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Mario Santana re della Serie D: “Ho pensato di smettere, poi è arrivata la Pro Patria”

Mario Alberto Santana adesso

Le dichiarazioni dell'ex esterno del Palermo, che ripercorre la sua carriera fino ad oggi: a 35 anni si è ridotto lo stipendio per continuare a giocare a calcio.

Mediagol97

Torna a parlare Mario Alberto Santana.

L'ex centrocampista esterno del Palermo, intervistato da Gianlucadimarzio.com, ha ripercorso tutta la sua carriera, ricordandone i momenti più gioiosi e quelli più tristi. Oggi però è anche padre a tempo pieno e oltre al calcio, si dedica molto alla sua famiglia: Quando non sono al campo passo tutto il tempo con la mia famiglia, sono loro la mia forza, faccio da mangiare a mia figlia e poi la porto all’asilo".

Dopo pranzo però si torna a faticare sul campo: "Lavoro duramente, non salto un allenamento per arrivare sempre al massimo della forma fisica”. Questo il suo segreto per essere a 35 anni ancora decisivo in Serie D con la Pro Patria. E i numeri parlano per lui: 6 partite e 7 gol, statistiche da attaccante vero. Santana segna a raffica e la Pro Patria lo ringrazia: “Non mi aspettavo un avvio così positivo sinceramente, merito anche della squadra che sta facendo un ottimo lavoro. Fisicamente mi sento bene, poi gioco in avanti e più possibilità di fare gol. Noi abbiamo la fortuna di poterci allenare tutti i giorni, e non so quante squadre di categoria lo facciano”.

La Serie D ha incoronato dunque il suo nuovo re, ma la domanda è obbligatoria: Speri ancora di tornare in Serie A? L'ex Fiorentina non si nasconde: “Ci spero sempre, certo, ma se non l’ho trovata prima è difficile che ci riesca ora. E’ complicato trovare una società che punti su un giocatore di 35 anni. Ho pensato diverse volte di dire basta. Quando sono stato messo fuori rosa al Genoa, e ancora non capisco il motivo, ci ho riflettuto seriamente. Poi è arrivata l’opportunità della Pro Patria ed è cambiato tutto, questa squadra mi ha permesso di continuare a giocare a calcio, mi ha dato la possibilità di rimettermi in gioco. Per questo ho deciso di ridurmi lo stipendio quest’anno per cercare di aiutare la squadra a centrare l’obiettivo promozione”.

Traguardo che sembra più vicino anche grazie ai gol dell'esterno argentino, ma quale considera il più bello della sua carriera? Ecco cosa ha risposto: “Il più bello? Quello di tacco contro l’Albinoleffe, è stato incredibile. Però anche quello con la maglia della Fiorentina sempre di tacco non scherza…”.

I MOMENTI MIGLIORI...

La Serie A con il Chievo rimane indimenticabile: non mi aspettavo nemmeno di essere titolare invece ho disputato un ottimo campionato. Poi sicuramente porto nel cuore le convocazioni con la Nazionale. Non è da tutti indossare una maglia del genere. Periodo più brutto? Quello di Firenze, sono stato tormentato dagli infortuni. Voglia di smettere? Per il momento non ci penso più, continuerò finché il fisico regge e finché riuscirò a dare una mano ai miei compagni. Quando non ci riuscirò più lascerò volentieri spazio ai più giovani”.