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Juventus-Inter, Ronaldo il Fenomeno: “Io e CR7 desiderosi di gol, ma diversi. Se mi fossi allenato quanto lui…”

Juventus-Inter, Ronaldo il Fenomeno: “Io e CR7 desiderosi di gol, ma diversi. Se mi fossi allenato quanto lui…”

Le dichiarazioni di Ronaldo il Fenomeno a poche ore dal derby d'Italia

Mediagol40

Parla Ronaldo il Fenomeno.

L'ex attaccante brasiliano, due volte campione del mondo con il suo Brasile, intervenuto ai microfoni de La Gazzetta dello Sport, si è soffermato su CR7, analizzato diversità e similitudini tra lo stesso e il fenomeno portoghese: "Io il vero Ronaldo? E' una cosa che mi ha sempre divertito, ma dico di no: non ha senso. Siamo così diversi, io e lui. Solo per la voglia di gol siamo abbastanza uguali"."

"Tra le differenze - ha aggiunto -, anzitutto. Nove anni di differenza, differenti gli anni in cui abbiamo giocato. Il calcio è cambiato in fretta recentemente, e cambia sempre più in fretta. Non voglio dire che ai miei tempi fosse piu' difficile: però abbiamo affrontato situazioni molto diverse e con squadre diverse. Bisogna dare a Cristiano quello che è di Cristiano. Se è arrivato a 33 an­ni così, non è sicuramente un caso, un semplice dono di na­tura. Credo ci siano pochi gio­catori al mondo ad avere una simile attenzione per la cura del proprio fisico, una voglia così feroce di migliorare anche grazie all'autodisciplina. Io mi allenavo perché dovevo, lui si allena perché ama farlo: l'avessi fatto quanto lui. Non credo che tutto quello che posta su Instagram dei suoi al­lenamenti personali sia solo facciata. E quello che raccontano i suoi compagni fa fede, non mi pare ruffianeria. Siamo cosi' diversi, io e lui".

A poche ore da Juventus-Inter, il Fenomeno, ha ricordato il derby d'Italia del 1998 e quel rigore tanto discusso: "È passato così tanto tempo e ne abbiamo parlato talmente tante volte... Vent’anni giusti, già: una vita. Fu una vergogna, lo dissi già quel giorno e non sapevo ancora tutto il resto, ma erano anche altri tempi per il calcio italiano: vigilare per farsi rispettare è giusto, fare le vittime no. E poi mi sembra che le cose in Italia stiano andando meglio - ha concluso -".

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