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INTER-PALERMO: le pagelle di Mediagol

voti di Giuseppe La Barbera PALERMO SIRIGU 6,5 Il giovane estremo difensore risulta paradossalmente uno dei migliori in campo, nonostante i 5 gol subiti: compie, infatti, un paio di interventi che.

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voti di Giuseppe La Barbera PALERMO SIRIGU 6,5 Il giovane estremo difensore risulta paradossalmente uno dei migliori in campo, nonostante i 5 gol subiti: compie, infatti, un paio di interventi che evitano che il passivo sia ancora più pesante per la sua squadra e non ha nessuna colpa specifica su tutte le reti nerazzurre. Al 19’ respinge con un colpo di reni da applausi un tocco beffardo di Goian, dopo un’incursione devastante di Eto’o che sfugge a Migliaccio; tre minuti dopo blocca con sicurezza un tiro-cross di Maicon. Al 32’ dice no ancora a una conclusione del verdeoro, ma deve arrendersi a tre minuti dalla fine del primo tempo, quando un colpo di testa di Kjaer gli toglie la palla e permette il 3-0 di Balotelli. Precedentemente era stato decisivo sul camerunense al minuto numero 30. Infine nella ripresa si dimostra sicuro su Thiago Motta (79’) e reattivo su Milito dopo un errore di Goian (92’). PRONTO GOIAN 5 Dopo le note positive dimostrate nella gara contro l’Udinese, compie alcuni passi indietro: quando viene puntato da attaccanti come Eto’o e Balotelli sembra mostrare delle carenze in termini di velocità. In particolare perde un paio di contrasti con il secondo, che per esempio lo salta agevolmente al 24’ fiondandosi verso l’area difesa da Sirigu. Poco prima aveva messo in difficoltà il proprio portiere con una deviazione ravvicinata. Al 37’, infine, rimedia pure un’ammonizione per una scorrettezza su Stankovic. Nella ripresa, a pochi minuti dalla fine dellincontro, da sottolineare un “liscio” a centro area con cui regala un pallone prezioso a Milito, che, sorpreso, riesce solo a toccare involontariamente. SUPERATO KJAER 5 Come l’anno scorso, quando aveva patito Ibrahimovic, incontra qualche difficoltà contro gli attaccanti interisti, cosicché si rende protagonista di una prova sottotono, lontani dai suoi abituali standard. Al 20’ non calcola bene il tempo per l’intervento di testa e si fa anticipare nettamente da Balotelli che mette a lato, sette giri di lancette dopo viene strattonato da Samuel nell’area di rigore nerazzurra, ma Tagliavento non interviene, negandogli il penalty. Ha sulla coscienza il 3-0 di Balotelli, che causa con un intervento aereo che praticamente toglie la sfera al compagno Sirigu e regala il facile tap-in al giocatore dellInter. Va meglio nella ripresa quando i due avversari diretti lasciano spazio a Milito e Thiago Motta. Al 78’ rinvia malamente un pallone a centro area. NON IN SERATA MIGLIACCIO 5,5 Viene schierato come difensore nel centro-sinistra del pacchetto arretrato palermitano, che allinizio si sistema a tre. Soffre come i compagni di reparto Goian e Kjaer le accelerazioni delle due punte dell’Inter Eto’o e Balotelli e, quindi, non riesce a rivelarsi il solito baluardo difensivo dietro. Al 7’ sbroglia una situazione intricata, anticipando Eto’o, che però al 19’ gli sfugge in velocità sulla sinistra e mette pericolosamente al centro. Va meglio quando, nella ripresa, deve disimpegnarsi nelle vesti di terzino sinistro di una difesa a quattro. Dal suo lato arriva il 5-3 definitivo, ma le colpe, in questo caso, paiono più di Pastore che, esausto, non riesce a frenare Maicon. Poco prima si era reso protagonista di un’ottima incursione in avanti, impreziosita da un dribbling riuscito contro due avversari, vicino alla linea di centrocampo. LAVORATORE MELINTE 5 La gara odierna di “San Siro” contro l’Inter rappresenta il suo esordio