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Catania, furia Lo Monaco: “La B dovrà partire a 22 squadre, il tempo di una briscola e sono cambiate le regole…”

Catania, furia Lo Monaco: “La B dovrà partire a 22 squadre, il tempo di una briscola e sono cambiate le regole…”

L'amministratore delegato degli etnei non ci sta: "Entro oggi o al massimo domani mattina depositeremo le nostre denunce"

Mediagol92

Lo Monaco scatenato.

L'amministratore delegato del Catania è ancora infuriato con il sistema calcio, in particolar modo con la FIGC e la Lega B che hanno modificato le norme che regolavano il campionato di Serie B a pochi minuti dall'inizio del sorteggio del nuovo calendario. Intervistato da Itasportpress, Pietro Lo Monaco ha mostrato tutta la sua rabbia e delusione per l'accaduto: "Entro oggi o al massimo domani mattina depositeremo le nostre denunce - ha premesso -. La prima in ambito amministrativo riguardante la contestazione di quello che è stato l’iter in Lega. Poi contestualmente partiamo con una denuncia penale nei confronti degli interessati perché ci sono tutti gli estremi. Noi perseguiremo in tutte le sedi i responsabili per una decisione che ha fatto la storia del calcio ma al contrario".

Il dirigente etneo suggerisce cosa bisogna cambiare per un miglioramento del sistema: "Oggi ci vuole un intervento deciso da parte del governo nazionale perché tutto il contesto sta dimostrando di perseguire una strategia volta a dividere i proventi tra pochi e comandare - ha aggiunto Lo Monaco -. Un sistema avvolto nel caos dove tutto il calcio è commissariato. Così ci sarà sempre un uomo solo al comando che vuole spadroneggiare. Tutto a discapito del calcio che è assalito da un improvviso benessere con l’arrivo di Cristiano Ronaldo che sta portando soldi a pochi club di Serie A e non a tutti. Poi succede che nelle categorie come la B e la C e anche la D, che sono la base del nostro calcio per numero di tifosi e passione, le regole vengono cambiate in tre minuti, lo stesso tempo di una partita a briscola".

Lo Monaco ha poi aggiunto: "Queste persone non sanno nemmeno come si regge un sistema - ha continuato il dirigente degli etnei -. E’ stato un attentato al mondo del calcio perpetrato da chi pensa che può permettersi di decidere e cambiare tutto di questo tipo di sistema calcio e coltiva il culto del 'comando io'. Non si lavora nell'interesse di tutti ma del proprio orticello. Sono riflessioni che fanno male soprattutto se fatte da chi sta nel calcio da 50 anni e lo ama alla follia. Le istituzioni regionali e cittadine ci supportano perché non si può accettare un tale sopruso. Ma noi combatteremo e perseguiremo dal punti di vista legale chi pensa che può fare di questo calcio tutto e di più, a sua convenienza. Le regole sono regole e la B dovrà partire a 22 squadre”.

Infine, l'ad della società etnea ha parlato del mercato dei rossazzurri, attualmente fermo dopo le ultime vicende che hanno travolto il club: “Non possiamo fare nulla. In Serie C ci sono 14 over in B 18, come posso io decidere operazioni di mercato se non sappiamo dove giocheremo? Se parteciperemo alla terza serie sarò costretto a cedere qualche giocatore. In B stiamo invece dentro con il tetto massimo. E’ un danno economico mostruoso perché abbiamo fatto la campagna acquisti per la B e non per la C e tagliare quattro elementi della rosa non è facile”.