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ATALANTA-PALERMO: le pagelle di Mediagol.it

voti di Giuseppe La Barbera PALERMO SIRIGU 6,5 Al 2’ della ripresa deve arrendersi ad una conclusione a giro di Ceravolo, in precedenza aveva evitato di subire altre reti con prontezza e.

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voti di Giuseppe La Barbera PALERMO SIRIGU 6,5 Al 2’ della ripresa deve arrendersi ad una conclusione a giro di Ceravolo, in precedenza aveva evitato di subire altre reti con prontezza e grandi riflessi. Nella prima frazione di gioco, infatti, al 7’ si era opposto di piede a Tiribocchi, scattato sul filo del fuorigioco e al 38’ era volato a mettere in angolo su Radovanovic. Nel secondo tempo, invece, prima al 62’ devia su Doni, successivamente, al 74’, blinda con efficacia il risultato sull’1-1 grazie ad un intervento di piede, che nega la soddisfazione del gol personale a Padoin. Per il resto è sicuro nelle uscite e nel lavoro di ordinaria amministrazione, terminando così alla grande la sua prima stagione da titolare in serie A, in cui Sirigu si è rivelato un’autentica sorpresa positiva. FELINO CASSANI 5 La sensazione è che il terzino destro del Palermo termini la sua annata con un po’ di fiatone: un finale quasi scontato per un giocatore onnipresente e senza un compagno capace di costituire una sua valida alternativa. Nella gara odierna deve fronteggiare Ceravolo, l’avversario con più verve: Cassani viene saltato un paio di volte dall’atalantino, che già al 10’ gli sfugge pericolosamente sulla sinistra dell’attacco dei padroni di casa. Tre minuti dopo il difensore rosa si riscatta, rubandogli palla sul fondo e crossando al centro. Nella ripresa, però, perde il duello decisivo, consentendogli di puntare verso Sirigu, bruciato da una conclusione a giro che vale l’1-1. Forse consapevole dell’errore di sufficienza, l’ex juventino si spinge in avanti con generosità, non trovando mai il traversone decisivo. LOGORATO BALZARETTI 6- Come l’altro esterno difensivo Cassani, non appare al meglio della condizione fisica, dopo un campionato logorante, frutto delle stesse cause che non fanno girare al meglio pure il compagno. Inoltre deve cercare di limitare il veloce Ferreira Pinto, che non fa sfracelli, ma che dà sempre l’impressione di potersi rendere pericoloso quando lo punta. Balzaretti, quindi, dopo un paio di raid dalle parti di Peluso e dopo esser salito in ritardo tenendo in gioco Tiribocchi al 7’, preferisce presidiare il suo out di competenza, limitando le sortite in avanti: ne viene fuori una prova ancora una volta generosa, ma senza squilli di rilievo. FRENATO KJAER 5,5 Deve dividersi le colpe con Cassani per l’1-1 di Ceravolo: se il compagno di reparto appare molle nel contrastare l’orobico vicino al fallo laterale; il danese, invece, sbaglia il movimento e si fa dribblare verso l’interno, concedendogli il tiro e la rete del momentaneo pareggio. In generale non era dispiaciuto nei corpo a corpo con l’esperto Tiribocchi e soprattutto negli anticipi a centro area sulla stessa punta (tra questi da sottolineare un intervento in scivolata al minuto 42), anche se sul suo giudizio complessivo non può non pesare l’errore già citato. NON REATTIVO BOVO 5,5 Non è gravato da un’eccessiva mole di lavoro, poiché è chiamato a chiudere sugli inserimenti di Doni, che stenta a entrare ed incidere sulla gara. Intorno alla fine del primo tempo compie un fallo sul capitano dei lombardi, regalandogli una punizione da posizione favorevole, che, però, l’avversario non sfrutta. Impreciso pure in alcuni disimpegni, si vede poco anche nelle aperture di gioco dalle retrovie, una delle sue specialità. Grazie alla notevole esperienza riesce comunque a leggere al meglio alcune situazioni pericolose nelle sua area. IMPRECISO LIVERANI 6 Il ritmo tutt’altro che movimentato del match gli dona la possibilità di poter orchestrare