti a restituire ai rosanero la voglia di giocarsela a viso aperto contro chiunque. Il tecnico bergamasco avrebbe potuto inserire Acquah per far fronte allinfortunio dellultima ora di Migliaccio e invece, intelligentemente, ha rilanciato forte, mettendo dentro Zahavi e abbassando Bertolo sulla linea dei centrocampisti. Un segnale lanciato alla squadra, che lo ha recepito immediatamente tanto da dar vita a una partita memorabile e sconsigliabile ai sofferenti di cuore. Mutti ha anche commesso degli errori, ma sembrano molto più grandi ed evidenti i suoi meriti. Non si può non parlare di quel formidabile giocatore che è Fabrizio Miccoli. Ha deliziato la sparuta platea del Meazza con numeri da attaccante di livello mondiale, e per poco non ha completato la partita perfetta, quella da raccontare a nipoti e pronipoti: se la punizione dal limite calciata allultimo minuto si fosse trasformata in gol piuttosto che lambire la traversa non staremmo più parlando di storia, ma di leggenda. Perché nella storia il capitano del Palermo stasera cè comunque entrato, diventando il miglior marcatore rosanero di tutti i tempi. Non cè davvero nessuno spazio per i rimpianti, perché è vero che questa partita il Palermo avrebbe potuto vincerla, e probabilmente lo avrebbe anche meritato, ma daltra parte bisogna considerare la forza dellavversario ed essere soddisfatti di una squadra che non ha davvero lasciato sul campo nulla di intentato per portare via i tre punti; non ha mai lucrato sul risultato pur trovandosi due volte in vantaggio e sul 4-4 ha continuato a spingere per far sua la partita. E questo, finalmente, il Palermo che tutti vorrebbero sempre vedere. Perché a far innamorare la gente non sono solo i risultati, per quanto fondamentali, ma il modo attraverso il quale li si raggiunge.