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Di Battista: “Palermo giovanissimo ma fa bene!”

Nel corso dell’intervista concessa alla redazione di Mediagol.it, l’allenatore della formazione Primavera e responsabile tecnico del settore giovanile del Pescara, Antonio Di Battista, si.

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Nel corso dell’intervista concessa alla redazione di Mediagol.it, l’allenatore della formazione Primavera e responsabile tecnico del settore giovanile del Pescara, Antonio Di Battista, si è poi soffermato a parlare del Palermo, prossimo avversario nel match della quinta giornata del Campionato Primavera Tim Trofeo “Giacinto Facchetti”. “Formazione troppo giovane un’arma a doppio taglio? È vero, è chiaro che in termini di risultati può essere penalizzante perché si paga un po’ di inesperienza ma se capitano delle annate in cui si sa di non avere a disposizione delle grosse individualità o ritieni di avere ragazzi che non possono raggiungere platee importanti, è più giusto lavorare con qualche ragazzo sotto età che ha un futuro e una prospettiva diversa. Sicuramente è una strategia societaria del tutto condivisibile”, ha dichiarato Di Battista. “Se conosco mister Beruatto? Per il suo passato da calciatore sì, ma non lo conosco personalmente. Ho saputo soltanto che la sua squadra, almeno ad Ascoli, ha espresso un ottimo calcio. Chi conosco bene è Ricky Massara (braccio destro del ds rosanero Walter Sabatini, ndr). Una persona straordinaria, un ragazzo serio e soprattutto molto competente”. Una battuta anche sul progetto Palermo e sulla sinergia che esiste tra il tecnico dei baby rosanero Beruatto e quello della Prima squadra, Delio Rossi. “Il filo conduttore tra le due realtà penso sia di fondamentale importanza. Ad esempio noi a Pescara abbiamo la fortuna di avere Eusebio Di Francesco al timone della prima squadra, che l’anno scorso era il responsabile tecnico del settore giovanile e allenatore della formazione berretti e quindi conosce bene anche diversi ragazzi che in questo momento giocano in Primavera – ha raccontato l’attuale mister dei giovani del club biancoceleste - chiede sempre di come vanno i ragazzi, ci segue e quando ne ha la possibilità viene anche a vedere dal vivo le partite. Questo fa sì che, se un ragazzo si mette in mostra e fa bene con noi, non ha alcun dubbio a chiamarlo e convocarlo in prima squadra”.