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CHIEVO-PALERMO: Le pagelle di Mediagol

voti di Francesco Graffagnini PALERMO SIRIGU 6 Dopo aver lasciato spazio al compagno Rubinho nel match contro la Reggina, ritorna tra i titolari nella gara odierna del “Bentegodi”, contro.

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voti di Francesco Graffagnini PALERMO SIRIGU 6 Dopo aver lasciato spazio al compagno Rubinho nel match contro la Reggina, ritorna tra i titolari nella gara odierna del “Bentegodi”, contro il Chievo. Al 15’ è decisivo grazie un intervento con cui chiude il suo angolo in occasione di una conclusione pericolosa di Pinzi, che riesce a deviare in corner. Si ripete al 53’ su un’incornata di Mandelli, con un intervento acrobatico, ma non può nulla sulla successiva rovesciata di Abbruscato, che firma l’1-0. Per il resto è chiamato in causa per interventi di ordinaria amministrazione, che svolge al meglio, palesando, però, qualche leggera incertezza in qualche uscita. PRONTO CASSANI 6 Parte bene nella prima frazione di gioco, durante la quale riesce a dare un contributo importante sia in avanti, in virtù dei frequenti inserimenti, sia in fase di copertura, grazie all’attenzione e alla sicurezza che mostra in difesa. Riesce, quindi, a mettere in difficoltà Mantovani nelle proiezioni offensive e limita gli spostamenti laterali di Marcolini dietro. Al 23’ mette in mezzo un buon pallone, ma Morero anticipa il facile tap-in di Simplicio. Nella ripresa il suo apporto pare calare: sono infatti meno continui i blitz nell’out destro dell’attacco rosanero e risultano anche minori le chiusure su Pellissier, che, alle volte, si allarga proprio dalle sue parti. SUFFICIENTE BALZARETTI 6 Ritorna in campo, dopo l’esclusione a causa dei suoi problemi fisici, avvenuta nella gara di giovedì contro la Reggina. Al contrario del compagno Cassani, non riesce a incidere molto nel primo tempo, quando arriva poche volte sul fondo e risulta essere impreciso in alcuni cross, ma cresce nella ripresa, anche se la rete di Abbruscato nasce da un traversone di Mandelli dal suo lato. Nei secondi quarantacinque minuti, infatti, la sua consueta generosità emerge, grazie alla grinta che il terzino sinistro rosanero mostra, cercando di aiutare la squadra nelle ripartenze che hanno lo scopo di recuperare il precedente svantaggio. Nel finale ci rimette anche un dente, in un contrasto con Pinzi, che allarga colpevolmente le braccia. GENEROSO BOVO 5 Il centrale rosanero riesce a mettere più volte una pezza in alcune situazioni intricate all’interno dell’area ospite, ma ha sulla coscienza la rete dei civensi: prima infatti si fa anticipare di testa da Mandelli e poi non si oppone all’acrobazia successiva di Abbruscato, che vale il definitivo 1-0. Tra le note negative anche alcuni rinvii che appaiono troppo precipitosi. Precedentemente al gol dei veronesi, al 48’ Bovo si era esibito in un due interventi fondamentali: prima era stato protagonista di un anticipo davanti alla porta difesa da Sirigu, sugli sviluppi di un corner, in seguito aveva chiuso bene a centro area, in occasione di un cross basso. Infine, al 71’ si fa ammonire, mentre nel primo tempo era stato graziato per un fallo su Pellissier. POCO REATTIVO KJAER 5 Ancora una prova non esaltante per il centrale difensivo danese, che non sembra garantire la giusta sicurezza al reparto arretrato palermitano nell’ennesimo k.o. in trasferta della squadra divenuta ormai di Delio Rossi. Al 15’ calcola male il tempo per colpire di testa sulla trequarti in un’azione che termina con la parata di Sirigu su Pinzi. Tre minuti dopo cerca la rete nell’area del Chievo, ma spedisce fuori con un intervento aereo. Successivamente sembra controllare con maggiore precisione gli avversari diretti, ma non appare reattivo in occasione della rete di Abbruscato, quando sembra troppo statico sulla linea di porta, dove non riesce a deviare la palla. All’ 80’, infine, si fa sfuggire colpevolmente Pelllissier, che gli scappa in velocità, ma poi manda a lato, solo davanti a Sirigu. SUPERATO LIVERANI 4,5 Esordio stagionale