con la maglia del Palermo: una “prima” resa, quindi, ancora più difficile da un match contro una delle grandi del campionato di serie A e da un palcoscenico di primo ordine. Tenendo conto di queste importanti attenuanti, c’è da dire che il rumeno soffre parecchio la grande spinta di Maicon, che si propone continuamente nella sua zona di competenza. Il primo contrasto tra i due avviene dopo una manciata di secondi dall’inizio dell’incontro e vede prevalere il giocatore rosanero, che poco dopo chiude con decisione in angolo su Balotelli, che, però, ferma fallosamente al 6’, con un intervento scomposto che causa il tiro dagli undici metri dell’1-0. In seguito al 22’ è protagonista di una conclusione abbondantemente alta su una delle sue incursioni in avanti. Non rientra in campo nella ripresa, a causa della sostituzione con Hernandez. DA RIVEDERE CASSANI 7 Insieme a Sirigu è tra i pochi a non soccombere del reparto difensivo rosanero alla fine del primo tempo. Riesce, infatti, nella posizione di centrocampista di destra del 3-4-1-2 iniziale, a dare origine ad un paio di incursioni che allargano il gioco degli ospiti e danno respiro alla squadra. Già al 3’ serve un buon pallone a Simplicio che, però, spara altissimo. Nella ripresa è tra gli artefici della riscossa e firma l’assist per il 4-2 di Hernandez, dopo essere stato imbeccato perfettamente da Miccoli e il successivo invito che frutta il 4-3 del “Romario del Salento”. In definitiva una prova da incorniciare nella “Scala del Calcio”. ASSIST-MAN BRESCIANO 5,5 Come era successo con l’Udinese non riesce a garantire un efficace contributo sia in fase di interdizione che a livello di costruzione della manovra e di proiezioni offensive. Al 13’ colpisce debolmente di testa su un passaggio di Miccoli, successivamente non dà una mano ai compagni in copertura su Maicon e si vede raramente nel vivo del gioco. Anche lui nella ripresa beneficia di maggiore libertà, frutto di un pressing minore da parte dell’Inter e comincia a rendersi utile sul centro-sinistra, senza però segnalarsi per particolari sussulti. NON EFFICACE SIMPLICIO 6 Il brasiliano si ritrova sulla strada di Stankovic, che, a parte qualche fiammata, non sembra in particolare stato di grazia. Va al tiro al 3’ (conclusione alta) e al 15’ (impegna severamente il connazionale Julio Cesar). Il suo apporto nel far ripartire l’azione è poco produttivo nel primo tempo, anche se c’è da evidenziare il fatto che né il serbo né Muntari facciano sfracelli grazie al senso della posizione di Simplicio, che come il resto della squadra ospite si trasforma nella ripresa, garantendo maggiore fluidità al centrocampo rosa e qualche prezioso pallone alle punte. SUFFICIENTE PASTORE 6,5 Nel match contro l’Inter appare più disciplinato a livello tattico e, inoltre, in alcuni frangenti dimostra di essere sulla buona via per limitare alcuni personalismi, che spesso gli fanno perdere molti palloni. Risulta, quindi, meno egoista rispetto alle ultime apparizioni e si fa notare anche per il suo generoso lavoro di copertura. Nel primo tempo, al 12’ manda alto da fuori area, al 21’ è autore di un ottimo lancio per Cassani. Nella seconda frazione di gioco colpisce indietro di tacco sulla trequarti, mostrando personalità e sicurezza e lancia bene da lontano pure Hernandez (56). Non riesce ad arginare Maicon, poiché è stremato, in occasione del 5-3, che arriva poco prima della sostituzione con Bertolo. IN CRESCITA MICCOLI 7,5 Primi due gol all’Inter, unica “big” contro la quale non era ancora riuscito ad andare a segno. Al 27’ va vicino alla rete con una punizione deviata da Julio Cesar, nell’unica conclusione nello specchio della porta di un primo tempo in cui riceve pochi palloni giocabili. Nella ripresa è un cecchino implacabile: al 