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ESCLUSIVA – LE VERITÀ DI PINILLA: “DISPIACIUTO PER ESSERE ANDATO VIA PRIMA DEL PREVISTO, MA DOVEVO CAMBIARE ARIA. PALERMO RESTERÀ SEMPRE NEL MIO CUORE, MA NON SENTIVO PIÙ LA FIDUCIA. I MIEI EX COMPAGNI CHIUDERANNO ALLA GRANDE, MIO FUTURO…”

Di Francesco Caruana “A Palermo mi trovavo benissimo, mi dispiace essere andato via. Non ho niente contro la società, ma negli ultimi mesi ho sentito poca fiducia e ho deciso di andare.

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Di Francesco Caruana “A Palermo mi trovavo benissimo, mi dispiace essere andato via. Non ho niente contro la società, ma negli ultimi mesi ho sentito poca fiducia e ho deciso di andare via per trovare nuovi stimoli”. Sono queste le parole del commiato di Mauricio Pinilla, diventato da poche ore ufficialmente un giocatore del Cagliari. L’attaccante cileno, intervistato in esclusiva dalla redazione di Mediagol.it, ha spiegato cosa lo ha portato a scegliere di lasciare la Sicilia per passare in prestito con diritto di riscatto al club del presidente Cellino. “I motivi della mia partenza rimarranno tra me ed il club, ma ci tengo a precisare che io non ho niente contro la società. Ringrazio molto il presidente Zamparini, i miei compagni che mi sono stati sempre vicini e gli allenatori che abbiamo avuto in questo periodo. Ammetto che a volte ho avvertito un po di mancanza di fiducia, io ho bisogno di esprimermi al meglio e a Palermo in questo momento non potevo farlo. Ho preso questa decisione consensualmente con la società per trovare nuovi stimoli, rimettermi a posto con la testa e ritrovare la fiducia che in quest’ultimo periodo mi è un po’ venuta meno”. Il momento dei saluti non è mai facile, soprattutto quando in una città ci si è trovati benissimo: è il caso di Pinilla, che conferma che per lui Palermo non è stata solo una tappa della carriera calcistica che lo ha portato a girare il mondo, dal Cile alla Spagna, dal Portogallo alla Scozia, dal Brasile a Cipro, prima del rientro in Italia, in cui era arrivato per la prima volta nel 2003 a soli 19 anni. “Sono tranquillo, anche se un po dispiaciuto di lasciare Palermo. Non posso nasconderlo, perché ormai mi trovavo molto bene, era come se fossi a casa mia. Mi è dispiaciuto lasciare la squadra, per i tifosi e anche per tutti gli amici che ho lasciato in Sicilia –ha spiegato il 27enne bomber cileno- , però bisogna andare avanti e adesso limportante è iniziare questa nuova avventura. Sarà molto importante per me fare bene in questi sei mesi a Cagliari, poi vedremo cosa succederà, ma intanto sono molto contento di cogliere questa nuova opportunità della mia carriera. Devo ringraziare il Cagliari, che è stato molto deciso a prendermi. Mi hanno voluto subito e me l’hanno dimostrato con i fatti. Ho fatto questa scelta perché avevo bisogno di nuove motivazioni, nuovi stimoli. Sono sicuro che in Sardegna li troverò. Sicuramente il Cagliari mi ha trasmesso subito la grande fiducia che ripone nei miei confronti, questa per me è una cosa molto importante. Mi sento carichissimo per questa nuova avventura e voglio ripagare subito in campo la fiducia concessami dal mio nuovo club”. Prima che si concretizzasse la soluzione sarda, per Pinilla si era parlato di un ritorno in patria, nella società in cui è cresciuto, l’Universidad de Chile. “Avrei gradito ritornare in Cile, più che altro per motivi familiari –ha spiegato “Pinigol”- , dato che mia moglie non poteva viaggiare perché aveva avuto un piccolo problema con la gravidanza. Alla fine comunque non se n’è fatto nulla perché il club cileno probabilmente non poteva soddisfare le richieste economiche del Palermo, così come ha anche fatto capire il presidente Valdes . Comunque grazie a Dio mia moglie adesso sta molto meglio e questa è la cosa più bella. Lei, insieme alle mie bimbe, potrà dunque accompagnarmi in questa nuova avventura a Cagliari”. Anche se molti tifosi rosanero non hanno preso affatto bene la sua partenza in un momento di difficoltà del Palrmo, Pinilla non ci sta a passare per il capitano che abbandona la nave in balia della tempesta. “Quella rosanero è una gran bella squadra, che grazie ai rinforzi che sono arrivati di recente è migliorata ulteriormente, ma soprattutto ha ritrovato la fiducia che nell’ultimo periodo era un po’ mancata. Io mi sono allenato con i ragazzi fino a ieri e posso dire senza problemi che ci siamo ripresi alla grande dopo la vittoria di domenica. Abbiamo fatto bene contro il Genoa e sono sicuro che la squadra farà un girone di ritorno molto positivo. Voglio ringraziare tutta Palermo, nella vostra città mi sono trovato come se fossi a casa mia, davvero. Questi anni trascorsi in Sicilia sono stati molto importanti per la mia crescita, sia a livello umano che professionale. Palermo mi ha trasmesso tanto, dentro e fuori dal campo. Devo dire grazie a tutti tifosi per quello che sono riusciti a trasmettermi in questo anno e mezzo –ha proseguito Pinilla- , mando un grande abbraccio a tutti coloro i quali anche in queste ore mi hanno dimostrato grande affetto. Palermo sarà sempre casa mia e sicuramente tornerò anche in vacanza. La mia figlia più piccola è nata qui e il rapporto con la città sarà splendido a vita. Palermo resterà nel cuore della mia famiglia”. Chiusura dedicata a quelli che sono ormai i suoi ex compagni e al futuro: Pinilla ha le idee chiare, ma preferisce non sbilanciarsi. “Ho avuto un rapporto buonissimo con tutti a Palermo, la nostra è una squadra di ragazzi fantastici. In particolare saluto il capitano Fabrizio (Miccoli, ndr), e Giulio (Migliaccio, ndr), oltre ai ragazzi sudamericani. Sarebbe ingiusto parlare soltanto di qualcuno, perché tutti mi sono sempre stati vicini ed il nostro era un bel gruppo. Sono dovuto andare via prima del previsto, però sono sicuro che loro faranno ugualmente un gran finale di stagione. Dove sarà il mio futuro? In questo momento devo soltanto pensare a fare bene a Cagliari. Ho ancora un contratto con il Palermo, vado al club sardo in prestito con diritto di riscatto, quindi sono sempre del Palermo e rispetto molto le due società. Posso soltanto ringraziare la gente di Palermo, che mi ha dato tanto –ha concluso Pinilla- , mando a tutti un grosso abbraccio”.