dall’inizio, in campionato, per l’ex capitano del Palermo, che aveva già racimolato qualche minuto nel derby e aveva giocato anche la vittoriosa gara di coppa Italia contro la Reggina. L’impressione è che con lui la squadra trovi un importante punto di riferimento per far ripartire la manovra: i compagni, infatti, lo cercano frequentemente fin dalle prime battute. Liverani, però, pressato dagli avversari diretti a centrocampo, perde presto le staffe a causa di alcune entrate dure di Bentivoglio e al 22’ per l’ennesimo fallo del clivense, reagisce con una manata. Il giocatore della formazione di Di Carlo sembra accentuare troppo, ma il suo gesto di reazione sarebbe stato già da espulsione secondo il regolamento: Mazzoleni opta però per il giallo. Successivamente si dimostra ancora troppo poco tranquillo ed è protagonista di qualche imprecisione di troppo in alcuni passaggi. L’espulsione arriva al termine della gara per quello che in realtà non è nemmeno un fallo: la sensazione è che un giocatore esperto come lui avrebbe potuto gestire meglio questa situazione. ESPULSO BRESCIANO 5 Il centrocampista australiano, schierato sul centro-sinistra di centrocampo, è protagonista anche al “Bentegodi” di una prestazione non sufficiente, a causa del suo mancato apporto sia in fase difensiva sia in termini di aiuto ai compagni in avanti: dietro è eccessivamente falloso e non riesce ad arginare il suo avversario diretto, che oggi è spesso il dinamico Pinzi; in avanti, invece, corre molto, ma non sembra mettere quasi mai in difficoltà Sardo, che viene superato più agevolmente dal più veloce Balzaretti. Al 18’ svirgola una conclusione non difficilissima, al 50’ manda fuori da buona posizione su assist di Miccoli e poco dopo il Chievo firma l’1-0 secondo il celebre adagio “gol sbagliato, gol subito”. Arriva ancora alla conclusione al minuto numero 79, ma senza fortuna: la palla termina, infatti, a lato. NON SUFFICIENTE NOCERINO 5,5 Come Bresciano non garantisce il necessario contributo nelle due fasi, partendo dal centro-destra del reparto nevralgico del campo: rispetto al compagno però pare metterci un po’ più di grinta e, soprattutto nella fase iniziale del match, si propone con maggiore continuità e convinzione dalle parti di Mantovani. Il centrocampista campano, però, sembra calare alla distanza e nel finale appare, come altri giocatori rosanero, particolarmente nervoso. Al 77’ lascia il campo, sostituito da Hernandez. FRENATO SIMPLICIO 5 A causa della squalifica di Pastore e, soprattutto, del ritorno in campo tra i titolari di Liverani, il centrocampista brasiliano ritorna nella posizione di trequartista dietro le punte, in cui aveva brillato nella scorsa stagione durante la gestione di Davide Ballardini. Come è spesso accaduto anche nel precedente campionato, però, il verdeoro non riesce a incidere lontano dal “Barbera”. Nei primi 45 minuti tocca pochi palloni e non rifornisce molto gli attaccanti: al 23’ viene anticipato a centro area da Moreno, dopo un preciso invito di Cassani dalla destra. Al 32’ perde un pallone prezioso, alimentando il contropiede dei “mussi volanti” e al 39’ viene ammonito per un fallo da dietro su Rigoni. Migliora nella ripresa, quando prima lancia Miccoli, che però viene frenato dallo stesso Morero e va pure vicino al pareggio, con una conclusione in spaccata, parata da Sorrentino, in seguito a un tiro deviato di Cavani (62’). Al 65’ lascia il suo posto a Migliaccio. POCO ISPIRATO CAVANI 5 Dopo qualche progresso dimostrato contro il Catania e la Reggina, torna su livelli non sufficienti a Verona: l’impressione è che non venga cercato spesso dai compagni, ma fino al 41’, quando se ne va in dribbling e manda di poco fuori (in una delle rare conclusioni rosa del primo tempo), tocca pochissime volte palla, senza trovare la giusta posizione nel reparto offensivo della compagine di Delio Rossi e apparendo abbastanza fuori dal gioco. E’ pericoloso pure al 64’ con un tiro che finisce nuovamente a lato. Dopo cinque minuti lascia il campo per l’ingresso di Budan. NON INCISIVO MICCOLI 5 Anche per il capitano rosanero una domenica non