48’ si libera di Cordoba e scavalca l’estremo difensore nerazzurro con un pallonetto, che poi ribadisce rabbiosamente in rete, al 71’ manda in gol Hernandez e cinque minuti dopo firma la doppietta su preciso assist di Cassani. Se il Palermo avesse fatto in pieno l’impresa, buona parte del merito sarebbe stato suo. GOLEADOR CAVANI 5,5 L’impressione è che dopo la prestazione perfetta contro la Juventus l’uruguaiano sia pian piano calato: anche a “San Siro”, infatti, vede poco la porta e, a parte gli ultimi minuti quando ritorna generosamente pure nella sua area, appare meno dinamico e battagliero. Al 39’, inoltre, sul punteggio di 2-0 per l’Inter sbaglia clamorosamente una ghiotta opportunità mandando fuori, dopo essersi ritrovato tutto solo davanti a Julio Cesar, sugli sviluppi di un calcio piazzato. Migliora nella ripresa, durante la quale cerca di più il fraseggio con Miccoli e il subentrato Hernandez. Fermato per fuorigioco negli ultimi attimi della gara, in un altro tu-per-tu con l’estremo difensore sudamericano. IMPRECISO HERNANDEZ 7 (entrato al posto di Melinte) Ritorna in campo al “Meazza”, subentrando a Melinte a inizio ripresa. Al 61 è nel posto giusto al momento idoneo e firma il tap del momentaneo 4-2, primo gol in maglia rosanero. Sbaglia il bis al 90’, mandando alto un delizioso invito di Miccoli. In generale dà più profondità alla manovra offensiva del Palermo, garantendo velocità e anche pressing quando i difensori interisti hanno palla. Buona l’intesa con il connazionale Cavani e con Miccoli. SPRINTER BERTOLO S.V. (entrato al posto di Pastore) Pochi minuti per l’argentino, che entra al 39’ della ripresa e un minuto dopo si fa ammonire da Tagliavento per proteste dopo che il direttore di gara gli ha fischiato il primo fallo. SENZA VOTO NOCERINO S.V. (entrato al posto di Simplicio) Anche lui rileva lo stanco Simplicio a pochi minuti dal termine, dopo il 5-3 firmato da Milito. INGIUDICABILE All.Zenga 6 Ripropone l’ormai collaudato 3-4-1-2 con il rumeno Melinte come vice di Balzaretti: da quella parte imperversa Maicon che è decisamente in giornata e, quindi, la sensazione è che chiunque avrebbe dovuto arrendersi alla verve del giocatore brasiliano. Cambia assetto alla squadra nella ripresa, passando alla difesa a quattro, spostando Migliaccio nella posizione di terzino sinistro e affidandosi a una sorta di 4-2-4 in virtù dell’ingresso di Hernandez. La nuova disposizione lo premia e per poco non gli garantisce il “miracolo”: il suo Palermo, infatti, recupera tre dei quattro gol di scarto con cui era andato negli spogliatoi durante l’intervallo. E sfortunato con gli ultimi cambi: prima di sostituire Pastore con Bertolo e Simplicio con Nocerino, l’Inter sigla il 5-3 finale, sfondando proprio dalla parte del “Flaco” con Maicon. INTER Julio Cesar 6,5 Cordoba 5,5, Zanetti 6+, Stankovic 6, Eto’o 7,5 (27’st Motta 6), Muntari 5,5, Maicon 8, Cambiasso 6,5, Samuel 6, Chivu 6 (1’st Santon 5,5), Balotelli 7,5 (2’st Milito 6,5). All.Mourinho 6,5 Arbitro: Tagliavento 5 Al 6’ decide di dare un rigore allInter per un contatto tra Melinte e Balotelli, che c’è, ma che sembra veniale, quindi il penalty concesso appare generoso e finisce con l’indirizzare la gara a favore dei nerazzurri che possono giocare sul velluto sin dall’alba del match. Successivamente invita Cavani a rialzarsi dopo che l’uruguaiano viene mandato giù da Samuel che si aiuta con mestiere e, inoltre, non reputa degno della massima punizione un contatto che vede protagonista ancora l’argentino e Kjaer, al 27’. In definitiva, la sua direzione generale sembra abbastanza morbida verso la squadra di Mourinho (anche in occasione dell’assegnazione di alcuni falli) e penalizzante nei confronti del Palermo in nome di un evidente “due pesi e due misure”.