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LO MONACO”DA ZAMPA SCUSE INSIGNIFICANTI”

Pietro Lo Monaco ha detto addio al Palermo dopo aver lasciato il Genoa durante lestate. Lex amministratore delegato del Catania ha parlato a Sportitalia dei rapporti coi suoi ex presidenti. "Come.

Mediagol8

Pietro Lo Monaco ha detto addio al Palermo dopo aver lasciato il Genoa durante lestate. Lex amministratore delegato del Catania ha parlato a Sportitalia dei rapporti coi suoi ex presidenti. "Come può uno come Lo Monaco accettare prima Preziosi e poi Zamparini, me la sono cercata? Quando me lo chiedono dico ch la colpa è del sottoscritto, sapevo esattamente con chi avevo a che fare, pur rispettando i personaggi. Il fatto di aver accettato e aver creduto alle promesse è stato un mio errore di valutazione. Mentre Genova è stato un soffio di vento, perché nel momento in cui abbiamo capito di non avere sintonia abbiamo deciso di separare le nostre strade, quella di Palermo è una cosa che mi ha toccato un po di più. Era nata con presupposti diversi, cera la volontà della scoietà di farmi entrare in un progetto. Sono nate tante voci su quel 10%, io non ho certamente preso dei soldi per pagare quel 10%, avrei dovuto comprare quella mia percentuale con gli emolumenti. La mia volontà di diventare proprietario del Palermo non penso cè mai stata. Sono un gestore dazienda, non voglio fare il presidente, quella mansione la lascio ad altri. Il Messina era in CND, era la mia prima squadra, a 18 anni ci arrivai, così averla rilevata è solamente un atto di amore. Non ho la volontà di essere proprietario di qualcosa. Oggi leggevo unintervista, che potrebbero anche evitarsi di fare, che lobiettivo era di far retrocedere il Palermo per comprarlo a due lire, è davvero demenziale, non so chi potrebbe credere a queste cose. Io non sono mai retrocesso in tutta la mia carriera ed ero convinto di non retrocedere nemmeno questa volta. Dovunque sono andato ho creato degli imperi, credevo di poterlo fare anche a Palermo. Rispetto la decisione della proprietà, ma per me è stato veramente un fulmine a ciel sereno. Il rapporto rotto sulla scelta dellallenatore? Il presidente è stato chiaro, ha detto che voleva scegliere lui lallenatore, se cambiarlo, se andare in ritiro. E stata tutta una sua scelta, senza possibilità di confronto, non cè stato un motivo particolare. I motivi me li ha esposti, ma sinceramente sono motivi così futili e insignificanti che non vale nemmeno la pena riportarli. Se mi si dice che siamo due uomini forti e che non possiamo coesistere perché di presidente ce ne può essere uno solo, mi sembra una verità, ma è sempre stato così, lui era il presidente. Però evidentemente, stando lontano da Palermo ha fatto tesoro di quello che gli raccontava qualche sciacallo sul rilevare il Palermo. La gente di Palermo va solo rispettata. In questo momento lunica cosa che importa è cercare di salvare la stagione. Non è facile, come leggevo oggi per bocca del presidente Zamparini, ci sono tutte le possibilità di farlo. Lorganico è buono, bisogna cercare di non voler cadere in piedi a tutti i costi. Il tifoso non ha lorecchino al naso, le chiacchiere se le può portare solo via il vento".