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GENOA-PALERMO LE PAGELLE DI MEDIAGOL

A cura di Fabio Corrao SIRIGU 7 – Fino allultimo minuto non deve compiere nessun intervento di rilievo, ma si supera da par suo proprio al 90 quando devia in corner una punizione di Milanetto.

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A cura di Fabio Corrao SIRIGU 7 – Fino allultimo minuto non deve compiere nessun intervento di rilievo, ma si supera da par suo proprio al 90 quando devia in corner una punizione di Milanetto dai 18 metri in posizione centralissima. E sfortunatissimo nelloccasione del rigore, quando prova a chiudere su Criscito, ma non riesce a fare nulla di più che atterrarlo. Ancora una volta una prestazione densa di sicurezza e reattività. CASSANI 6,5 - Una prova continua e attenta, soprattutto in fase difensiva, in considerazione che il Genoa sugli esterni spesso si sovrapponeva con due e talvolta tre giocatori. Ha sul destro la palla del momentaneo 2-0 che spreca calciando a lato dopo un ottimo contropiede rifinito da Pastore. Comunque in ripresa. KJAER 6,5 – Finisce espulso nel finale, ma al culmine di una prestazione comunque maiuscola. Entrambi i falli che hanno generato i due cartellini gialli sono apparsi inevitabili e commessi in chiusura su avversari che sgusciavano verso Sirigu. Per il resto si disimpegna benissimo contro le folate rossoblù. GOIAN 5,5 – Il gigante romeno gioca una buona partita, cercando spesso lanticipo e formando con Kjaer una coppia che pochissimo concede agli avanti di Gasperini, ma su di lui pesa la posa da statua che consente a Bocchetti di staccare indisturbato per l1-1. BALZARETTI 7 – Comincia patendo in modo terribile il velocissimo Palacio, ma con il passare dei minuti prende coraggio e gioca una partita splendida, chiudendo mille diagonali e salvando diverse situazioni scabrose in area. Non pago serve lassist a Pastore per il gol del 2-1. Nel finale si infortuna alla testa immolandosi su Bocchetti e lasciando i compagni in nove. Ottimo. MIGLIACCIO 6,5 – Solita partita di sostanza del centrocampista napoletano, che aiuta Cassani a rendere sterili gli attacchi genoani sullout destro rosanero. Fondamentale lequilibrio che dona al centrocampo. NOCERINO 6,5 – Pare che si stia pian piano abituando al ruolo di vice-Liverani. Gioca la palla con intelligenza e cercando spesso le verticalizzazioni per limprendibile Hernandez. Come al solito si spende tantissimo anche in fase di interdizione. BERTOLO 6 – Parte fortissimo mandando spesso in confusione la difesa genoana e sembra uno dei più in palla degli uomini di Delio Rossi. Emergono però delle lacune in fase di copertura, quando spesso Balzaretti è lasciato troppo solo a dover arginare le avanzate degli esterni rossoblù. Forse un piccolo passo indietro rispetto a sabato, al culmine di una prova comunque positiva. PASTORE 7 – Inizia prendendo per mano la squadra e dettando i tempi del gioco. Qualche fisiologica imprecisione viene compensata dalle solite giocate illuminanti a tagliare il campo e a far respirare i suoi nei momenti di difficoltà. Sua la palla che porta al pasticcio della difesa genoana che porta al primo gol, suo il gol che regala lillusione della fuga definitiva per il quarto posto. CAVANI 6,5 - Parte largo a destra fornendo un apporto prezioso in fase di contenimento, per poi acceentrarsi e andare a dialogare con Hernandez e Pastore. Sfiora il gol che gli viene negato da unottima parata di Amelia nel primo tempo. Nella ripresa, a pochissimi istanti dalla beffa dellultimo secondo, sta per scappare via solissimo davanti allex portiere del Palermo ma viene fermato da un mani da rosso diretto di Marco Rossi non rilevato da un guardalinee fin lì attentissimo. HERNANDEZ 7 – Un incubo per la difesa del Genoa, che non riesce a prenderlo in nessun modo e che a volte se lo vede sbucare da tutte le parti senza capire da dove, come nelloccasione del primo gol. Quando esce la pericolosità offensiva del Palermo cala sensibilmente. La sua è una crescita costante e a tratti devastante; a sentir parlare di altri attaccanti accostati al Palermo dal fantamercato non si può che sorridere. Il futuro è questo ragazzo di quasi ventanni. MICCOLI 6 – Entra nel corso della battaglia e cerca di calarcisi nel cuore con le armi che ha, vale a dire tenendo palla e cercando quando può di aprire gli spazi, ma non ha occasioni per mettersi in mostra. TEDESCO 6 – Pur essendo essenzialmente non giudicabile, ci sentiamo di assegnargli un voto di bentornato in campo, sperando di vederlo coinvolto nel finale di campionato della squadra. BLASI s.v. ROSSI 6,5 – La sorpresa del giorno è la scelta di lasciare Miccoli in panchina schierando Hernandez. La volontà è chiara: il Genoa difende a tre, e la rapidità del giovane uruguagio può metterli in crisi. Indovina in pieno la mossa, e se non fosse per quello sciagurato interminabile recupero assegnato da Valeri staremmo a parlare di una prestazione pressoché perfetta e di unaltra impresa in trasferta. Ma il Palermo è comunque piaciuto, giocando il solito calcio gradevole, avendo forse il solo torto di non aver ucciso la gara quando ne ha avuto le occasioni. GENOA – Amelia 5; Tomic 5,5, Bocchetti 6, Moretti 5,5; Mesto 6, Zapater 5,5, Milanetto 6, Criscito 6,5; Palacio 7; Sculli 6,5, Palladino 5,5 - Suazo 5,5, Kharja 6, M. Rossi 5,5 Arbitro: VALERI 5 – Larbitro della vittoria di Torino contro la Juventus costa stavolta al Palermo 2 punti, principalmente negli episodi finali: se è vero che il rigore per il Genoa è netto, è sembrato tremendamente eccessivo il recupero di 7 minuti, che non potevano essere giustificati con il solo infortunio a Balzaretti in coda ad una gara velocissima che con poche interruzioni. Altrettanto incomprensibile è la svista su un fallo di mano di Marco Rossi che ferma Cavani lanciato a rete, mentre per un fallo di mano (inesistente) pochi minuti prima aveva ammonito il terzino sinistro rosanero. Insomma, pochi errori, ma buoni. Anzi, pessimi.