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COACH Z A MEDIAGOL:”SABATINI? PALERMO SENZA CONTINUITÀ”

di Francesco Graffagnini Mediagol.it ha intervistato lex tecnico del Palermo Walter Zenga, attualmente sulla panchina saudita dellAl Nassr e con un recentissimo passato rosanero. Coach Z cosa pensa.

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di Francesco Graffagnini Mediagol.it ha intervistato lex tecnico del Palermo Walter Zenga, attualmente sulla panchina saudita dellAl Nassr e con un recentissimo passato rosanero. Coach Z cosa pensa delle dimissioni di Sabatini da direttore sportivo del Palermo? Non lo sapevo, la notizia mi giunge nuova ma se Sabatini si è dimesso, evidentemente avrà avuto i suoi buoni motivi”. Sono state queste le prime parole rilasciate in esclusiva alla redazione di Mediagol.it da Walter Zenga, ex allenatore rosanero oggi tecnico dellAl Nassr. “Non posso giudicare questa decisione perché non ho sufficienti informazioni per poter commentare una situazione del genere. Sono assolutamente disinformato al riguardo e mi dispiace perché avrei voluto commentare una cosa così. Se sono dispiaciuto? Visto e considerato che non l’ho più sentito dalla fine di Palermo-Catania dello scorso anno (match finito 1-1 che ha segnato l’esonero di Coach Z, ndr) non saprei come rispondere a questa domanda. Si dice sempre ‘potessi dare le dimissioni per salvarti…’, sarebbe una grande cosa ma non lo posso fare e se invece una persona dà le dimissioni dirette evidentemente avrà avuto i suoi buoni motivi, sono cose sue personali che noi al di fuori non possiamo giudicare. Queste dimissioni possono mettere in crisi il progetto che il Palermo stava mettendo in pratica? Dispiace che il Palermo non trovi mai continuità di rapporti, di soluzioni progettuali. Non si può vivere sull’altalena, stando un giorno su e uno giù, ci vuole un progetto comune e una linea comune di intenti, e dire che ed è giusto un anno che sono andato via. Nel mondo del calcio si cerca di trovare sempre un responsabile che spesso viene individuato nella figura dell’allenatore, ma la verità è che non esiste mai un responsabile unico od una cosa sola che non va bene. Probabilmente si tratta di tante cose che pian piano hanno portato a questa soluzione, come tante pian piano portarono al mio esonero. E’ chiaro che Delio Rossi è un uomo di Sabatini, come dite voi. 1+1 fa due, non credo ci sia altro da aggiungere… Secondo lei la rosa del Palermo può competere su tre fronti? Non sono allenatore dei rosanero per potere dare giudizi perfetti, dovreste chiederlo a Rossi. Io posso solo dire che pensavo che con il rientro di Miccoli che è il vero fenomeno di questa squadra, il vero uomo in più in ogni senso, la situazione poteva solo migliorare perché ci sarebbero stati problemi di scelta, con il suo rientro qualcuno dovrà pure uscire, non si potrà giocare in 12, ma queste sono mie considerazioni personali. Bisognerebbe giudicare altre cose, ovviamente giocare il giovedì sera in Coppa ti porta via qualcosa e per farlo si dovrebbe entrare dentro i meccanismi di una squadra, per vedere se si può fare turn-over, se i giocatori a disposizione sono pronti ad un determinato livello, il livello infortuni di uno e dell’altro, la permalosità di alcuni giocatori che vorrebbero sempre giocare ritenendosi indispensabili e non capendo che magari se saltano una o due partite non succede nulla, tutte cose che meglio di Rossi non può saperle nessuno. Spesso si dice ad un tecnico ‘ma perché non fa il turn-over?’ e poi quando lo fa e non va bene, magari si ha anche il coraggio di chiedere perché l’ha fatto. Tutto dipende dal grado di freschezza e forma dei giocatori. Il rendimento del Palermo in campionato è condizionato dall’impegno in Europa? Io avevo sempre sognato di poter guidare i rosa in Europa e avevo anche detto che Giovanni Tedesco avrebbe fatto la sua ultima partita da capitano proprio in Europa League. Lorganico che ha a disposizione Delio Rossi è numericamente adeguato ma se due come gli sloveni non puoi usarli e quattro sono tutti attaccanti più Pastore, non è facile assemblare una formazione equilibrata. Bisogna inoltre tenere conto di quei micro infortuni, quei micro problemi che possono catturare un giocatore dopo la partita di coppa che non sono recuperabili in poche ore. Questa settimana giochi in Russia con 4 ore e mezza di volo da affrontare poi domenica hai una “ partitaccia” contro il Genoa. Non è facile gestire queste cose, per questo dico che secondo me bisogna partire da molto lontano, ovvero, l’anno precedente il progetto era quello di arrivare a quest’anno con una rosa completa e rodata stabilendo se si puntava o meno sull’Europa League. Se interessa fare strada in Europa bisognano 22 titolari, non si scappa. A che punto è il progetto Palermo? L’anno scorso l’inizio del progetto prevedeva di integrare in rosa giocatori che poi potessero diventare delle alternative valide l’anno successivo in cui si presumeva di misurarsi anche in Europa. Poi non è arrivato Dzemaili ma solo Blasi in prestito. Il piano di potenziamento che era stato stilato è stato rallentato, perché se fosse arrivato Dzemaili come doveva arrivare poi non si sa bene perché non sia arrivato, sarebbe iniziato il processo di sostituzione di Bresciano e Simplicio che era evidente che sarebbero andati via. Bisognava muoversi per tempo per fare dei passi avanti rispetto al normale, invece fino a Dicembre si aspettava una risoluzione diversa delle loro situazioni contrattuali. Così facendo poi si è perso uno step, e solo dopo sono stati acquistati Kasami Bacinovic ed Ilicic. Il problema non è Sabatini, bisogna realmente vedere che tipo di lavoro è stato fatto negli ultimi due anni. Quando a Palermo parlavo di scudetto, non intendevo certo dire che avremmo potuto vincere il titolo ma arrivare in Europa, non giocare il turno preliminare di coppa Italia e restare in Europa per gli anni successivi perché fare le coppe un anno e poi non andarci per tre non ha senso. Dzemaili lo so perché non è arrivato ma non lo dirò neanche sotto tortura ma avevo in mente le mie soluzioni poiché sapevo che Liverani avrebbe avuto bisogno di tempo dopo l’infortunio, che Simplicio e Bresciano erano in scadenza e che Nocerino non può giocare tutte le partite comprese le amichevoli, c’è un dispendio fisiologico naturale che bisogna tenere presente. Il presidente ha detto che contro il Cska Mosca vuole in campo 11 riserve... Bisogna distinguere tra quello che ogni tanto Zamparini dichiara di getto e ciò che lui pensa realmente. Ritengo che Zamparini per completare la sua grande opera in rosanero dovrebbe essere più presente a Palermo, questo è quello che avrei voluto dirgli quando sono andato via. Adesso lo sto aspettando, so che verrà in Arabia per motivi di affari e con l’occasione quando viene qui, ho propria voglia di farmi una bella chiacchierata con lui.