brillantissima: a differenza di quanto avvenuto nelle altre trasferte stagionali, trova pochissime volte il tiro e sembra svariare meno del solito. Senza il contributo della sua nota classe in avanti, la manovra rosanero pare perdere efficacia e pericolosità e paga anche in termini di fantasia, elemento indispensabile in un match contro avversari come Morero e Mandelli, che puntano parecchio sulla componente fisica per fermare le punte palermitane. Il “Romario del Salento” è, inoltre, protagonista di alcune situazioni da “moviola”: al 66’ c’è un contatto con Morero al limite dell’area, su cui Mazzoleni sorvola, cosicché il fantasista pugliese protesta veementemente e viene ammonito. Nel finale riceve una gomitata da Sardo, ma è da apprezzare la sua ritrovata calma. APPANNATO MIGLIACCIO 6 (entrato al posto di Simplicio) Il suo ingresso in campo al posto di Simplicio sullo 0-1 stupisce molti: il centrocampista campano ritornato nella sua originaria posizione, dopo essere stato schierato in difesa nelle ultime gare, si cala con la solita caparbietà in un incontro, in cui serve però maggiore fluidità e organizzazione a centrocampo. Tocca pochi palloni, ma appare ugualmente apprezzabile per il suo approccio nei confronti del match. GRINTOSO BUDAN S.V. (entrato al posto di Cavani) Il croato entra al posto di Cavani al 69’ e non riesce ad incidere come fatto contro la Reggina, gara in cui era riuscito a siglare una doppietta, partendo dalla panchina. Non inquadra mai la porta, ma protegge alcuni preziosi palloni non sfruttati dai suoi compagni, grazie alle sue imponenti doti fisiche. SENZA VOTO HERNANDEZ S.V. (entrato al posto di Nocerino) Pochi minuti per la giovane punta uruguaiana che rileva Nocerino al 77’: da ricordare qualche stacco di testa con cui cerca di proteggere palla e un tiro alto sopra la traversa una manciata di secondi dopo il suo ingresso nel terreno di gioco. INGIUDICABILE All.Rossi 6- Dopo il successo netto per 4-1 di giovedì, non va oltre una sconfitta di misura in campionato: il contesto in cui però viene calato non è dei migliori, la squadra non vince dalla gara interna del 25 ottobre contro l’Udinese e al “Bentegodi” sembra eccessivamente nervosa. Continua sulla falsariga del suo predecessore Zenga, scegliendo Sirigu tra i pali e affidandosi al rientrante Liverani, come metronomo, e a Cavani in attacco. L’ex giocatore della Lazio però non incide e inoltre si fa espellere, mentre l’uruguaiano appare alle volte spaesato e viene sostituto da Budan. Stupisce il cambio di Simplicio con Migliaccio in una squadra che deve tentare la rimonta, ma, successivamente anche in questa trasferta la squadra termina con le tre punte, schierate poco dopo la prima sostituzione: il Palermo però non riesce a recuperare, ma anzi come a Bologna rischia di andare nuovamente sotto, a causa di un contropiede non finalizzato da Pellissier. Alla sua importante esperienza nella gestione della squadra è legata la ripresa in termini di gioco e di risultati, che mancano da troppo tempo per un team che vuole puntare all’Europa. DA RIVEDERE CHIEVO Sorrentino 6; Sardo 4, Mandelli 6,5 (78’ Scardina S.V.), Morero 6,5, Mantovani 6; Pinzi 6+, Rigoni 6, Marcolini 5,5 (dal 22 s.t. Ariatti S.V.); Bentivoglio 5; Pellissier 6-, Abbruscato 6,5 (69’ Bogdani s.v.) All Di Carlo 6+ Arbitro: Mazzoleni 4 Scontenta un po’ tutti con una direzione di gara abbastanza discutibile. La sua colpa più grave appare quella di non aver saputo porre un rimedio alle prime scintille, verificatesi già nei primi frangenti del match. Al 22’ sceglie di ammonire solamente Liverani, ma poteva estrarre il rosso diretto per il suo fallo di reazione del palermitano su Bentivoglio, così come poteva mandare fuori Mandelli per un fallo da dietro su Miccoli al 38’ e Sardo, che, poco sportivamente, provoca Liverani quando viene espulso e poi rifila una gomitata al numero 10 rosanero, nel finale della partita. Tra i tanti errori anche l’espulsione dell’ex capitano del Palermo per un fallo che non c’è e una permissività a livello generale che causa tanti scontri fisici negli ultimi minuti di gioco.