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LE PAGELLE DI MEDIAGOL.ITJUVENTUS – PALERMO 1-0

Di Fabrizio Anselmo Il Palermo perde contro la Juventus di Antonio Conte e viene superato in classifica dal Genoa vittorioso in casa contro il Pescara. Risultati ampiamente prevedibili alla vigilia,.

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Di Fabrizio Anselmo Il Palermo perde contro la Juventus di Antonio Conte e viene superato in classifica dal Genoa vittorioso in casa contro il Pescara. Risultati ampiamente prevedibili alla vigilia, ma che lasciano l’amaro in bocca per come sono maturati sul campo. Sorrentino 7 Nel primo tempo non fa grandi interventi perché la Juventus fatica a trovare spazi. Dopo il rigore, quando la frenesia cresce, sale in cattedra e disinnesca l’assalto bianconero, evitando il raddoppio e tenendo in partita il Palermo fino alla fine. Aronica 6,5 Altra prestazione positiva per il difensore palermitano che si fa trovare sempre presente nei momenti caldi della partita. I compagni lo cercano per fare partire l’azione, ed i suoi appoggi arrivano sempre a destinazione. Sbaglia però in due episodi, nel primo tempo quando non chiude una diagonale, lanciando di fatto Vucinic nell’uno contro uno con Sorrentino, e nel secondo tempo quando alza troppo il braccio su Pogba, dopo un contrasto di gioco. Donati 6 Tolto l’episodio del rigore, non sfigura nel confronto con l’attacco bianconero. Purtroppo certi contrasti in area di rigore, contro certe squadre, vanno prima eseguiti mentalmente e poi fisicamente, perché spesso il metro di giudizio può variare pericolosamente. Dopo il rigore, si sposta a centrocampo ma riceve pochi palloni giocabili. Inspiegabile la differenza di trattamento di Romeo, quando Donati viene cinturato da Padoin su calcio d’angolo. Von Bergen 6,5 Gode della copertura del centrocampo e non deve fare gli straordinari per bloccare gli attaccanti bianconeri che arrivano pochissime volte all’uno contro uno con la difesa schierata. La sua intelligenza tattica e la sua duttilità lo portano a coprire con disinvoltura le falle lasciate da Donati quando avanza a centrocampo. Garcia 6 Voglioso, volenteroso, generoso. Si potrebbe continuare all’infinito con gli aggettivi per il giovane argentino che corre a tutto campo e prova sempre a dare il massimo in ogni partita. Purtroppo, però, la sua devozione al sacrificio non è accompagnata da una tecnica sopraffina che servirebbe nei momenti importanti del match, per cui è più facile ricordarsi il cross sbagliato al 46’ del secondo tempo, che non i tantissimi interventi precisi e puntuali dei precedenti 91’ minuti. Kurtic 5,5 Poche tracce di Kurtic durante tutta la partita, forse sta ancora cercando Pirlo che lo disorienta più di una calamita con una bussola. Durante il match non riesce mai a cambiare marcia e vaga disorientato per il campo, chiuso dalla fisicità di Pogba, dagli inserimenti di Vidal, e dalla tecnica di Pirlo. Barreto 6,5 Gioca una partita ordinata ed evita sempre di verticalizzare il gioco. Durante tutto il match non tocca molti palloni ma è sempre presente a ringhiare sul portatore di palla, che però, a differenza della partita con l’Inter, riesce a uscire dal pressing con semplicità. Nel secondo tempo anche lui arretra il baricentro per coprire Donati nelle sue scorribande. Rios 5,5 Dopo la prestazione da “re del centrocampo” contro l’Inter, ci si aspettava una continuità di rendimento, ma l’uruguaiano, complice una qualità diversa del centrocampo avversario, sparisce dal campo e sbaglia tutte le verticalizzazioni. Sannino lo sostituisce al 31’ del secondo tempo, dopo averlo richiamato per buona parte del match. Nelson 5 Dottor Jekyll e Mr. Hyde, inizia la partita in maniera tonica e pare aver preso le misure ad Asamoah che non riesce a superarlo per buona parte del primo tempo, poi però il ghanese la mette sul fisico e gli passa sopra come una locomotiva ad ogni contrasto. In avanti si muove con la leggiadria di un cardellino, ma le sue azioni non portano nemmeno un accenno di pericolo alla porta di Gigi Buffon. Suo l’errore da cui parte l’azione del rigore di Donati, quando, invece di spazzare il pallone, prova un difficile controllo di coscia, regalando la palla a Pogba che la verticalizza immediatamente su Vucinic. Faurlin S.V. (dal 31’ st) Entra al posto di Rios ed affoga nella marea delle trame di gioco bianconere, prima di riaffiorare dall’apnea al 94’ quando ha sui piedi il gol del pareggio, che però cicca malamente. Ilicic 6 Mister Conte deve averlo studiato con attenzione, perché riesce ad ingabbiarlo in maniera soffocante facendo raddoppiare a turno Pogba, Vidal, Lichsteiner e Marchisio, oltre che i difensori che non lo lasciano nemmeno per un attimo. Esce al 25’ anche per preservarlo in vista dell’importantissimo match di mercoledì contro l’Udinese . Miccoli 6 Un grande giocatore si vede anche quando riesce a capitalizzare i pochissimi palloni che riceve, e così Fabrizio Miccoli nell’unica azione degna di nota del Palermo, riceve la palla da Ilicic sulla destra, sfida Chiellini e tira una rasoiata che si stampa sul palo opposto. Viene sostituito da Hernandez al 20’ del secondo tempo, anche lui in vista del turno infrasettimanale. Hernandez 6 (dal 20’ st) Ha a disposizione venticinque minuti per fare male alla Juve, ma il suo unico tiro che si spegne a pochi centimetri dal palo, seppur molto pericoloso, è troppo poco garantirgli un voto più alto. Entra in campo con la giusta carica e sfida più volte sulla velocità il suo marcatore diretto che però lo ferma regolarmente con il fisico. Dybala S.V. (dal 25’st) Alterna buone giocate, come l’anticipo su Chiellini che lo vede solamente sfrecciare col pallone tra i piedi, a giocate cervellotiche e frenetiche, come dei passaggi sconclusionati raccolti dalla difesa bianconera. Oggi il pallone era particolarmente caldo. Sannino 6 Scelte obbligate per Mr. Sannino che dà continuità a chi ha ben giocato negli incontri precedenti, come Garcia al posto di Dossena, e Donati per Munoz. All’86’ inserisce Faurlin per dare qualità al centrocampo ma probabilmente oggi qualsiasi giocatore sarebbe caduto nel baratro della mediocrità contro il centrocampo dei campioni d’Italia.