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LE PAGELLE DI MEDIAGOL.IT SPEZIA-PALERMO 1-0

Di Fabrizio Anselmo Chiedete ad un direttore d’orchestra di dirigere la ‘Nona Sinfonia’ di Beethoven e poi dategli un’orchestra formata da soli strumenti a percussione, questo.

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Di Fabrizio Anselmo Chiedete ad un direttore d’orchestra di dirigere la ‘Nona Sinfonia’ di Beethoven e poi dategli un’orchestra formata da soli strumenti a percussione, questo è il Palermo di Rino Gattuso. Anche contro lo Spezia, l’assenza di un giocatore di qualità in mezzo al campo ha limitato fortemente le prestazioni e le valutazioni dei tre incontristi che ringhiano in mezzo al campo ma non mordono mai. Migliore in campo Dybala che agisce sagacemente da trequartista innescando più volte le punte, peggiore in campo Morganella che sbaglia tatticamente alcune chiusure e si rende complice delle sbavature della difesa rosanero. SORRENTINO 6,5 solita prestazione di quantità e qualità per il portiere rosanero che viene superato solo da un quasi autogol su un cross potenzialmente innocuo di Maggiore. MORGANELLA 5 capello biondo platino, letteralmente un Eldorado per gli avversari che sfruttano i buchi e le coperture errate per trafiggere la fascia destra con passaggi filtranti che non lasciano scampo alla difesa. Da una diagonale errata nasce il gol del vantaggio dello Spezia. Calamità. MUNOZ 6,5 tiene testa all’attacco dello Spezia e concede pochissimo allo scatenato Ebagua. Sfortunato in occasione della deviazione sul cross di Migliore che si deposita in rete, ed ingenuo sulla simulazione di Ebagua che gli costa il giallo, prova anche a fare partire l’azione ma con scarsi risultati. TERZI 5,5 soffre la fisicità di Ebagua che gli ruba sistematicamente il tempo nelle conclusioni, e sbaglia in un paio di occasioni lo schema della ripartenza su rimessa dal fondo, quando dovrebbe trovare un centrocampista dopo il passaggio di Sorrentino. La palla scotta tra i suoi piedi. DAPRELÀ 6 prestazione sufficiente ma sicuramente al di sotto delle sue potenzialità. Corre a tutto campo e si fa trovare sempre pronto alla sovrapposizione. Se ben innescato può essere letale. BOLZONI 5 grinta, corsa e pressing asfissiante sul portatore, l’ex Siena fa tutto quello che un centrocampista di interdizione dovrebbe fare, solo che, lo ribadiamo per l’ennesima volta, gli manca un costruttore vicino a cui passare il pallone, senza il quale non potrà mai essere decisivo. DI GENNARO 5,5 subentrato tra i fischi del suo ex pubblico al 26’ del secondo tempo per Bolzoni, prova a incidere sul match ma le sue conclusioni velleitarie ed alcuni interventi dissennati gli valgono l’insufficienza. BARRETO 5 vertice basso del centrocampo di interditori, il capitano rosanero cerca più volte di innescare le punte, ma il risultato è costantemente il cambio nel possesso palla. Tutti i palloni rubati dal paraguaiano, salvo nel caso di sterili passaggi orizzontali, finiscono tra i piedi e sul petto dei giocatori avversari che ripartono in contropiede. La grinta e la personalità non sono sufficienti a portare a casa i tre punti. NGOYI 5 in campo per 61’ minuti, è il primo ad essere sacrificato per alzare la qualità del centrocampo rosanero. Fino al cambio tanti intercetti, buone coperture ma anche qualche disattenzione, soprattutto sui calci piazzati. Anche per lui l’assenza di un faro a centrocampo è fortemente penalizzante. STEVANOVIC 6 con il suo ingresso in campo il Palermo riprende vigore e prova a pungere costruendo qualche azione, il suo ruolo, tuttavia, non è quello del regista. Il serbo, infatti, non è in grado di dettare i tempi, ma, con le sue giocate, i rosa si ritrovano spesso in superiorità numerica. Al 94’ trova anche una traversa su una conclusione dalla distanza. Pungente. DYBALA 7 non fa gol ma, praticamente da solo, mette in difficoltà ogni reparto dello Spezia. Tanta corsa, grinta e voglia di fare bene, l’argentino spazia a tutto campo e gioca in maniera disinvolta, trovandosi in maniera naturale a muoversi tra le linee come un vero e proprio trequartista. Gattuso ha sempre creduto in lui, a ragion veduta. TROIANIELLO S.V. entra al 38’ del secondo tempo per uno stremato Dybala ma si fa notare solo per un pallone perso durante l’arrembaggio rosanero. LAFFERTY 6 la coesistenza con Hernandez lo costringe ad arretrare il raggio d’azione facendogli perdere parte della sua pericolosità. In partita ‘fa a sportellate’ con la difesa dello Spezia ma non incide in maniera importante. Il suo match è tutto nell’occasione sprecata su assist di Dybala all’83’, quando riesce a liberarsi dal marcatore, farsi trovare sulla traiettoria per poi ciccare clamorosamente il pallone. HERNANDEZ 5,5 con un Palermo che costruisce pochissimo, il compito di Abel sarebbe di trasformare in oro tutto ciò che tocca. Purtroppo Hernandez non è Re Mida e la Serie B non è tutta come Uruguay-Tahiti. GATTUSO 6 le scelte sono obbligate, così come è scontato il non gioco in una formazione in cui nel suo reparto più importante manca colui che deve smistare i palloni e dettare i tempi. Provate ad immaginare cosa sarebbe stato del Milan se Gattuso non avesse avuto un Pirlo o un Seedorf a cui passare il pallone.