con tranquillità la manovra della sua squadra: Liverani, quindi, si vede soprattutto nei primi quarantacinque minuti per un paio di lanci d’alta scuola. In particolare all’11’ dà origine all’azione che porta Cavani a siglare l’1-0, con un invito millimetrico per Pastore, che serve appunto l’uruguaiano. Nella ripresa perde qualche importante pallone e al 62’ causa un contropiede non finalizzato al meglio da Doni. Rossi si accorge delle sue difficoltà e lo richiama in panchina per fare spazio a Blasi, otto minuti dopo l’evidente errore. A DUE FACCE BERTOLO 6 Inizia sul centro-sinistra, ma la vivacità iniziale di Ferreira Pinto, fa in modo che Rossi lo dirotti dall’altra parte. Si scambia, quindi, un paio di volte la posizione con Nocerino, non demeritando fino al 75’, quando viene sostituito da Tedesco. Alla volte appare troppo irruente e sembra farsi prendere dalla confusione, ma il suo agonismo gli consente ugualmente di strappare un paio di palloni agli avversari e di proiettarsi sovente in avanti. Al 9’ e al 64’ (nella seconda occasione al volo) conclude debolmente con la palla che finisce tra le braccia di Consigli, senza alcuna preoccupazione per l’estremo difensore di casa. DINAMICO NOCERINO 6+ Ennesima prestazione positiva per il centrocampista campano, che conclude in crescendo la sua più esaltante stagione in maglia rosanero: all’inizio viene posizionato sul centro-destra, al fianco di Cassani, ma, come detto, poi si scambia ruolo e mansioni con Bertolo. Sia nella prima che nella seconda posizione garantisce un buon contenimento e qualche apertura importante per i compagni, come quella di cui si rende autore al 16’ per Pastore, anticipato da Consigli. Poco dopo, invece, interviene prontamente in scivolata nella zona nevralgica del campo, dove chiude il match di oggi dimostrando saggezza ed esperienza nell’organizzazione degli ultimi assalti finali. GREGARIO PASTORE 7 Differentemente da quanto accaduto in molte altre trasferte “El Flaco” entra subito nel vivo del gioco, segnalandosi come uno dei rosanero più ispirati fin dalle prime battute. Dopo un retropassaggio sbagliato al 1’, infatti, si esibisce nel giro di qualche minuto in un pregevole stop al volo e in un successivo lancio per Cavani, che imbecca pure al 12’ in seguito ad un controllo di testa e al conseguente assist vincente. Quando le lancette segnano il 34’ arriva anche un colpo di tacco indietro per Cassani. Stesso copione con servizio per Balzaretti al 41’. Nella ripresa si accende, invece, a sprazzi, ma quando lo fa, risulta molto pericoloso: al 64’ alza bene la palla, ma Consigli gli nega il 2-1 e all’87’ manda a lato di poco da fuori area. TALENTO CAVANI 7+ Con la doppietta odierna arriva a 13 reti, una sola in meno rispetto al record della passata stagione: è puntuale nella deviazione in gol e nell’anticipare Manfredini per lo 0-1. Al 26’, inoltre, salta lo stesso difensore che sembra opporsi con un tocco di mano ad un suo pallonetto all’interno dell’area di rigore orobica. Sfiora il raddoppio in più situazioni: al 35’ dopo un controllo in corsa e un dribbling su Bellini, nell’occasione Consigli respinge; al 47’ con un tiro al volo che termina sull’esterno della rete e al 54’ quando la sfera viene respinta sulla linea. Infine è freddo e preciso nel battere il portiere dopo il mani di Bianco sull’acrobazia di Tedesco, non facendo rimpiangere il rigorista titolare Miccoli, oggi assente per il noto infortunio rimediato lo scorso week-end. GOLEADOR HERNANDEZ 5,5 Prova non esaltante per la “Joya”, che non appare in perfette condizioni fisiche: l’uruguaiano, infatti, non risulta lucido davanti alla porta difesa da Consigli e, in generale, si vede poco alla conclusione. Al 40’ ignora Bertolo e tira abbondantemente forte di sinistro; al 1’ della ripresa è Bellini a deviare una sua conclusione da posizione defilata sulla sinistra. Lascia il terreno di gioco al 