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IL PALERMO TORNA A MALLES: STELLE E BUCHI NERI DELLA COSTELLAZIONE SANNINO

di Mariano Calò Forse mancano le stelle di prima grandezza nel Palermo 2012-2013, ma ci sono tante giovani stelline pronte a brillare. Il Palermo torna a Malles con un organico solo.

Mediagol8

di Mariano Calò Forse mancano le stelle di prima grandezza nel Palermo 2012-2013, ma ci sono tante giovani stelline pronte a brillare. Il Palermo torna a Malles con un organico solo parzialmente rivisto rispetto alla passata stagione. Il reparto che sembra aver tratto maggiori benefici dagli innesti è il centrocampo, anche se il nuovo gladiatore Egidio Arevalo Rios si farà attendere fino alla fine delle Olimpiadi. Gli innesti di Viola e Kurtic, seppur provenienti dalla Serie B, fanno comunque ben sperare. La prima cosa che però salta agli occhi è la mancanza di esterni di ruolo. Se Sannino deciderà di giocare col suo 4-4-2 da un lato Brienza ha dimostrato di poter fare benissimo, ma lo stesso tipo di continuità di rendimento non lhanno dimostrata gli altri esterni o presunti tali presenti nella rosa. Bertolo, Ilicic, Zahavi o addirittura Vazquez sono un po forzati nel ruolo. Magari potranno riscuotere gli stessi consensi di Brienza, ma gli esperimenti della prima era Mangia in questo senso erano stati tuttaltro che confortanti. Un altro aspetto che sarà da verificare in ritiro è quello della coppia centrale. La difesa è ben fornita sugli esterni, al contrario del centrocampo, ma quello che mancano in questa zona del campo sono dei punti di riferimento in difesa. Come vi abbiamo già detto nelleditoriale di venerdì dei sei centrali (ci mettiamo dentro anche Migliaccio) non cè ancora una coppia titolare ben definita e anzi, qualcuno di questi centrali ha palesato delle difficoltà nella scorsa stagione, pur al fianco di un elemento come Silvestre. Purtroppo la levatura degli avversari che i rosanero incontreranno in amichevole non permetterà particolari verifiche. Ma la speranza è che lo sguardo attento di Perinetti e Sannino sappia cogliere anzitempo eventuali problematiche e se ci sarà da intervenire sul mercato non si esiti a farlo. Per lattacco va fatto un discorso particolare. Se giocassero 38 partite lanno Miccoli ed Hernandez sarebbero una coppia dattacco da sogno. Ma le statistiche parlano chiaro, i due sono giocatori evidentemente inclini a guai fisici. Le alternative oggi si chiamano Dybala e Budan. Il primo è un giovane talento che sicuramente farà divertire ma a cui non si può certo chiedere la luna già dal primo anno, mentre il croato è lideale bomber di scorta. Da attaccanti possono giocare anche Zahavi, Vazquez e Brienza ma quante reti garantiscono? Se le presenze di Miccoli ed Hernandez fossero poche come lo scorso anno i rosanero rischierebbero di ritrovarsi con un attacco fatto di scommesse, ci auguriamo vincenti, ma qualche altra garanzia farebbe di certo dormire i tifosi più tranquilli. Comunque la si pensi sarà un ritiro decisivo. Tanti giocatori saranno valutati e la società deciderà le proprie strategie. Siamo curiosissimi di vedere allopera giovani interessanti come Ujkani, Labrin, Milanovic, Vazquez, Kurtic, Viola e Dybala. Se appena la metà di questi dovesse trovare la tanto auspicata consacrazione significherebbe aver ripreso quel percorso virtuoso che tra cessioni illustri e acquisti di prospettiva aveva comunque portato il Palermo fino alla finale di Roma. Eppure la sensazione è che per non rischiare di trovarsi impelagati in cattive acque i rosa farebbero meglio a lasciar partire qualche doppione e finalizzare gli ultimi innesti in difesa, sugli esterni e in attacco. Nella costellazione che Sannino dovrà mandare in campo ci sono alcuni buchi neri piuttosto evidenti, che rischiano alla lunga di risucchiare anche quanto di buono brilla negli altri reparti. Con i giusti acquisti e le basi giovani questa squadra può offrire delle garanzie, magari agendo con un occhio anche ai tifosi, che hanno voglia di scoprire coi fatti e coi nomi che questa dirigenza vuole fortemente che il Palermo torni a far sognare. Come un bel cielo stellato.