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BUDAN: “È UN MOMENTO DIFFICILISSIMO”

Igor Budan nel corso della conferenza stampa odierna tenutasi presso il centro sportivo "Tenente Onorato" di Boccadifalco è ritornato a parlare del terribile lutto che lo ha colpito appena.

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Igor Budan nel corso della conferenza stampa odierna tenutasi presso il centro sportivo "Tenente Onorato" di Boccadifalco è ritornato a parlare del terribile lutto che lo ha colpito appena qualche settimana fa e ha cercato di esternare il suo stato danimo in un toccante incontro con i giornalisti.“Volevo ringraziare tutti per il supporto, sono cose difficili da spiegare con le parole. La vita continua, cè stato tanto supporto, da parte vostra, non voglio escludere nessuno. Voglio dire grazie a tutti senza dire tifosi, giornalisti. Voglio ringraziare soprattutto i compagni, il presidente, sua moglie. Mi hanno dato la forza di ripartire facendomi sentire a casa. E basta. Sono poche parole, però purtroppo cerco di andare avanti, questo è poco ma sicuro. Ho scelto il calcio per stare lontano con la testa? Anche mia moglie - ha proseguito il croato dalle parole raccolte dagli inviati di Mediagol.it - è stata quella che in qualche modo mi ha detto: 'Dai dobbiamo ripartire e andare avanti con la vita'. Voglio precisare cosa è successo, si è scritto solo della meningite, ma è stata una sindrome particolare, la peggiore che può capitare e che ancora oggi è un po inspiegabile. La causa è stata un batterio che scende nel sangue per cui non esiste ancoraggi un vaccino. Ci sono dieci casi in Italia allanno e solo il 3% è di questo tipo qui, è veramente rarissimo. Abbiamo deciso insieme di ripartire dal mio lavoro, perché dietro la mia passione ci sono i miei genitori, cè tutta una carriera, perciò smettere o prendere una pausa non avrebbe portato a niente. Sono 4 settimane proprio oggi e ho cercato subito di ripartire. E un vuoto che ci sarà per sempre nei nostri cuori - ha detto un emozionato Budan - però il mio obiettivo per adesso è di ritrovare me stesso, di essere quello che avete sempre visto, di lottare, fare il professionista con emozione e adrenalina, in questo momento mi manca, però ringrazio mister e compagni perché non dico che mi sopportano ma mi capiscono e mi appoggiano. Sto migliorando, ci vorrà un po di tempo, ma sentire il rispetto per la situazione è molto importante. Voglio ringraziare anche il presidente per il suo appoggio, perché mi ha dato la massima disponibilità, mi ha anche fatto stare in hotel da solo con la mia famiglia. Sto cercando di reagire ma la ricetta non si scopre in due giorni. Questo mi è stato molto utile perché non so se sarei riuscito a stare coi compagni, sarei stato un peso per loro e loro per me. E stato molto utile. Sicuramente bisogna ritrovare il senso della vita che per me è vivere. Cè anche laltra bambina, ci sono le situazioni che non mi permettono di fermarmi, al di là di fermare me stesso farei male a tante persone, soprattutto a mia figlia e mia moglie. Tutte le persone che sentono di aver ricevuto qualcosa da me. Vorrei - conclude - anche essere un esempio per gli altri nel riuscire a reagire. Ci sono tanti casi di gente che non si riprende più, vorrei che non si trattasse di me, perché non sarebbe giusto, bisogna trovare lo spirito giusto di avere la testa alta e non pensare solo a piccole cose e cavolate che non sono importanti.”.