63’ per Budan, dopo aver timbrato il tabellino solo per l’ammonizione che gli commina Rocchi a causa di un suo fallo di mano al minuto numero 16. SPUNTATO BUDAN 5 (entrato al posto di Hernandez) Dopo l’errore di testa contro la Sampdoria, in cui era stato “salvato” dal fatto di essere stato sorpreso dalla sfera, si ripete anche a Bergamo, vanificando una ghiotta occasione da rete all’ 84’ a tu per tu con Consigli, che blocca agevolmente un suo tiro privo di potenza e precisione, dopo un servizio preciso di Pastore per il croato. Prima, a pochi istanti dal suo ingresso in campo, era andato vicino alla rete con un colpo di testa alto sopra la traversa, e una sua deviazione ravvicinata non aveva avuto miglior sorte delle precedenti occasioni da rete. In definitiva all’ “Atleti azzurri d’Italia” non riesce a risultare decisivo dopo esser entrato dalla panchina, come successo più volte durante l’intera stagione. SPRECONE BLASI S.V. (entrata al posto di Liverani) Ultimi minuti della gara odierna e molto probabilmente della sua esperienza palermitana per l’ex centrocampista del Napoli, che dovrebbe tornare alla casa madre. Tocca pochi palloni, ma non commette alcun fallo, come successo spesso quest’anno, e arriva anche al tiro nel primo minuto di recupero: la conclusione è però centrale e Consigli non ha problemi. INGIUDICABILE TEDESCO 6 (entrato al posto di Bertolo) Una ventina di giri di lancette scarsi, recupero compreso, per il centrocampista palermitano, che contribuisce a regalare la vittoria odierna alla sua squadra, in virtù della rovesciata che causa il presunto mani di Bianco e il rigore di Cavani che firma il 2-1 definitivo. Precedentemente si era notato per la sua grande volontà, in un paio di inserimenti in area e in occasione di alcuni cross. Se i rosanero fossero andati in Champions League il suo ingresso e il suo essere stato determinante sarebbe stato da favola considerando le sue origini, purtroppo però a rovinare l’atmosfera fiabesca era già arrivata la rete di Pazzini e il triplice fischio finale di Samp-Napoli. MOTIVATO All.Rossi 6,5 Senza Miccoli infortunato e Migliaccio squalificato deve affidarsi giocoforza ad Hernandez, oggi non particolarmente reattivo, e a Bertolo. L’inizio del Palermo è prudente: in particolare sulle fasce i rosanero sembrano essere guardinghi per evitare che gli avversari creino superiorità numerica e vadano pericolosamente al cross. Al primo affondo arriva la rete di Cavani e la gara si mette in discesa, per poi ritornare ad essere “viva” dopo il pari di Ceravolo. Rossi fa scorrere qualche minuto e al 63’ effettua il cambio tra Abel e Budan, che però risulta impreciso. Toglie giustamente anche Liverani e regala i minuti finali a Tedesco, che lo premia originando il penalty del definitivo 2-1. L’impresa Champions sfugge per un soffio, ma i meriti del tecnico romagnolo e della sua squadra, protagonista di una stagione da record e della qualificazione alla prossima Europa League, restano comunque evidenti. ATALANTA Consigli 7; Bellini 6, Bianco 6-, Manfredini 5,5, Peluso 5,5; Ferreira Pinto 6- (63’ Garics S.V.), Padoin 6, Radovanovic 6, Ceravolo 6,5 (77’ Gabbiadini S.V.); Doni 5,5 (67’ Caserta S.V.); Tiribocchi 6. All. Mutti 6 Arbitro: Rocchi 6- Non è particolarmente propenso a fischiare, lascia quindi giocare spesso, e a utilizzare i cartellini (ammonisce solo Hernandez e Bianco): la direzione arbitrale del fischietto toscano risulta quindi molto fluida, nonostante i fumogeni che interrompono la gara per qualche minuto. La sua prestazione, comunque, sembra “macchiata” da alcuni errori: non concede un rigore al Palermo, che pare abbastanza evidente per un tocco di mani di Manfredini, ma fischia il tiro dagli undici metri per i rosa, per un analogo intervento dubbio di Bianco. Alle volte, inoltre, non sembra ben assistito dai suoi collaboratori che sbagliano un paio di segnalazioni di off-side.